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marcoevalentina
Mi sono sempre chiesto che fine facessero le nostre foto digitali una volta copiate negli dischi dei nostri laboratori di fiducia e non.
Ho sempre saputo che venissero cancellate poco dopo o a fine giornata, e questo mi sembrava piuttosto logico per vari motivi di privacy, ora ho avuto la conferma che questo non avviene e mi farebbe piacere sentire l'intervento di chi ha avuto esperienze o fosse propietario di un laboratorio.
giorni fa ho stampato delle foto una quindiciana trama vedo non vedo tra questi un soft nudo...una quattro giorni dopo mi sono presentato per fare l'ingrandimento 30x45 di una di queste naturalmente la migliore, porgo la chiavetta quando il tecnico si ricorda vagamente di me e mi dice "dovrei ancora averla....." e cosi fu.
Io non ho detto nulla non conoscendo la prassi o la normativa se ci fosse del trattamento di questi dati, ma mi sento altamente scocciato per questa che a mio avviso è una palese violazione della mia privacy...o forse mi sbaglio...? questa è la normalita della gestione di un lab.

buone feste a tutti.
Al_fa
Il fatto che ce l'abbia ancora nell'HD non significa nulla se non che ha poco traffico o un grande HD.

Stai tranquillo.

Per lavori di un certo tipo in genere gli stampatori tengono tutto (e lo dicono di farlo), in questo modo di fronte alla richiesta di una seconda stampa non hanno bisogno di rieseguire il workflow che hanno adoperato in precedenza.
Andrea Moro
Mi pare che le foto vengano trattenute per un periodo di 30 giorni per motivi di sicurezza (ristampe a seguito di errori, ec...) Oltre tale termine sarebbe violata la privacy.
dema
L'IMPORTANTE è che tu non la veda stampata e posta in vetrina o peggio venduta a qualcuno senza il tuo esplicito consenso.

Nel negozio dove mi servo io (e collaboro) i file vengono conservati per un po' specie come dicevano se le foto sono state corrette.
marcoevalentina
QUOTE(Al_fa @ Dec 20 2006, 01:41 PM) *

Il fatto che ce l'abbia ancora nell'HD non significa nulla se non che ha poco traffico o un grande HD.

Stai tranquillo.

Per lavori di un certo tipo in genere gli stampatori tengono tutto (e lo dicono di farlo), in questo modo di fronte alla richiesta di una seconda stampa non hanno bisogno di rieseguire il workflow che hanno adoperato in precedenza.

Capisco ma quattro giorni mi sembrano eccessivi nessuno ti assicura che torno e dopo questo mi fai solo venire dei dubbi su dove possano finire queste foto.

il quisito sta nel fatto e magari non è il mio caso, ma chi stampa foto, paessaggi o qualsiasi altro tipo di foto, che sono all'altezza di essere commercializzate o publicate dove sta la garanzia che il tuo non venga utilizzato per altri scopi, dovè il limite della professionalità di queste persone, di truffe nel mondo ce ne sono molte e magari non scoprirai mai di essere finito su un giornale straniero e quello si è fatto il suo gruzzolo a scapito tuo.

oltre fatto che quello che stampi è strettamente personale.
sono sconcertato e adeso molto diffidente non per il fatto che mi rubi una foto che fatta da me vale zero ma su cosa ci possono fare..!!!

QUOTE(dema @ Dec 20 2006, 01:48 PM) *

L'IMPORTANTE è che tu non la veda stampata e posta in vetrina o peggio venduta a qualcuno senza il tuo esplicito consenso.

Nel negozio dove mi servo io (e collaboro) i file vengono conservati per un po' specie come dicevano se le foto sono state corrette.


Sbagliato sarà mio compito ridarvele del resto si paga per stampare...non trovate ....mi sembra di capire quindi che non esiste una normativa e si va sul buon senso delle persone?
aphgca
Credo che il problema possa essere risolto solo a livello di fiducia tra noi e il laboartorio. Dubito poi che se lo stampatore avesse voluto farne un qualsiasi uso anomalo avrebbe cosi candidamente ammesso di averle ancora in hd.
abyss
Purtroppo la cosa poteva succedere anche con i negativi: chi impediva al fotografo di farsi una stampa bella grande dal nostro negativo prima di consegnarcelo (ad esempio)?
Certo, con il digitale la cosa è ancora più facile e ripetibile!
Come sempre, si tratta di scegliere un laboratorio di VERA fiducia se i nostri scatti hanno importanza.
A me, ad esempio, che faccio foto piuttosto banali, il copyright interessa ben poco, ma capisco la preoccupazione di chi ha altre velleità, meno di "basso profilo".
Infatti i sw che permettono di rivendicare la paternità delle immagini ci sono e saranno sempre più affinati Pollice.gif
Marco Negri
Un argomento interessante ma..non inerente alle discussioni proponibili Digital reflex, ambiente interamente dedicato all' approfondimento delle DSLR.

Sposto quindi in Sushi Bar.

Un cordiale saluto.
geppoman
vi faccio presente altresì che basta aprire emule e fare delle SEMPLICI ed ATTENTE ricerche per scoprire con facilità che non son pochi i negozi, i laboratori ed i centri di assistenza che poi mettono in rete il materiale che può o meno interessargli.

ho trovato così per scherzo un sacco di cose.. e per certi motivi anche di moralità non sto qui ad elencarveli, diciamo soltanto che è stata una bella sana lezione di "privacy-NON-esiste!".

io dico che bisogna vivere sereni e sbattersene; se il materiale vogliono copiarlo o diffonderlo possono farlo benissimo anche con lo stesso giorno di stampa o di lavoro, onde per cui è inutile farsi delle paranoie, tanto non le puoi verificare al 100%.

mal che vada ti compri una stampante seria e ti accontenti di stampare in casa.

Maicolaro
Secondo il Codice in materia di protezione dei dati personali i laboratori dovrebbero farci firmare una informativa circa le modalità di trattamento. A quel punto non avrebbero nessun obbligo di cancellarli se non su nostra specifica richiesta.
Tutto questo in teoria ma chi ha mai firmato una informativa per stampare poche foto?
pianozzo
Brrrrr...avete visto 'One Hour Photo' ? wink.gif
Simone Cesana
non mi ricordo più il titolo, ma ho visto un film con Robin Williams in cui, Robin, lavorava come stampatore presso un centro commerciale e si teneva tutte le foto di una famiglia...

io mi fido del mio laboratorio con cui ho uno stretto rapporto e non mi preoccupo...

ciao
simone cesana
andreazinno
QUOTE(Maicolaro @ Dec 20 2006, 03:31 PM) *

Secondo il Codice in materia di protezione dei dati personali i laboratori dovrebbero farci firmare una informativa circa le modalità di trattamento. A quel punto non avrebbero nessun obbligo di cancellarli se non su nostra specifica richiesta.
Tutto questo in teoria ma chi ha mai firmato una informativa per stampare poche foto?


Assolutamente corretto, ma quali sono i criteri per attribuire ad una foto lo status di "dato personale" ?

Ricordiamo che per la normativa: I dati personali (art. 4 del D.lgs. 196/03) identificano le informazioni relative alla persona fisica, giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altro dato, ivi compreso un numero di riconoscimento personale. Esempio: nome e cognome della persona, la ragione sociale della ditta, l’indirizzo o i numeri di telefono o di cellulare, codice fiscale e partita IVA.

Ora si tratterebbe di capire se la foto è una dato personale per il semplice fatto che "è mia" oppure è un dato personale solo quando la foto ha qualche legame con me (ad esempio è una foto che mi ritrae). Confesso che non lo so.

In ogni caso, come ha giustamente fatto notare Maicolaro, il punto non è se il laboratorio sia o meno titolato per mantenere le nostre foto, quanto piuttosto il fatto che, se le trattiene e se queste sono ritenute "dati personali", allora ha l'obbligo di informarci e di rispettare tutte le direttive in materia del trattamento di tali dati.

Un saluto.
marcoevalentina
QUOTE(andreazinno @ Dec 20 2006, 06:44 PM) *



Ora si tratterebbe di capire se la foto è una dato personale per il semplice fatto che "è mia" oppure è un dato personale solo quando la foto ha qualche legame con me (ad esempio è una foto che mi ritrae). Confesso che non lo so.

In ogni caso, come ha giustamente fatto notare Maicolaro, il punto non è se il laboratorio sia o meno titolato per mantenere le nostre foto, quanto piuttosto il fatto che, se le trattiene e se queste sono ritenute "dati personali", allora ha l'obbligo di informarci e di rispettare tutte le direttive in materia del trattamento di tali dati.

Un saluto.


Io credo ad esclusione di paesaggi cioè ambienti visibili a tutti per cui penso privi di ogni attribuzione personale, ciò che riguarda una persona fisica non c'è ombra di dubbio che sia strettamente personale.
A me da al quanto fastidio non è obbligatorio avere un rapporto di fiducia con il tecnico di un laboratorio...oltretutto quella che si pensa fiducia non è propio detto che sia ricambiata...tu che porti le foto a mio parere per conto suo sei solo un buon salvadanaio.
Io provo ad immaginare fotografi professionisti privi di laboratorio che si dedicano a foto di biancheria o nudi integrali o addirittura bambini che a loro hanno dato il consenso di trattare la loro immagine come fanno ad essere cosi' tranquilli nello sviluppare i loro formati.
A dire la verità non mi ero mai posto il problema prima della gaff di quell'elemento e non sono per niente d'accordo sul fatto che possano prevenire un tuo ritorno e non dovere ritrattare tale immagine....è inquietante anche se certo continuerò a stampare le mie foto visto che le alternative casalinghe hanno diverse qualità

buone feste....

effettivamente chissa che scorpacciate che si fanno e quante fiducie tradite senza esserne consapevoli
buzz
Secondo questo principio i lab dovrebbero lavorare con gli occhi chiusi, i medici pure e non dovrebbero mai ticcare un paziente con le mani, guai a prenotare un biglietto del treno o dell'aereo e gli elenchi del telefono? pensate che ci sono nomi e indirizzi di milioni di persone!e non voglio elencare altro.

Qualcuno ha dichiarato che gli italiani sono impazziti, ma mi sa che è per la privacy: stiamo seguendo il pessimo esempio degli americani. Siamo diventati paranoici, e ci rendiamo la vita sempre più difficile.

I minilab di stampa digitale tengono in memoria le lavorazioni con un numero d'ordine che serve appunto a rintracciarle in caso di reclamo. Si tratta di una miglioria al servizio, Non ti dico di quando ho perso i files originali quanto mi sia stata utile.
Il tecnico avrebbe dovuto far finta di niente?
Qialsiasi file che passi per un pc viene copiato. Ti fideresti di più di un fotolab online?
Oppure sei indignato perchè la foto era un vedo-non vedo?
Magari fosse stato il compleanno dello zio non ti saresti indignato, o almeno non ci avresti fatto caso.

Il mio vuole essere un invito ad abbassare la nostra durezza.
Fa soltanto male al sistema nervoso e anche alla fotografia stessa.
Basti pensare alla paranoie che ci si fa per ogni "street photography", perchè la gente viene aizzata da questa mania della privacy contro gli obiettivi.

zalacchia
Ciao a tutti, credo che i laboratori abbiano tutto il diritto di trattenere il file delle nostre foto, il problema eventualmente è da ricercare nell'uso e nella modalità di archiviazione di questi file.

Credo che debbano rispettare delle normali prassi di riservatezza SOLO quando queste immagini ritraggono qualcuno, se invece le nostre foto sono dei paesaggi o altro, anche se divulgate e commercializzate, non viene commesso nessun reato riguardante la violazione della privacy (commette comunque un reato).

Attenzione a interpretare la "privacy", occorre distinguere tra divulgazione di "dati personali" e divulgazione di "dati sensibili".

I dati personali sono: nome e cognome, l’indirizzo, i numeri di telefono o di cellulare, codice fiscale e partita IVA...ecc...ecc...

I dati sensibili sono invace: il nostro conto in banca, le nostra situazione sanitaria..ecc..ec...

Sono questi ultimi i dati che tramite esplicita autorizzazione possono essere trattenuti, e chi ne è autorizzato deve certificare annualmente alle autorità competenti le modalità di archiviazione e protezione di questi dati.


Ciao
Stefano Z.
Sidbabai
Circa venti anni fa andai in un laboratorio di sviluppo e stampa. Conoscevo sommariamente il proprietario e mentre aspettavo che la macchina sfornasse le fotine (erano urgenti), chiacchiera chiacchiera mi fece vedere il suo archivio, e non erano foto sue.
Una gran bella selezione biggrin.gif .
Non è una novità che le nostre foto vengano, diciamo, copiate e conservate dai laboratori.
Ricordiamoci che stiamo affidando le nostre foto a una persona che per lavoro è costretto a controllarne quantomeno il risultato finale.
Maicolaro
Purtroppo quello sulla privacy è un discorso molto complesso e spesso si è costretti a rinunciare ad un proprio diritto per poter ricevere un servizio.
Come premessa a qualsiasi ragionamento bisogna tenere presente che il legislatore non ha mai inteso in nessuno modo impedire il trattamento dei dati bensì fare si che questo avvenga in maniera controllata . Allo stesso modo il possesso di una dato personale di per se non implica una violazione del codice, quello che conta è l'uso che ne si fa. Pensiamo al fatto che ognuno di noi può accedere ad un elenco telefonico ed "impossessarsi" di milioni di dati personali senza commettere alcunchè di sanzionabile. Se poi userà questi dati per una massiccia campagna pubblicitaria indesiderata commetterà sicuramente una violazione. Questo è il motivo per cui si fa firmare una informativa.
Relativamente al fatto se una foto sia o meno una dato personale io penserei che se associata ad un nome lo sia comunque, anche se ritrae un paesaggio. In fondo anche una foto che ritrae una data spiaggia o un monumento racconta qualcosa di personale (il fatto che io sia stato li a fotografarla).
Per tranquillizare il nostro amico sappia che è nel suo pieno diritto chiedere, una volta ritirate le stampe, chiedere la cancellazione dei file originali.
Per concludere come ha sottolineato zalacchia diverso è il caso di un dato sensibile che invece è soggetto ad una autorizzazione specifica anche per il solo possesso.
roby1kenobi
Quoto geppoman:
QUOTE(geppoman @ Dec 20 2006, 02:45 PM) *

...

io dico che bisogna vivere sereni e sbattersene; se il materiale vogliono copiarlo o diffonderlo possono farlo benissimo anche con lo stesso giorno di stampa o di lavoro, onde per cui è inutile farsi delle paranoie, tanto non le puoi verificare al 100%.

mal che vada ti compri una stampante seria e ti accontenti di stampare in casa.

paolo2002
Il punto che, in qualche risposta è stato citato in questa vasta discussione, che a me appare invece essere il tema più importane, non sta nella coservazione o meno delle foto da parte del laboratorio, ma nell'uso che ne fa.
Faccio un parallelo con la telefonia: un tecnico che svolge attività di manutenzione della rete può trovarsi ad ascoltare delle conversazioni ed è previsto che che ciò possa avvenire, altrimenti la legge non gli imporrebbe di non divulgare alcuna informazione di cui sia venuto in possesso, ivi compresa quella di essere venuto in possesso di informazioni inerenti una certa conversazione. Questa cosa si chiama "Segreto postale", perché le Poste sono state le prime a trovarsi in possesso di grandi quantità d'informazioni altrui.
Gli ospedali conservano le cartelle cliniche dei pazienti, che sono pure dati sensibili, i dentisti conservano le schede dei pazienti e le radiografie, le aziende che vendono online conservano i dati dei clienti e nessuno si lamenta per questo.
Per quale ragione i laboratori dovrebbero invece "dimenticare" tutto
dopo la consegna della foto stampate?
Paolo
marcoevalentina
QUOTE(buzz @ Dec 20 2006, 08:51 PM) *



I minilab di stampa digitale tengono in memoria le lavorazioni con un numero d'ordine che serve appunto a rintracciarle in caso di reclamo. Si tratta di una miglioria al servizio, Non ti dico di quando ho perso i files originali quanto mi sia stata utile.
Il tecnico avrebbe dovuto far finta di niente?
Qialsiasi file che passi per un pc viene copiato. Ti fideresti di più di un fotolab online?
Oppure sei indignato perchè la foto era un vedo-non vedo?
Magari fosse stato il compleanno dello zio non ti saresti indignato, o almeno non ci avresti fatto caso.

Il mio vuole essere un invito ad abbassare la nostra durezza.
Fa soltanto male al sistema nervoso e anche alla fotografia stessa.


ciao buzz.
Nessun trauma al sistema nervoso è solo una discusione.
Non ha senso che tengano le nostre foto al fine di qualche reclamo su pochi euro pagati, sarebbe peggio reclamare su 60 cent di foto gli si espone il reclamo e sarà lui a decidere se ristampare gratis o fartela pagare ancora e sarò io a ridare lo stesso file, se poi un soggetto lo vuole usare come banca dati personale sarà la persona a chiedere se è possibile, come la fortuna che hai avuto nel tuo caso, mi permetto un'altra cosa le tue foto sono piuttosto particolari, sei bravo, ai tuoi occhi uniche prova a pensare se sono finite su un giornale di qualsiasi parte del mondo a tuo discapito ed ingrassando il suo portafoglio...oltre il danno anche la beffa, cio nonstante continuerò a stampare visto che non si ha scelta ma consapevole di questa discussione.

in fine si mi da fastidio propio per il vedo non vedo di una persona fisica che non sono io quindi già io sto trattando l'immagine di altri, consapevole di questo, figurati se inizia a farlo anche lui.

buon natale

QUOTE(sidbabai @ Dec 21 2006, 10:45 AM) *


Non è una novità che le nostre foto vengano, diciamo, copiate e conservate dai laboratori.
Ricordiamoci che stiamo affidando le nostre foto a una persona che per lavoro è costretto a controllarne quantomeno il risultato finale.


ciao giusto quello che dici ma aggiungo che secondo me il suo controllo finisce con l'approvazione del cliente dopo di che il suo lavoro finisce.

aggiungo una cosa questa discussione mi è uscita perche da un laboratorio qualunque mi era stato detto che a fine giornata gli hard disk di tali macchine si auto formattavano per questo ho pensato di parlarne perche evidentemente alla domanda ti rassicurano dicendo anche cose non vere quindi consapevoli di non essere propio dala parte del giusto tenendosele

buon natale

QUOTE(paolo2002 @ Dec 21 2006, 01:22 PM) *


Per quale ragione i laboratori dovrebbero invece "dimenticare" tutto
dopo la consegna della foto stampate?
Paolo


per il semplice motivo che non sono loro e non me le stampano gratis per cui non si può parlare neanche di baratto, oltre che dire che non sono legate alla salute della mia vita..
per quanto riguarda le rubriche siamo noi a decidere per esempio il mio nome non è presente in rubrica

E' solo una questione di onestà secondo me

buon natale
ludofox
QUOTE(pianozzo @ Dec 20 2006, 03:39 PM) *

Brrrrr...avete visto 'One Hour Photo' ? wink.gif


Mi hai tolto le parole dalla tastiera.

Bellissimo film (...con la bellissima Connie Nielsen che ho avuto la fortuna di fotografare wub.gif )
Maicolaro
Secondo me la cosa va vista su due piani diversi.
Dal punto di vista legale diversi interventi hanno chiarito che i laboratori non sono tenuti a nessuna cancellazione se non su specifica richiesta del cliente.
Altro è il piano "deontologico" che imporrebbe una determinata cautela nel trattare certe situazioni che implicano il possesso e l'uso dei dati personali. ed è a questo particolare aspetto che credo si riferisca marcoevalentina.
Dico questo a ragion veduta: mi occupo di privacy per una società di collocamento ed in materia c'è molta confusione. Normalmente si pensa che il diritto alla privacy sia il diritto a non vedere divulgate determinate informazioni ("personali" e non "sensibili"). In verità lo scopo della legge sulla privacy è esattamente il contrario ossia fare si che queste informazioni siano diffuse in maniera controllata.
Se io porto delle foto a stampare non mi posso preoccupare se vengono conservate o meno, a meno che non richieda espressamente che vengano cancellate. Nel momento in cui le consegno autorizzo implicitamente il laboratorio a "possederle" e non a "possederle per il tempo strettamente necessario". Se poi riesco ad accertare che il laboratorio ne fa un uso non autorizzato allora ci troveremmo di fronte ad una violazione di legge
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