QUOTE(nikosimone @ Jun 24 2015, 06:44 PM)

ma su DX o FF?
su DX quoto chi mi ha preceduto col 60 micro, soprattutto se fotografi in box un'ottica più lunga ti darebbe più problemi che altro.
su FF ci può stare anche il 105.
Elio, ho sentito parlare bene bene e male male del 55micro AiS, tu da che parte stai?
...visto il tipo di utilizzo, l'AF è del tutto inutile, si potrebbe pensare a qualche vecchia gloria "poca spesa - tanta resa".
Il Micro 55 AiS è profondamente diverso dai successivi (ho anche 60 AFD, 70-180 AFD, Tokina 100 ATX...). La prima serie a distanza aveva una certa compressione tonale tra f/2.8 e f/4, da vicino la risolvenza è fenomenale. L'ultimo migliora all'infinito (al top) ma perde da vicino ed appare ottimizzato anche a 1:10 (il Micro 55 ha DUE punti di ottimo per progetto). In ogni caso i limiti del 55/2.8 AiS sono due:
1) Non ha un drawing da vero macro, ma da ottica normale molto risolvente, stile e MTF da 50 Apo Summicron ASPH. Non spinge molto il microcontrasto a bassa frequenza, quindi se lo chiudi molto perdi contrasto e basta e in macro accade così. A distanza e f/5.6 è il riferimento. E' usato anche per aereofotogrammetria (risoluzione+bassa distorsione).
2) Sopra a 1:2 perde come curvatura di campo.
Per contro risolve i dettagli più fini di tutti fino a 1:2, eccellente per filatelici o altro, la curvatura limita le prestazioni in duplicazione dia o soggetti piani. Alle distanze normali ha 2-3 volte la risoluzione massima dei 60 AFD e AFS che da vicino e f/4 circa sono identici fra loro, anche al banco. Il nuovo AFS va meglio in distanza (ma a f/2.8 uno ZF 50/2 o 1.4 lo macella).
Come vedi, bisogna essere razionali. Io lo uso come "normale con buone capacità close-up e ottimo sfocato".
A presto
Elio