La sua lingua ostica mi ha sempre tenuto alla larga, ma quando viene il momento si supera anche l'impasse comunicativo, allora ho deciso! e questa volta che Germania sia! ma una Germania come non te l'aspetti, quella del sole, del mare, quella sempre in balia del vento e dell'imprevedibile clima del nord, e tanto, tanto altro.
Rugen è un'isola nel mar Baltico ed ex territorio DDR, ora meta balneare del turismo locale con interessanti trascorsi storici. Le sue bianche scogliere sono state ampiamente ritratte nelle opere del pittore Caspar Friederich, e gli studiosi e appassionati della Seconda Guerra Mondiale, ma anche gli architetti la conoscono per quell'imponente progetto conosciuto col nome di Colosso di Prora.
Il paesaggio è veramente piacevole, numerosi e vasti sono i boschi e i campi coltivati, lunghi viali alberati collegano graziosi paesini costituiti quasi interamente da cottages dal tradizionale tetto in paglia che, scatenando la fantasia, ricordano quell'immaginario ambiente abitato dagli hobbit di Tolkien. E poi chiesette a misura di paesino dall'interno quanto mai curioso, con le panche chiuse da pareti di legno che mi suscitano un sorriso pensando ai fedeli che da seduti possono mostrare solo la testa...come fossero inscatolati! e poi tante piccole baie e fiordi circondate da canneti con i loro porticcioli.





Una passeggiata sulle scogliere dipinte da Friederich dove la vegetazione sta fagocitando le porzioni di gesso che ancora resistono alle intemperie, e in men che non si dica si passa dall'estate all'autunno, ma è anche questa imprevedibilità a rendere affascinanti queste latitudini, ma l'imponenza del luogo resta intatta nel tempo, con il vento che accompagna le giornate a tratti calde ed assolate e poi improvvisamente fresche e grigie.



Le cittadine conservano un fascino retrò che non lascia indifferenti.
Sellin è conosciuta soprattutto per il suo bel fotogenico pontile, ma per me è stata anche l'occasione di vedere, per la prima volta, le famose strandkorb, sedie da spiaggia per due persone in vimini intrecciato, ideate alla fine del secolo scorso da un cestaio della zona per una signora che soffriva di reumatismi, e da allora diventate il simbolo delle ventose coste del nord, ma ci si può trovare seduti su una strandkorb magari ad un tavolo all'esterno di un elegante ristorante o di un bar, e non necessariamente sulla spiaggia.







Nonostante il fascino per cui oggi è conosciuta, questa piccola isola ha il suo trascorso bellico con il Colosso di Prora, o ciò che resta di un progetto faraonico iniziato dal Führer nel 1936 e mai terminato.
Questa immensa colonia per vacanze avrebbe dovuto ospitare 20.000 persone per quindici giorni l'anno in un grandioso complesso, visibile nella sua imponenza solo dall'alto, e costituito da 8 blocchi identici, attaccati gli uni agli altri, di 6 piani ciascuno con un totale di 10.000 camere sul mare, un immenso blocco lungo 4,5 chilometri di cemento e finestre.
In realtà sembra che il vero scopo di questa forzata vacanza, che avrebbe assicurato ad ogni tedesco una finestra vista mare, fosse la punta di un progetto che prevedeva la preparazione fisica e mentale della popolazione tedesca per seguire e assecondare i piani di Hitler. La sua storia fu poi molto diversa.
Il blocco 5 ora è occupato da un ostello, ma il resto è una desolazione silenziosa, e un certo disagio percorre chiunque si addentri nella strada che collega questi relitti che in qualche modo le autorità locali cercano di rendere meno inospitali vestendoli con immensi teli colorati raffiguranti le bellezze dell'isola.





Ma il vero gioiello della costa è la bella cittadina di Binz che, con la sua lunga spiaggia, con le eleganti palazzine in mattoni rossi e le facciate delle ville d'epoca in stile liberty sembra essersi materializzata dalle pagine di un libro di Agatha Christie.





Un'orchestrina swing, sulle note di "Take the A train" e di "I don't mean a thing" cattura l'attenzione di una piccola folla che si attarda sul lungomare e che si entusiasma applaudendo calorosamente l'ultimo brano in esecuzione, "The way you look tonight", come se stesse ascoltando un brano di successo della hit del momento.
Ho la sensazione che una macchina del tempo mi abbia improvvisamente catapultata in un'altra epoca.




Ma è già sera, ancora una volta le nuvole incalzano, la temperatura si fa più che frizzante, ed è ormai ora di tornare.
( come al solito, C/C sono bene accetti )