Devo ammettere che la scelta di organizzarci (io e mio figlio) autonomamente questa settimana di viaggio (volo da Buenos Aires a Salta più auto a noleggio ed hotel prenotati), si è dimostrata particolarmente azzeccata perché credo che viaggiare in auto, con tutto il tempo necessario per esplorare e fotografare con i tempi e la luce giusta questi luoghi, consenta di apprezzarli in modo entusiasmante.
Probabilmente per alcuni le foto potranno apparire eccessive, ma la varietà dei luoghi e le sensazioni ricevute, mi hanno impedito di ridurre ulteriormente il loro numero

Ovviamente le critiche ed i commenti sono sempre benvenute.
I primi punti di interesse che incontriamo, tra i più noti, sono la Garganta del Diablo, una gola molto spettacolare frutto del lavoro di acqua e vento di oltre 50 milioni di anni, e l'Anfiteatro, una grande caverna dotata di un'acustica perfetta messa in risalto dalla musica di un discendente delle antiche etnie del luogo.




Mi rendo subito conto che l'orario di arrivo previsto a Cafayate non verrà rispettato.
Per percorrere questi ultimi 50km circa, impieghiamo ben quattro ore (dalle 15 alle 19).
Del resto, dopo le nuvole che ci hanno accompagnato nella parte mattutina del viaggio, il cielo si apre e la luce ci propone paesaggi che non possiamo trascurare.
Vediamo anche molti sentieri che partono dai lati della strada e che ci proponiamo di esplorare il giorno dopo.
Di seguito alcune immagini del pomeriggio.








La mattina successiva, ripercorriamo a ritroso la quebrada per addentrarci nei sentieri, (in alcuni casi contraddistinti da cartelli con la presentazione della località), che avevamo notato il giorno prima.
Non Vi nascondo che è stata una giornata moooolto piena, ma che ci ha lasciati enormemente soddisfatti.
Luoghi unici e coinvolgenti che ci hanno riempito il cuore (e le schede





















Per completare il nostro viaggio, abbiamo organizzato il ritorno da Cafayate a Salta attraverso un percorso piuttosto impegnativo, ma anche questo molto spettacolare.
Percorreremo infatti circa 150 km della mitica Ruta 40 totalmente sterrata che ci condurrà, in cinque ore di guida impegnativa, a Cachi, attraverso la Quebrada de las Flechas.
Per tornare a Salta, il giorno successivo, attraverseremo il Parque National de los Cardones e la Valle Encantada, luoghi unici che non potevamo trascurare.








Arriviamo a Cachi, in un grazioso albergo con il tetto il legno di cactus (Cardones) ed andiamo a mangiare giusto in tempo per vedere la finale della Coppa Libertadores tra il Boca Juniors ed il River Plate e come scontato, anche in questa graziosissima cittadina, dopo la partita assistiamo ai caroselli di auto dei tifosi del River Plate che si è aggiudicata la Coppa.



Il limite delle 20 foto giornaliere, mi obbliga a rinviare a domani la conclusione del viaggio.