I giornali si stupiscono che qualcuno si innamori non di persone del mondo reale ma di una immagine che non esiste, creata dal computer e spacciata per vera.
Ma in realt� il problema � sempre esistito, molto prima della IA e dei filtri per apparire sui social pi� belli e giovani. Sin dall�antichit� si usava il trucco per togliersi i difetti e disegnarsi dei lineamenti perfetti, gli imitatori addirittura assumevano le sembianze di persone famose per fare satira, i ricchi ritoccavano i quadri o le foto molto prima del digitale.
Decenni prima di internet Alberto Sordi in un film famoso raccontava di un emigrato in Australia che cercava moglie con gli annunci direttamente con la foto di un amico pi� affascinante, con esiti tragicomici.
Da sempre le persone evadono in mondi fantastici, prima coi libri di avventura, come l�Eneide, l�Odissea e tanti altri, che raccontavano le gesta di dei e semidei, eroi in cui immedesimarsi, poi con i film ed infine i videogiochi. Niente di male se questo � un attimo di riposo per poi tornare con rinnovato vigore a vivere nella realt�, cercando di migliorarla ogni giorno. Non va bene se invece diventa una fuga vigliacca che ci rende vulnerabili a truffe ed imbroglioni, maghi, incantatrici e sacerdoti, se ci fa perdere l�uso della razionalit�. Cercare di cambiare il mondo fuori � pi� facile di dover ammettere che si deve cambiare se stessi.
Gli psicologici potrebbero andare oltre, spiegare che ognuno vede ed interpreta la realt� in base ai propri schemi mentali cercando visioni rassicuranti, che una oggettivit� assoluta forse non esiste, ma forse la saggezza � proprio il grado di incertezza che siamo in grado di sopportare senza ingannarci o farci ingannare dai venditori di dogmi e di sogni, in questo mondo in cui sono pi� le cose che ignoriamo di quelle che conosciamo, in cui la realt� non � mai gi� perfetta senza alcuno sforzo e dove ogni rapporto ha un certo grado di ambivalenza.
Mio marito ha speso 9mila euro per fare dei regali a una modella, ma lei non esiste.