Vedendo i vari tools tipo lens allign ecc e soprattutto vedendo i prezzi a cui li vendono mi sono sempre chiesto perche' nessuno pensa di autocostruirselo. A me sembra un piano verticale con uno di 45° accanto..non considero qualcosa?
Mi sembra troppo semplice per essere venduto a 60 euro...cosa non sto considerando?

Se è starato il sensore AF non riuscirai mai a tarare bene il fuoco perché se lo tari a una focale e una distanza sarà giusto a quella focale e a quella distanza ma sbagliato ad altre focali (se è zoom non parafocale) e alle altre distanze, ed è questo il motivo principale che rende conveniente la taratura del corpo macchina in laboratorio.

siamo "d'accordissimi" ma relativamente all'attrezzo in questione..perche' ha questi costi

Perché il mondo è dei furbi! Se te lo fai da solo spendi 3 €!

Ah ecco. Quindi possiamo dire che e' un piano in verticale a 90° con accanto uno a 45?

ne più ne meno

Se volete provare con questa gratuita focus chart....

http://mlazzariphoto.com/articoli/ilfrontbackfocus.html

Io vorrei conoscere l'ideatore della pratica a tre pile, così tanto per capire in "quale frangente della giornata" ha avuto questa illuminazione,

solo leggendo su questo forum si intuisce quanti ne ha fatti secchi a tal punto che non mi meraviglierei se venisse perfino raccomandata la marca delle pile e lo stato di carica.

Prova a scrivere al titolare di quel sito.....

LTR & C. ringraziano di cuore.

A presto

Elio

Quando avevo la D800 con grandi problemi di maf e che alla fine ho venduta dalla disperazione, mi ero costruito questo attrezzo. Ora le stesse lenti con la nuova FX sono perfette.

Mi vorresti dire che se spedisco la macchina per una taratura si mettono a giocare con le pile?

Quasi quasi ti credo....appena trovo il tempo

Forse ignorerai anche questo mio quote ma proprio te che in quanto a cercare il pelo nell'uovo non ti batte nessuno mi ha incuriosito non poco il fatto che il tuo intervento lasci intravedere come una sorta di approvazione sul test delle tre pile;

già il soggetto in piano inclinato offre una scarsa superficie di lettura se poi questo a sua volta è strutturato da altrettanti settori di forma cilindrica (lucida ) questo non ha altro effetto che portare la lettura all'apice del complicato, già se i componenti avessero una forma a parallelepipedo una piccola miglioria ci sarebbe, se poi fossero di poco spessore, ravvicinati e in numero considerevole ancora meglio e fungerebbero da molteplici figure disposte in modo parallelo al sensore, con superficie non estesa ma sempre maggiore al singolo punto di incontro di una tangente su un cerchio, perché al lato pratico quella è la superficie offerta da una pila.

Converrai con me che piano di fuoco e pdc percepita sono cose diverse, parliamo di "spessore",
questa è la mia idea, se vuoi parlarne bene altrimenti ciccia.

credo volesse dire che grazie a queste prove casalinghe mal riuscite, molte macchine sono state spedite in LTR per far tarare la macchina ovviamente con i costi del caso.

Se è così ok, ma siccome l'enigma è di casa imbroccarla al primo colpo non è facile