QUOTE(__Claudio__ @ May 8 2006, 08:10 PM)
Non vorrei che tu la prendessi male Nico ma conoscendoti non credo. So che apprezzi la sincerità anche se questo non significa che devi essere daccordo con la mia visione e lettura delle foto.
Ma scherzi, Claudio? Te l'ho chiesto apposta! E le tue indicazioni mi sono preziose...
Il gruppo 2 e la 3.1 hanno storie molto diverse, ovviamente...
Il gruppo 2 doveva raccontare gli estremi dell'impegno e del disimpegno, dell'«evasione»... Impegno religioso, culturale e linguistico (siamo pur sempre in Croazia), ed evasione vacanziera e voglia di sole. Niente di che, ovviamente, me è quello che ho 'visto'... La 2.1 (donna di spalle con il foulard al collo "centro culturale sant'eufemia") è "forte" solo per una realtà molto locale, perché significa "sono cattolica, sono italiana, non me ne vergogno, anzi ne sono orgogliosa"... Ma effettivamente è la classica foto debole, di quelle di cui abbiamo parlato a proposito del fotogiornalismo: senza una didascalia zoppicano... E se desidero parlare senza didascalie devo imparare a trovare la foto che non zoppichi... Per quanto riguarda il disimpegno, l'evasione ne avevo altre, ma la 2.2 mi 'giocava' per contrasto: lì una donna vestita, forse morigerata, là donne che si sbracano al sole. Avevo per esempio quest'immagine, che mi piaceva di più, ma non era adatta a far coppia con la 2.1:

Comunque, optando per tematiche espresse per coppie, sono uscito dalla logica della 'più bella', ed entrato in quella della 'più efficace'. Un buon esercizio. Col gruppo 2 ho toppato...
La 3.1... Come difenderla? Non è brutta, lo so, ma manca di contenuti: è una composizione estetica, con un tessuto (

) narrativo basso; è un rigurgito del passato: sarei impazzito per una foto così, vent'anni fa... Oggi non più, anzi l'ho scattata quasi per 'dovere'. Il colore è intermezzo, in questo caso: quasi come una pubblicità tra i b/n. Bisognerà trovare un avvocato d'ufficio: per la rovignese devota di Sant'Eufemia posso spendere qualche parola, e le donne al sole se ne infischiano proprio di noi due

. Ma per le coperte alla finestra non spendo una parola...
Grazie della sincerità: è il dialogo che insegna!