Purtroppo in questo "piccolo mondo antico" esulo Palazzeschi, ci sono anche queste malefatte(SLOT) che "distolgono" giovani e finanze ad altre iniziative...Non approvo questa emorragia di beni....

in periodi di povertà, fioriscono i compro oro e il mito della vincita facile.
Basta non giocarci,

semplice a dirsi e farsi per chi ha l'inteligenza di capire

i giochi che prometteno vincite sono costruiti in modo che il "banco vince sempre"

e ci casca chi è Povero di Pensiero illuso che con un "gettone" (che poi diventan omigliaia) possa cambiare la vità.

sincerameten vedevo di buon occhio i primi gratti e vinci da pochi euro e ogni tanto ci poteva stare, prendere un "un caffe in più" per tentare la sorte, in modo da pareggiare gli imprevisti
che ci rincoorrono con assiduità che ci costringono a cacciare soldi malvolentieri, mentre con quel piccolo gratti e vinci potevi avere l'imprevisto di incassare soldi.
soluzione troppo populista accontentare tanti.

Antonio

E' proprio lo stato di indigenza la molla che fa scattare il ricorso al gioco con l'illusione di finalmente rivalersi contro la sorte maligna. E col benestare dello Stato che pure ci incassa la sua parte.
Un po' quanto succede, per altro verso, col monopolio tabacchi: si scrive che il fumo male, uccide...e tutte quelle cose lì, però le sigarette continuano ad essere vendute.
Giampaolo

forse per fermare questo chi si ammale per patologie causate da fumo, droghe e alcol, le relative cure siano carico di chi si è procurato le malattie per il proprio vizio.

Antonio

Oppure vedere un pacchetto a 20’euro

No occorrono adeguate vere terapie sanitarie per risolvere altrettanti veri stati di dipendenza, altrimenti si rischia anche per le sigarette la situazione che già affligge il mondo della droga, arrivando a rubare (...o ben altro). per la dose
Giampaolo

20 euro al pacchetto, vorrebbe dire far rifiorire il mercato del contrabbando.

Antonio

anche abolire il gioco lo riporterebbe in mano alla malavita (che in parte ancora detiene)
penso che il gioco sia insito nell'uomo e se non ci sono riusciti i Romani (che erano molto efficienti nella cosa pubblica) a debellarlo...

comunque visto che sono nel settore le cose stanno così:

1- non è vero che è lo stato d'indigenza che fa giocare di più: è popolare in tutti gli stati sociali in egual misura

2- lo Stato non può rinunciare agli introiti del gioco: solo le slot e vlt hanno fatto incassare allo stato 7 miliardi nel 2015
significherebbe aumentare le tasse da qualche altra parte e regalare quei soldi a società estere (online) o alla malavita

3- come tutte le cose c'è chi gioca responsabilmente e chi esagera

4- ricordate che il banco (soprattutto con le slot e vlt) è lo Stato: gli altri vedono le briciole

Antonio

Certamente il gioco (ludico e/o d'azzardo) é esercitato da tutti, ricchi e poveri, ma é verso la povera gente che procura i maggiori danni per dipendenza nel tentativo di rifarsi delle perdite sempre certe.
A proposito dell'impossibilità da parte dello Stato di rinunciare agli introiti derivanti dal gioco sarebbe del tutto da dimostrare. Unicamente, pensare che l'1% (Tot. entrate 2015: 784Mdi) possa rappresentare un problema non mi sembra tale, almeno in una gestione oculata e consapevole.
In ogni caso, come già detto, lo Stato -per suo precipuo dovere- deve tutelare il cittadino, anche e, specialmente, prevenendo ogni causa di disagio, fisico e mentale.
Giampaolo

Io invece non sopporto i pensionati,che passano le giornate con il lotto +,non sapendo per ignoranza,che non c'è speranza con la telematica,oggi controllano le estrazioni in tempo reale,e non c'è la minima possibilità di vincita,se non una quota per rigiocare.Hanno rubato anche i sogni delle persone,dovremmo tutti non giocare più.