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NikonClub.it Community > NIKON PHOTO LAB > Conceptual e minimal
rita mantarro
Provo a cimentarmi in questa sezione con uno scatto che tenevo pronto da un po', con la curiosità di verificare se trasmette il mio pensiero...
Critiche e commenti benvenuti.


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Visualizza sul GALLERY : 1.1 MB
Mauro Va
...un pò ingabbiate...però?

ciao
rita mantarro
QUOTE(Mauro Va @ Oct 25 2012, 12:14 AM) *
...un pò ingabbiate...però?

ciao


Grazie Mauro...
Sì ingabbiate senza dubbio. Anche i colori rosso bianco e verde assumono, nella mia intenzione, un significato,
forse non troppo immediato...
Ciao, Rita
gian_dudu
Un fiorire di idee , positive , rigogliose , con una base verde e lussureggiante , ma purtroppo prigioniere , per mancanza di
onestà , buon senso e allora , quale miglior augurio , se non quello di una buona evasione . smile.gif Concetto , presente e attuale .
Un saluto Antonio.
Mauro Va
..non ho colto i tre colori ( tricolore?)

ciao Rita

Mauro
rita mantarro
QUOTE(gian_dudu @ Oct 25 2012, 02:10 PM) *
Un fiorire di idee , positive , rigogliose , con una base verde e lussureggiante , ma purtroppo prigioniere , per mancanza di
onestà , buon senso e allora , quale miglior augurio , se non quello di una buona evasione . smile.gif Concetto , presente e attuale .
Un saluto Antonio.


Grazie Antonio del tuo commento grazie.gif .
L'evasione come soluzione, a patto di riuscire ad abbattere le barriere e a staccarsi dall'immobilismo imposto dalla solida base in pietra.
Forse una visione troppo pessimistica la mia...
Un saluto, Rita

QUOTE(Mauro Va @ Oct 25 2012, 07:29 PM) *
..non ho colto i tre colori ( tricolore?)

ciao Rita

Mauro


Sì, intendevo proprio il tricolore (non troppo evidente il rosso forse...)
Grazie Mauro grazie.gif
Un saluto,
Rita
jabhack
Ciao, io non ho capito se la realizzazione del soggetto sia tua o meno.
Nel caso sia tu l'autrice trovo l'idea molto interessante, dal punto di vista tecnico non apprezzo molto la scelta di tagliare le estremità dei fiori sulla destra e avrei cercato di ottenere uno sfondo quanto più pulito possibile per concentrare maggiormente l'attenzione sul soggetto. Sicuramente comunica il concetto che volevi esprimere quindi complimenti per l'ottimo lavoro.
DAP
a mio avviso,e mi si conceda la franchezza,ci si trova con l'ennesima infelice prova di "Conceptual"......un tipo di fotografia che,posso certamente sbagliare quanto ne sono convinto,non riguarda ciò che il fotografo interpreta in ciò che vede,non riguarda il fotografare gli oggetti dell'idealizzazione del concetto,il Conceptual deve per forza differenziarsi dalla inevitabile predisposizione mentale-concettuale che cè in ogni foto,in oogni pittura,in ogni lavata di mani ,in ogni gesto,costruzione,azione in ogni fare e non fare.....si pensa un cosa e la si fa,si guarda una cosa e si pensa,si concentualizza perchè pensanti!.....per me,Rita ha fotografato una bella idea di arredamento,un estroverso modo di presentare una bella pianta di erica,sicuramente il Suo è stato un "operare concettualmente" se Rita ha creato il manufatto sennò è stato di chi l'ha fatto! ma rimane il Suo concettuale,nel suo intimo.... la foto che viene presentata no,non è una foto "Conceptual".......se io fotografo un tipo che si è vestito in maniera estroversa,bizzarra,colorata ,non faccio una foto Conceptual,mentre concettualmente ha operato colui che vestendosi in tale modo ha voluto esprimere (!!!) l'umore di quella giornata.....................per me!!,che è come dire Caio!!
rita mantarro
QUOTE(jabhack @ Oct 27 2012, 05:07 PM) *
Ciao, io non ho capito se la realizzazione del soggetto sia tua o meno.
Nel caso sia tu l'autrice trovo l'idea molto interessante, dal punto di vista tecnico non apprezzo molto la scelta di tagliare le estremità dei fiori sulla destra e avrei cercato di ottenere uno sfondo quanto più pulito possibile per concentrare maggiormente l'attenzione sul soggetto. Sicuramente comunica il concetto che volevi esprimere quindi complimenti per l'ottimo lavoro.


Grazie Jabhack per il gradito commento, mi fa piacere che il concetto ti sia pervenuto. smile.gif
Mio è solo lo scatto. La realizzazione era parte di alcune proposte di architettura per esterni.
L'estremità dei fiori a destra risulta parzialmente tagliata per aver voluto raddrizzare un po' l'immagine.
Ciao,
Rita
rita mantarro
QUOTE(DAP @ Oct 27 2012, 05:55 PM) *
a mio avviso,e mi si conceda la franchezza,ci si trova con l'ennesima infelice prova di "Conceptual"......un tipo di fotografia che,posso certamente sbagliare quanto ne sono convinto,non riguarda ciò che il fotografo interpreta in ciò che vede,non riguarda il fotografare gli oggetti dell'idealizzazione del concetto,il Conceptual deve per forza differenziarsi dalla inevitabile predisposizione mentale-concettuale che cè in ogni foto,in oogni pittura,in ogni lavata di mani ,in ogni gesto,costruzione,azione in ogni fare e non fare.....si pensa un cosa e la si fa,si guarda una cosa e si pensa,si concentualizza perchè pensanti!.....per me,Rita ha fotografato una bella idea di arredamento,un estroverso modo di presentare una bella pianta di erica,sicuramente il Suo è stato un "operare concettualmente" se Rita ha creato il manufatto sennò è stato di chi l'ha fatto! ma rimane il Suo concettuale,nel suo intimo.... la foto che viene presentata no,non è una foto "Conceptual".......se io fotografo un tipo che si è vestito in maniera estroversa,bizzarra,colorata ,non faccio una foto Conceptual,mentre concettualmente ha operato colui che vestendosi in tale modo ha voluto esprimere (!!!) l'umore di quella giornata.....................per me!!,che è come dire Caio!!


Ti ringrazio per la franchezza, DAP. Solo con le critiche si migliora.
So bene che questa è una sezione particolarmente "difficile" e credo che un messaggio risulti efficace quando è di immediata lettura, senza la necessità di doverne dare troppe spiegazioni. Voglio provarci lo stesso però...

Non volevo mostrare una bella idea d'arredamento (che tra l'altro a mio parere trovo un po' kitsch) ma un concetto:

La testa di polistirolo (come quelle usate dai parrucchieri per le parrucche) immobile e finta suo malgrado, ingabbiata con tanto di velo, abbinata ad elementi naturali vivi e in crescita come erba e fiori e i colori dell'insieme hanno assunto per me il concetto di un'Italia potenzialmente ricca di idee, ma in gabbia...

Forse con poco volevo dire troppo!

Ciao, alla prossima,

Rita smile.gif






PAS
QUOTE(rita mantarro @ Oct 27 2012, 10:24 PM) *
Ti ringrazio per la franchezza, DAP. Solo con le critiche si migliora.
So bene che questa è una sezione particolarmente "difficile" e credo che un messaggio risulti efficace quando è di immediata lettura, senza la necessità di doverne dare troppe spiegazioni. Voglio provarci lo stesso però...

Non volevo mostrare una bella idea d'arredamento (che tra l'altro a mio parere trovo un po' kitsch) ma un concetto:

La testa di polistirolo (come quelle usate dai parrucchieri per le parrucche) immobile e finta suo malgrado, ingabbiata con tanto di velo, abbinata ad elementi naturali vivi e in crescita come erba e fiori e i colori dell'insieme hanno assunto per me il concetto di un'Italia potenzialmente ricca di idee, ma in gabbia...

Forse con poco volevo dire troppo!

Ciao, alla prossima,

Rita smile.gif


Concordo Rita
Il “concetto” può scaturire non solo da chi ha creato un artefatto. ma anche da chi lo fissa in un’immagine.
E non è assolutamente detto che le due cose coincidano.
Come non è scontato che l’osservatore dell’immagine segua il percorso mentale dell’autore.
D’altronde è proprio di questa soggettività che si nutre spesso la fotografia.

Ciao
Valerio

rita mantarro
QUOTE(PAS @ Nov 19 2012, 06:37 PM) *
Concordo Rita
Il “concetto” può scaturire non solo da chi ha creato un artefatto. ma anche da chi lo fissa in un’immagine.
E non è assolutamente detto che le due cose coincidano.
Come non è scontato che l’osservatore dell’immagine segua il percorso mentale dell’autore.
D’altronde è proprio di questa soggettività che si nutre spesso la fotografia.

Ciao
Valerio


Grazie Valerio, lieta di leggere il tuo parere!

Ciao

Rita
raffaelerossiello
Condivido molto delle considerazioni di DAP.
Al di là però delle conclusioni se è o non è concettuale ciò che hai voluto esprimere o se è tua l'origine del concetto ritengo che l'idea di partenza sia buona.
Penso che così come hai fotografato il soggetto o l'oggetto del concept sia solo una rappresentazione oggettiva alla quale hai attribuito il tuo concept ... e questo in fondo non lo trovo male ovvero poteva essere lo spunto per creare tu qualcosa che esprimesse ciò che volevi dire utilizzando tutto o in parte ciò che avevi davanti gli occhi e che ti ha fatto ragionare. Così hai raccontato quello che hai visto ... diversamente devi raccontare quello che vuoi dire.

E' vero, anche come si fotografa un soggetto umano o una cosa può portare al risultato ma sempre con l'aggiunta di qualcosa di tuo ... qualcosa che ti differenzi e lasci "tante idee della TUA testa".

Raffa
rita mantarro
QUOTE(scheda28 @ Nov 20 2012, 11:44 AM) *
Condivido molto delle considerazioni di DAP.
Al di là però delle conclusioni se è o non è concettuale ciò che hai voluto esprimere o se è tua l'origine del concetto ritengo che l'idea di partenza sia buona.
Penso che così come hai fotografato il soggetto o l'oggetto del concept sia solo una rappresentazione oggettiva alla quale hai attribuito il tuo concept ... e questo in fondo non lo trovo male ovvero poteva essere lo spunto per creare tu qualcosa che esprimesse ciò che volevi dire utilizzando tutto o in parte ciò che avevi davanti gli occhi e che ti ha fatto ragionare. Così hai raccontato quello che hai visto ... diversamente devi raccontare quello che vuoi dire.

E' vero, anche come si fotografa un soggetto umano o una cosa può portare al risultato ma sempre con l'aggiunta di qualcosa di tuo ... qualcosa che ti differenzi e lasci "tante idee della TUA testa".

Raffa


Grazie Raffa per il tuo passaggio.

Premetto che, dalle tue foto che ho visto qui sul forum, ti considero un abile fotografo ricco di creatività e che questa è una delle qualità che più ammiro e apprezzo nelle persone in qualsiasi ambito, non solo fotografico.

Detto questo, voglio aggiungere che già il solo atto di attribuire un significato e dare una personale interpretazione ad un evento o situazione che si presenta ai nostri occhi diventa, a mio modesto parere, un atto creativo della nostra mente. E ben conosciamo l'enorme varietà di interpretazioni a cui è soggetta la realtà.

Quale è allora la differenza fra cercare di trasmettere un concetto da noi intravisto in un'opera già creata rispetto al doverla creare per esprimerlo?

Creare per comunicare oppure osservare e attribuire un significato, non penso che l'uno sia meglio dell'altro: sono solo due dei molteplici aspetti della comunicazione. L'importante è che non manchi mai la piena libertà di espressione, anche attraverso il mezzo fotografico.

Con questo non intendo difendere ad ogni costo il mio scattino senza pretese, sia beninteso, che nelle mie intenzioni però intendeva proprio raccontare quello che "volevo" dire e non solo quello che ho visto.

Se non ci sono riuscita, pazienza, ma non per questo ho una testa priva di idee!!!

Ciao, alla prossima,

Rita






Mauro Va
QUOTE(scheda28 @ Nov 20 2012, 11:44 AM) *
.... Così hai raccontato quello che hai visto ... diversamente devi raccontare quello che vuoi dire. ....
Raffa


nella comunicazione attraverso l'immagine viene creato un contatto con chi osserva, si trasla mediante l'esteriorità dell'icona rappresentata la notizia, il significato.

non importa il come perchè o il quando.........................................
l'importante è ricevere un sentimento da siffatta rappresentazione

perciò il dualismo immesso dal buon Raffa...non lo condivido

saluti a tutti
Mauro
Napoli34
Io concordo con DAP

Probabilmente ciò che vediamo in questa foto potrebbe essere una istallazione , insomma un'opera d'arte fisica in sè, ma non possiamo dire che è concettuale la foto che semplicemente la ritrae senza nessuna sofisticazione personale.

Una foto concettuale -la penso così- non dovrebbe aver bisogno di spiegazione o quantomeno non avrebbe bisogno di qualcuno che specifichi che è concettuale. E spesso non c'è alcuna spiegazione (ad esempio le concettuali ad impronta "grafica")

Nel concettuale noti subito che c'è un pesante filtro di scelta da parte dell'autore fotografo.. noti subito che c'è qualcosa di strano, voluto, a volte pesante... spesso innaturale nel senso che hai la sensazione che non potresti vedere nulla di simile se non attraverso una macchina fotografica pilotata da una mente pensante, Insomma chi scatta filtra parecchio e la ricerca è evidente nella foto, anche se il soggetto può essere semplicemente preso dalla strada. Può non essere chiaro, a volte, a cosa la foto concettuale rimandi, ma che ci sia un rimando, un filtro emotivo, e che non ci troviamo di fronte, ad esempio, ad un semplice still life.. è lampante.

E dovrebbe esserlo soprattutto in foto come questa che non sono concettuali "grafiche" ma, leggo dall'autrice, più di tipo "narrativo".





Mauro Va
La fotografia conceptual parla un linguaggio che riesce a rendere visibile un’idea ...il resto sò chiacchiere.....
detto questo poi ognuno fà come gli pare

saluti a tutti Mauro
raffaelerossiello
Cara Rita, visto quello che leggo ti proporrei di scattare una foto che so, ad un quadro .... Guernica ... Pablo Picasso ... è poi dagli un tuo titolo e attribuiscigli un tuo significato, avrai fatto sicuramente una foto concettuale. Ovviamente scherzo e sono certo che comprenderai il significato di quello che ho scritto. Se non sbaglio Guernica è frutto del l'elaborazione ideale di una foto di un evento dell'epoca franchista. Comunque Rita, chiaramente ognuno di noi ha la propria visione ... quello che conta è il risultato e il risultato lo si comprende non dal numero di commenti ma dalla qualità degli stessi o dalla tua capacità di confronto .... quest'ultima .... fondamentale.

Raffa
PAS
Spesso estremizzare non aiuta.
Ovvio che chi fotografa Guernica non aggiunga nulla di concettuale.
Il motivo è quasi lapalissiano: si tratta di un’opera esaustiva.

Rita, nel ritrarre l’artefatto, ha contemporaneamente fornito una sua interpretazione aiutata in modo determinante da una sinergia immagine/titolo (che spesso può fare la differenza)
Il motivo è che tale artefatto, al di là dell’intenzione e dell’idea del (suo) autore può prestarsi a diverse interpretazioni.

Questo è conceptual? Non lo so (arduo è tentarne una definizione univoca) ma certamente è un modo per trasferire una propria sensazione tramite un’immagine.

Comunque Raffa, al di là dei punti di vista l’argomento sarebbe certamente tra quelli degni di approfondimento.
Valerio
raffaelerossiello
QUOTE(PAS @ Nov 22 2012, 11:38 AM) *
Spesso estremizzare non aiuta.
Ovvio che chi fotografa Guernica non aggiunga nulla di concettuale.
Il motivo è quasi lapalissiano: si tratta di un’opera esaustiva.

Rita, nel ritrarre l’artefatto, ha contemporaneamente fornito una sua interpretazione aiutata in modo determinante da una sinergia immagine/titolo (che spesso può fare la differenza)
Il motivo è che tale artefatto, al di là dell’intenzione e dell’idea del (suo) autore può prestarsi a diverse interpretazioni.

Questo è conceptual? Non lo so (arduo è tentarne una definizione univoca) ma certamente è un modo per trasferire una propria sensazione tramite un’immagine.


Si anche a me piacerebbe approfondire Valerio, non ritengo di avere estremizzato, ho fotograficamente espresso un concetto ovvero ho fatto quello che ha fatto Rita.

Lo dici anche tu, fotografando Guernica non si aggiunge nulla, alla stessa stregua ritengo lo sia l'aver fotografato "l'installazione" della testa tra la gabbia di ferro. Ritengo che Rita non abbia aggiunto nulla di suo. Con questo non voglio dire che non deve attribuire un sua personale interpretazione, solo che come proposta non riporta nulla di suo se non il titolo e questo per il mio "personale parere" non è sufficiente; alla stessa stregua chi fotografa per un catalogo attribuendogli un titolo personale avrebbe prodotto significato concettuale a tutte le foto? per alcuni punti di vista si per il mio no, ecco tutto.

Attenzione, lo dico con serenità, non voglio porre alcun limite alle interpretazioni delle foto di chiunque e nemmeno ergermi a giudice nel determinare la giusta classificazione delle stesse, il mio è un confronto per crescere personalmente e per far crescere ... considerando persino che la mia visione del concettuale possa essere errata.

Nel proporre un "conceptual" al 90% delle volte c'è progettualità ... la propria progettualità; avrei espresso parere diverso se dell'installazione Rita avesse fotografato una parte del soggetto, ritengo che abbia invece preso in consegna un pacchetto ed abbia cambiato il mittente.

Rita, se leggi non interpretare queste mie considerazioni come offesa o come bocciatura del tuo lavoro, tutt'altro, come vedi il tuo lavoro e la tua interpretazione sono fonte di discussione importante proprio quanto il comprendere i meccanismi che muovono le persone a fotografare.

Ho postato una foto, la mia ultima foto, parla degli attimi prima della fine, della fine di qualsiasi cosa - una foglia sull'albero che vive, una stagione che che passa e che fa cadere la foglia, una foglia che è in vita con il proprio volare fino a quando non toccherà terra, l'essere a terra è la sua fine. La terra è la fine della vita anche dell'uomo. La foto è frutto di osservazione di un meccanismo semplice e comune che si ripete da sempre ... vi chiedo è una foto concetuale senza la mia spiegazione?

Ho preso per esempio un mio lavoro perchè conosco cosa c'è dietro, ma potrei benissimo prendere ad esempio scatti di Mauro, e di altri sul forum.

Raffa
Mauro Va
QUOTE(scheda28 @ Nov 20 2012, 11:44 AM) *
... Così hai raccontato quello che hai visto ... diversamente devi raccontare quello che vuoi dire.

Raffa


ciao Raffa...
come detto anche nel mio intervento precedente....
mi spiegheresti la differenza che c'è, secondo te, nella foto della foglia, visto che l'hai tirata in ballo,
fra vederla e raccontare quello che vuoi dire?
cosa sarebbe cambiato nella rappresentazione? fra l'uno e l'altro "racconto"?
spiegamelo come fossi un bambino i 6 anni per favore......
grazie
ciao
Mauro


PAS
QUOTE(scheda28 @ Nov 22 2012, 01:05 PM) *
Si anche a me piacerebbe approfondire Valerio,



Di queste discussioni dovrebbe nutrirsi il forum! smile.gif

Parto da un riferimento, un po’ ardito lo ammetto, ma è il primo che mi viene in mente:
La convenzione denotativa che lega un oggetto (o una sua rappresentazione per immagini, una sua foto..etc.) ad un suo titolo o ad una sua didascalia.
Il riferimento è al famosissimo tradimento dell’immagine di Magritte (Ceci n'est pas une pipe) dove tale convenzione viene concettualmente infranta. Come? Attraverso la didascalia.
C’è un conceptual in quell’opera? Sì e molto potente. E non risiede nell’immagine (una banale pipa) ma nella sinergia immagine/didascalia (o titolo). Senza quella scritta il valore sarebbe stato pressoché zero.
Magritte vuole così trasmetterci il suo concept: la rottura delle convenzioni.

Ovviamente l’esempio è alto ma è solo per meglio esprimere quanto ho tentato di scrivere sopra.

Tornando più in basso, cioè alla nostra sezione conceptual del forum, il concept può non risiedere solo nell’immagine ma essere indirizzato dallo scritto (titolo, didascalia) con il quale l’autore l’accompagna.
La stessa tua foglia che cade ne è una testimonianza. Cosa sarebbe senza il tuo titolo che ne indirizza l’interpretazione?

Venendo alla foto di Rita. Sono quasi certo che chi ha realizzato quell’opera non pensasse minimamente alla sensazione che ne ha ricavato Rita nel fotografarla.
Lei, presentandocela con quel titolo ci ha indirizzato verso una SUA sensazione.
Come tu ci hai indirizzato verso una TUA sensazione proponendoci la (bella) foto della foglia che sta per concludere il suo ciclo vitale.
Entrambe conceptual o quale delle due? Ripeto: non lo so, definire in modo esaustivo una linea di demarcazione la vedo durissima.

Ciao
Valerio
Mauro Va
sei volato di nulla alto Valerio..... secondo me hai fatto centro...ma in definitiva siamo al solito punto...
nella sua opera Magritte sottolinea la differenza tra l’oggetto reale e la sua rappresentazione
è un genuino modo di fare Conceptual...come erano stati (sono) fino ad allora i paradossi, i quali per forma o contenuto
si oppongono all'opinione comune e/o all'esperienza quotidiana, essendo perciò curiosi e bizzarri...

..........segue........

ciao Mauro
raffaelerossiello
QUOTE(Mauro Va @ Nov 22 2012, 01:37 PM) *
ciao Raffa...
come detto anche nel mio intervento precedente....
mi spiegheresti la differenza che c'è, secondo te, nella foto della foglia, visto che l'hai tirata in ballo,
fra vederla e raccontare quello che vuoi dire?


... c'è quel "movimento" che fa pensare, c'è un titolo che conferma ... ma soprattutto c'è qualcosa di mio; spero di essere stato chiaro e semplice, senza polemica e senza presunzione, piaccia o no la foto.


Mauro Va
mah.......

grazie dell'attenzione Raffa
buona serata
Mauro
raffaelerossiello
QUOTE(PAS @ Nov 22 2012, 02:53 PM) *
Di queste discussioni dovrebbe nutrirsi il forum! smile.gif

Parto da un riferimento, un po’ ardito lo ammetto, ma è il primo che mi viene in mente:
La convenzione denotativa che lega un oggetto (o una sua rappresentazione per immagini, una sua foto..etc.) ad un suo titolo o ad una sua didascalia.
Il riferimento è al famosissimo tradimento dell’immagine di Magritte (Ceci n'est pas une pipe) dove tale convenzione viene concettualmente infranta. Come? Attraverso la didascalia.
C’è un conceptual in quell’opera? Sì e molto potente. E non risiede nell’immagine (una banale pipa) ma nella sinergia immagine/didascalia (o titolo). Senza quella scritta il valore sarebbe stato pressoché zero.
Magritte vuole così trasmetterci il suo concept: la rottura delle convenzioni.


Ne sono convinto ... alle volte servono - forse più delle foto.

Il riferimento conferma proprio quello che dico ... e lo rafforza dal mio punto di vista ... chiaramente.
Magritte ha dipinto, Magritte ha dato un titolo ... tutto di suo ... ecco cosa voglio dire, nulla di più.


raffaelerossiello
QUOTE(Mauro Va @ Nov 22 2012, 08:17 PM) *
grazie dell'attenzione Raffa


Mauro, noi partiamo da posizioni opposte, probabilmente nessuna delle due corrette.
La mia conclusione è che nella "mia" fotografia ci deve essere qualcosa che mi rappresenta, che rappresenta le mie sensazioni ... questo non vuol dire che la fotografia degli altri che non condividono la mia visione sia meglio o peggio, chiaramente.

Raffa
Mauro Va
certo Raffa..le mie sicuramente non corrette........

mi chiedevo come fai a dire che Rita non aveva delle sensazioni...su quella foto?

ritornando a Magritte, lei ha usato lo stesso "metodo"..., lui ha dipinto, lei ha fotografato,
le ha dato un titolo, come lui, e tutto di suo......
l'unica cosa degna di nota secondo me è che lui è stato il primo a rendere concettuali le immagini...che fino allora erano state solo (paradossi) verbali.

ciao
Mauro
rita mantarro
Ciao e grazie a tutti,

ho letto tutti gli interventi e non immaginavo davvero che da un mio tentativo di conceptual ne scaturisse una lunga discussione, a tratti polemica ma anche dotta e interessante.

A questo punto mi sento in dovere di intervenire.

Primo pensiero: ho sbagliato il titolo. Forse un titolo diverso avrebbe indirizzato l'osservatore nella direzione di un conceptual. Non so, tipo: "Questa non è una testa di polistirolo"... (grande Magritte!)

Secondo pensiero: mettere qualcosa di "mio" ... ed ho pensato subito al cervello. Ecco il risultato (alquanto approssimativo non me ne vogliano gli esperti di fotomontaggio) tanto per sdrammatizzarne la mia presunta assenza... laugh.gif

Clicca per vedere gli allegati

Terzo pensiero: senza scomodare Picasso, perchè non inserire l'icona stessa del cervello pensante? Ed ecco il risultato. Qui però dovrei cambiare titolo... laugh.gif

Clicca per vedere gli allegati

Che altro dire? Spero almeno di avervi fatto sorridere...

Un saluto,

Rita





Mauro Va
la prima Rita......ma il cervello è umano?....ahahahaha
grande Rita

ritornando seri

Absit iniuria verbis

gli assolutismi non portano da nessuna parte

peccato davvero!!

saluti a tutti

Mauro
PAS
QUOTE(rita mantarro @ Nov 22 2012, 10:12 PM) *
Che altro dire? Spero almeno di avervi fatto sorridere...


Grande Rita!
smile.gif

Grazie a te, Mauro e Raffa. E’ stato un piacevolissimo momento di confronto (almeno per me)

A presto
Valerio


Mauro Va
sicuramente Valerio.....

ciao e grazie

Mauro
raffaelerossiello
Rita, vedo che hai colto e hai fatto benissimo a riproporre simpaticamente.

Scrivendo si perdono, passaggi, sorrisi, smorfie, quella mimica facciale che aiuta ... nella comprensione di un pensiero altrui.

E' difficile dare una vera definizione di fotografia Concettuale, il filo sottile che la distingue dalla banalità porta spesso il fotografo a cercare riparo nella giustificazione del proprio lavoro classificandolo come conceptual per posizionarlo con facilità almeno in una categoria che non sia varie a tema libero ... l'altra è street.

Io, che non sono nessuno, cerco sempre di fare attenzione e di pormi la domanda: "ciò che voglio rappresentare quanto ha di mio e quanto è banale"? ... infatti posto poco ... probabilmente perchè quello che produco spesso lo ritengo banale. biggrin.gif

Buonanotte ragazzi - bella discussione - probabilmente ce ne vorrebbero di più.

Raffa
DAP
ah ah cool.gif se pensavate di finirla qua avete sbagliato di grosso!!!!!!!!!!! tongue.gif beh dai,se ha tempo e voglia di leggere,perchè no?!!sfruttiamole ste tastiere...........allora,il problema grosso è sempre quello di cercare di sintetizzare con la speranza che l'interlocutore possa interpretare nel verso giusto quello che più facilmente si può esprimere in altro tipo di comunicazione.......ecco allora che si cercano Mastri Esempi terzi,è comprensibile!!però rischia anche che diventi fuorviante.........provo ancora a esprimermi sull'argomento prendendo in considerazione anche la foto di Scheda chè è stata oggetto di comparzione.......è innegabile che nel nostro immaginario,la foglia è collocata attaccata al ramo,dove nasce e cresce,è innegabile anche che la foglia che cade è concettualmente relativa all'autunno(e viceversa,...nel concetto, spazio e tempo si divertono a prendere ognuno le sembianze dell'altro a seconda di complicati meccanismi etc etc))......c'è una foglia che cade nella sua circostante atmosfera di fine ciclo e/Ma c'è anche una forte impronta "concettuale" della costruzione del rappresentato(punto di ripresa) e questo non ci deve sfuggire secondo me mentre guardiamo la fotografia,il punto di ripresa dovrebbe(sempre) aiutarci a metterci in una condizione "psicologicamente sensibile nell'osservare""...in considerazione di ciò mi sento indotto a sentire un non sò che di concettuale che sa tanto di marciume......occhio!!siamo dentro una "bolla" Conceptual" eh!!ok!!.....per concludere sulla foto di scheda,in ciò che vi è ritratto ,penso e credo che facilmenmte ci si possa trovare in tanti ad avere la stessa Sensazione ,magari ognuno con parole per il titolo diverse ma Concettualmente sulla stessa linea,non larga più di tanto!!!!Prima della fine/Tempo scaduto/Rinascita(!)Terra eri e terra ritornerai!!!!!!!!! wink.gif ..............fine,nella foto di questo 3d invece è ritratta un installazione,un assemblamento di elementi dove ,riallacciandome a quanto dicevo prima,tuto è ripreso "alla stessa distanza" e grosso modo con punto di ripresa di media altezza(normale visione più o meno) a primo acchitto(che preferisco) i tre elementi forti li "vedo" contemporaneamente,testa,fiori,fiori girocollo e tondini di ferro/gabbia.....in questa eterogeneità,mancanza di "prevalenza", secondo me ci si gioca il Conceptual(non voglio ancora leggere il titolo,se ho fiducia nella fotografia e nel mio "bagaglio culturale" nella mia capacità empatica o semplice intelligenza maturata dovrei tirarne fuori qualcosa)...e infatti qualcosa immagino ma mi rendo conto che potrebbe essere anche un pensiero arbitrario,mio soggettivo,potrei pensare per esempio che l'immagine voglia indicare la preferenza a far nascere erba viva dalla testa invece che "erba morta" come quella che sono convinto stia nascendo dalla testa di tanti miei Conterrestri umani,oppure potrei pensare alla vita anche se relegata in gabbia,potrei pensare anche ad un messaggio che evochi ad un ritorno a quando l'uomo aveva lo stesso concetto universale di similitudine tra esseri umani(il mezzo busto bianco)non inquinato da individuali artifici vari mascheranti l'aspetto fisico e spirituale,in codesto contesto sono Fiorite le gradi idee per il bisogno primario dell'umanità...........secondo me, è questa probabile molteplicità di "letture" che rende traballante il senso di "Conceptual" nella foto di Rita,...Rita che ha dato un Suo titolo,che ha avuto un suo pensiero concettuale di fronte alla visione di questo soggetto.....e qua termino sto romanzo(lo sapevo che non avrei dovuto incomincià)...secondo me e ne sono convinto la foto Conceptual valida è quella che riesce a dare il più universalmente possibile lo stesso messaggio,quella che sa indirizzare ad una solo idea grazie alla capacità costruttiva dell'immagine e degli elementi ritratti senza che essi siano oggettivamente,figurativamente rappresentativi dell'idea che abbiamo in mente e qua mi fermo sennò mi accartoccio e sinceramente delego senza rancore alla treccani o a chi comunque ha più forza cerebrale di me il compito di esprimere il giusto concetto della foto concettuale...............e non mi tirate i stracci molli,era solo un mio pensierino!!!!!ciao
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