
Io non ho bisogno del notaio per sottolineare, in questo caso, che il taglio e il momento scelti da Giorgio sono
decisivi nell'orientarci nella lettura dell'immagine. Certamente la signora 'ricorda' quel periodo. Magari non sa nemmeno dove è stata scattata la foto che osserva, ma riconosce i vestiti, le acconciature, e naturalmente anche le foto in bianco e nero, le immagini della sua giovinezza...
Io ho detto che guarda la sua giovinezza (Twin, giuro che non ti rubo più le battute!

) perché Giorgio ha avuto cura (o caso, che è esattamente lo stesso...

) d'inquadrare a sinistra della signora la foto che ritrae una donna matura, i capelli bianchi. Ma lei osserva la ragazza che cammina con energia, forse baldanzosa, per la strada. In questo caso l'inquadratura m'indirizza, cioè mi fa pensare (può non essere così, ma non importa), che la signora abbia
scelto di osservare l'immagine che ha dinanzi. Che abbia scelto, insomma, di guardare il passato piuttosto che il presente. E probabilmente di rispecchiarsi in quel passato... Rivede la sua stessa baldanzosità sul viatico della vita, il suo guardare avanti, marciare verso il futuro.
Quanto ha detto Giorgio è molto importante: la signora aveva gli occhi umidi. Ma in teoria in quel momento avrebbe potuto anche guardare una porta e non pensare affatto al proprio passato, e guardarsi dall'affondare nei ricordi.
È Giorgio, con la scelta dell'inquadratura, a portarci a leggere in questo senso l'immagine. Qui è la sua bravura: un momento diverso o anche solo un'inquadratura diversa non avrebbero proposto le due immagini, e sarebbe dunque mancata la possibilità di dedurre che la signora abbia scelto di... rivedere la propria giovinezza, piuttosto che rispecchiarsi nel proprio presente...