F.Giuffra
Feb 16 2014, 12:27 PM
Qualcuno conosce la minima di stanza a fuoco utile, cioè non dal soggetto al sensore ma alla lente frontale senza paraluce, delle ottiche macro? Cioè la differenza tra un 60mm, tipo il Nikon D, un 105, tipo il Nikon e il Sigma, un 150 e 180 Sigma, un 200 Nikon?
Grazie mille.
Marco Senn
Feb 16 2014, 02:12 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Feb 16 2014, 12:27 PM)

Qualcuno conosce la minima di stanza a fuoco utile, cioè non dal soggetto al sensore ma alla lente frontale senza paraluce, delle ottiche macro? Cioè la differenza tra un 60mm, tipo il Nikon D, un 105, tipo il Nikon e il Sigma, un 150 e 180 Sigma, un 200 Nikon?
Grazie mille.
Non dovrebbe essere molto complicato misurarla, basta conoscere la dimensione dell'ottica. Posso dirti che tutti quelli non IF, per esempio tutti i D, hanno distanze molto basse dato che verso 1:1 si allungano non poco. Il mio 105 viaggia attorno ai 10cm da lente a soggetto a 1:1. Ho anche un Tamron 180 che invece permette ampi spazi di sicurezza. Circa 25-30 cm dalla lente. Ovviamente si paga sotto altri aspetti... più sei lontano più il minimo mosso diventa amplificato sul soggetto, anche quello della vibrazione dell'otturatore.
Ti serve per il tuo lavoro o per la macro?
vettori
Feb 16 2014, 02:57 PM
Per il 200 micro è circa 25-26 centimetri.
F.Giuffra
Feb 16 2014, 07:59 PM
Per lavoro, con soggetti fermi e compiacenti, va bene tutto. Il problema sono gli insetti timidi.
Una ottica lunga costa, pesa, ingombra, ha problemi di mosso e i tubi prolungano poco, mi domandavo quanto fosse realmente il vantaggio. Le case indicano la distanza del soggetto al sensore, valore poco utile.
buzz
Feb 16 2014, 10:11 PM
Ma non è riportato nelle caratteristiche di ogni ottica la sua minima distannza di messa a fuoco?
e poi che utilità ha la cosa, se ogni focale varia il rapporto di ingrandimento?
se hai un'ottica macro che mette a fuoco troppo da lontano, aggiungi una buona lente convergente 1x e dimezzi.
Alessandro Castagnini
Feb 16 2014, 10:16 PM
Matematica...
QUOTE(F.Giuffra @ Feb 16 2014, 07:59 PM)

Per lavoro, con soggetti fermi e compiacenti, va bene tutto. Il problema sono gli insetti timidi.
Una ottica lunga costa, pesa, ingombra, ha problemi di mosso e i tubi prolungano poco, mi domandavo quanto fosse realmente il vantaggio. Le case indicano la distanza del soggetto al sensore, valore poco utile.
- lunghezza dell'ottica (se parli di fisse....)
F.Giuffra
Feb 16 2014, 10:39 PM
Ricapitolando, le ottiche fisse macro non si attaccano al sensore, ma al bocchettone della fotocamera. Le ditta forniscono, quando lo fanno, la distanza minima di messa a fuoco tra il soggetto e il sensore, non il bocchettone. A me interessa capire se, cambiando ottica, si guadagna molto o poco... e ovviamente ogni esperienza pratica di chi ha provato varie lunghezze.
Alessandro Castagnini
Feb 16 2014, 10:53 PM
Bocchettone-sensore, distanza nota... aggiungila alla differenza...
Mah...
F.Giuffra
Feb 16 2014, 10:55 PM
Quanto è la distanza nota? Così almeno se e quando trovo la distanza la posso calcolare...
Grazie.
vettori
Feb 16 2014, 11:01 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Feb 16 2014, 10:39 PM)

Ricapitolando, le ottiche fisse macro non si attaccano al sensore, ma al bocchettone della fotocamera. Le ditta forniscono, quando lo fanno, la distanza minima di messa a fuoco tra il soggetto e il sensore, non il bocchettone. A me interessa capire se, cambiando ottica, si guadagna molto o poco... e ovviamente ogni esperienza pratica di chi ha provato varie lunghezze.
Non so se ho capito bene la domanda ma a parità di ingrandimento, l'ottica con focale maggiore di solito ha una distanza di lavoro maggiore.
Per esempio in casa nikon il 200 è circa 25 cm, il 105 circa 15 cm, il 60 circa 5cm.
QUOTE(F.Giuffra @ Feb 16 2014, 10:55 PM)

Quanto è la distanza nota? Così almeno se e quando trovo la distanza la posso calcolare...
46.5 mm per nikon attacco F.
Link
buzz
Feb 16 2014, 11:16 PM
Se fabrizio non si complica la vita non è contento.
non si limita, come tutti gli altri, a prendere una ottica macro, girare la ghiera di messa a fuoco al minimo e vedere di quanto si può avvicinare ad un soggetto.
Vu9le le tabelle con le conversioni in pollici, gli angoli calcolati in parsec...
poi se leggi che un 60mm sui può avvicinare a 1 cm, cosa ti cambia?
se il 200mm si avvicina a 4 ma poi ingrandisce più del 60 non è meglio?
e come fai a sapere di quanto ingrandisce a 4 cm?
Pretendi che ci sia qualcuno in possesso di tutte le ottiche macro che ti faccia lo schemino?
Potresti trovare su un sito tipo dXo qualcosa del genere, dato che loro provano tutto.
L'unico che probabilmente le ha avute tutte, in questo forum, non scrive da anni.-
F.Giuffra
Feb 16 2014, 11:31 PM
Si vede che non fate macro. Con gli insetti la distanza di lavoro è molto importante, non è mai troppa, ma le ottiche lunghe hanno grossi svantaggi perciò è difficile trovare l'ottica ideale.
E il 180 che distanza di lavoro ha? Qualcuno lo ha provato? Si riesce ad usare agevolmente o il mosso, il peso, l'ingombro sono eccessivi? Coi tubi quanto si guadagna?
Grazie ancora.
giucci2005
Feb 16 2014, 11:35 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Feb 16 2014, 12:27 PM)

Qualcuno conosce la minima di stanza a fuoco utile, cioè non dal soggetto al sensore ma alla lente frontale senza paraluce, delle ottiche macro? Cioè la differenza tra un 60mm, tipo il Nikon D, un 105, tipo il Nikon e il Sigma, un 150 e 180 Sigma, un 200 Nikon?
Grazie mille.
Nell'ultima riga puoi trovare delle tabelle che riportano la Distanza di Lavoro di alcune ottiche (non tutte!):
http://xoomer.virgilio.it/ripolini/Close_up.htmCiao
Diego
buzz
Feb 16 2014, 11:36 PM
AldoGermano
Feb 17 2014, 05:48 AM
Dai un'occhiata
qui
Gian Carlo F
Feb 17 2014, 11:47 AM
QUOTE(Marco Senn @ Feb 16 2014, 02:12 PM)

Non dovrebbe essere molto complicato misurarla, basta conoscere la dimensione dell'ottica. Posso dirti che tutti quelli non IF, per esempio tutti i D, hanno distanze molto basse dato che verso 1:1 si allungano non poco. Il mio 105 viaggia attorno ai 10cm da lente a soggetto a 1:1. Ho anche un Tamron 180 che invece permette ampi spazi di sicurezza. Circa 25-30 cm dalla lente. Ovviamente si paga sotto altri aspetti... più sei lontano più il minimo mosso diventa amplificato sul soggetto, anche quello della vibrazione dell'otturatore.
Ti serve per il tuo lavoro o per la macro?
è vero Marco, però gli IF hanno il "problema" che sono di fatto degli zoom, per mettere a fuoco vicino accorciano la lunghezza focale e, spesso e volentieri a parità di RR sono molto più vicini dei vecchi macro ad elicoide classico.
Lo so per esperienza diretta avendo avuto un po' tutti i vecchi macro AI ed ora ho il 60mm/2,8 G ed il 105mm/2,8 G VR.
I valori esatti non li conosco, comunque a me sembra che un 105mm AI stia più lontano dalla lente frontale di un 105mm VR.
Detto questo preferisco il G per molti motivi
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