QUOTE(alessandro.sentieri @ Apr 5 2013, 09:39 PM)

Non ho volutamente letto la lunghissima spiegazione che hai scritto al post #2 n� i commenti degli altri amici.
Mi chiedo (e ti chiedo, perch� magari non ci arrivo e cos� mi puoi illuminare) che senso abbiano le tuo foto, nell'accezione nuda e cruda del termine.
Ovvero, a mio modestissimo (ma veramente... pi� che modestissimo) parere, una fotografia dovrebbe trasmettere un'emozione o quanto meno generare una riflessione, un dubbio in chi la osserva, senza bisogno di tante spiegazioni sul perch� e sul cosa, che, specialmente in un ambito come questo, dovrebbero eventualmente essere successive.
E, perdona la franchezza, a una mente semplice come la mia queste foto non generano nulla di ci�.
Le trovo visivamente brutte, insignificanti emotivamente, povere di contenuto.
Saluti
Ale
Sinceramente penso possano dire pi� di quanto possano dire le tue.
A parte la realizzazione (non so se conosci Vaccari e tutta la corrente narrative, conceptual e boby dai '70 dove la resa formale era spesso e volentieri trascurata volontariamente), dove le tue sono molto belle visivamente cosa dicono?
Sono foto che tutti potrebbero fare, non hanno un messaggio, sono "cartoline" viste e riviste...L'ho scritto anche in un altro post: la veduta ormai non dice pi� nulla, ma non dice pi� nulla dai primi del '900 dopo che gli Alinari avevano saturato il mondo delle immagini con vedute mondiali.
Ovvio che se a uno interessa portarsi a casa il ricordino della gita o della bella esperienza allora sono le foto giuste, ma aggiungono qualcosa al gi� visto?
Ovvio che anche le mie sono foto che potrebbe fare chiunque, ma al di la del messaggio che arriva o meno (e ne conosco di persone a cui arriva, persone che sono abituate a confrontarsi con una certa realt� fotografica e quindi colgono qualcosa, seppur un p� forzato o acerbo) quantomeno c'� un tentativo.
Poi non a tutti interessa fare foto di questo tipo o cercare di lavorare fotograficamente in questo modo.
Non penso che i grandi autori (lungi da me paragonarmi a loro o profetizzare una certa carriera) siano partiti con progetti epocali e alcuni agli inizi facevano semplici e timidi tentativi, a volte goffi.
Per� ci provo, sono all'inizio e quando ho delle idee provo a realizzarle e va bene sbagliare, perch� se dall'idea non si passa al fare non si pu� progredire.
Ma una volta che hai fatto mille foto di vedute o di still life, dove ci� che emerge � solo tecnica (acquisibile da chiunque che abbia mezzi e tempo per apprendere) cosa rimane, cosa hai detto che non hanno detto in migliaia in giro per il mondo.
Poi sul discorso della foto che deve emozionare e puramente soggettivo.
La fotografia non deve essere solo questo, perch� spesso la foto che ti prende la pancia lo far� una, due volte e poi � facile che si vada a mescolare in un mondo di immagini simili che dicono pi� o meno la stessa cosa e spesso la dicono nella stesso modo.
Vedi il reportage.
A me piacciono molto certi reportagisti, ma oggi, al di la della cronaca, cosa hanno da dire?
Ancora li a voler emozionare con foto che mostrano la miseria umana?
E allora?
Lo sappiamo, lo abbiamo visto da tantissimi fotografi.
Oggi a me rimane la cronaca e forse neanche quella dato che esistono molti altri modi pi� immediati e l'emozione fatica ad arrivare perch� se ne sono viste troppe.
Poi c'� chi � interessato alla fotografia artistica e chi al solo reportage/street, ma allora sono mondi che chiedono approcci diversi.
Magari a te di una certa fotografia te ne freghi, ma io ci provo, nel mio piccolissimo.
Prenditi lavori di Vaccari, Boltanski, Wall, Duane Michael...richiedono spesso uno sforzo per essere compresi e di certo non sono lavori che stupiscono o emozionano al primo sguardo.
Eppure sono lavori carichi di significato e una portata culturale che miliardi di foto di vedute, street, reportage, neanche lontanamente si immaginano e questi autori sono grandissimi, ma poco conosciuti da chi pensa che la fotografia possa essere solo un bel paesaggio classico o con un'inquadratura particolare.
Certo che la fotografia (e lo scrivevo in un altro post) pu� anche essere vista come terapeutica per chi la pratica: scatto perch� provo piacere e mi fa star bene portarmi a casa il ricordo di qualcosa che ha colpito il mio sguardo.
Ottima cosa, ma la fotografia � anche comunicare e quella fotografia non comunica.
Certo magari stupisce, lascia un'emozione, ma quanto � inflazionata questa emozione, trasmessa da migliaia di foto identiche?
Non avr� trasmesso nulla col mio lavoro, non ci sar� riuscito, magari ci riuscir� al prossimo, ma almeno ci provo.
Sono due modi di vedere la fotografia.
C'� chi prova a trovare una sua strada (poi la conclusioni ha senso farle pi� avanti perch� sono pochi gli autori che hanno fatto centro alla prima) e chi si limita a seguire quella praticata da chiss� quante persone che sfornano ogni giorno migliaia di foto che sono identiche tra loro.
Per me la fotografia � un atto creativo e dare vita ad un paesaggio o veduta di citt� che pu� tranquillamente essere stata vista in giro per il web, proveniente da qualunque angolo del mondo, � tutt'altro che un atto originale o artistico.
Diciamo che se le mie non generano nulla quantomeno ci provano e un messaggio dietro c'�, anche se pu� non arrivare a tutti.
Nelle tue, ad esempio, lo sforzo non � neanche da farsi, perch� non possono dire nulla.
E non parlo di un'emozione, parlo di riflessioni.
Non tutto il cinema emoziona, ma ci sono autori fotografici e cinematografici tanto freddi e poco diretti quanto geniali e comunicativi (dopo che si � passato del tempo a capirli).
Da una parte c'� un'emozione immediata con la foto ad effetto, ma ti sfido io a tenere memoria di un'emozione che due secondi dopo � surclassata da un'altra e poi un'altra ancora.
Dall'altra rimane vivo il pensiero di un autore, magari che ti porta a riflettere su cose importanti e un certo pensiero ti rimane e ti ricordi bene che te lo ha trasmesso.
Non prendere me come esempio di chi dovrebbe fare questo, ma penso che ci sia una portata decisamente diversa tra questi due modi di fare fotografia.
Pensiero personale, ma se dovessi fare foto solamente agli scorci mi sarei gi� triturato i maroni.