Si deve ai Fenici l'installazione delle prime saline, il cui funzionamento si è sempre basato su quegli elementi climatici che a volte giudichiamo eccessivi o invadenti perchè non ammettono mezze misure: il sole che permette l'evaporazione dell'acqua e il vento che - un tempo ormai lontano - veniva utilizzato per azionare i mulini e trasferire l'acqua da una vasca all'altra o, attraverso le macine in pietra, per frantumare il sale.
Da giugno a settembre, prima che giungano le piogge autunnali, il sale viene raccolto ed ammucchiato in grossi cumuli che verranno poi coperti con le tipiche tegole locali in terracotta, per difenderlo dalle intemperie.
La raccolta è fatta a mano con pale, carriole e tanto sudore, iniziando all'alba per evitare le ore più calde.
