Il progetto "Aviano 2000" degli anni scorsi ha comportato un ammodernamento e un ampliamento dell'aeroporto, oltre a una serie di strutture interne alla base riservate al personale USA che di fatto la rendono praticamente autosufficiente.
Muoversi al suo interno è veramente "straniante", sembra di stare in un paesotto americano, pulito, lindo, con vialetti circondati da aiuole erbose tenute perfettamente: ci sono casette, villette, ufficio postale, ospedale, scuole di ogni grado, impianti sportivi e locali, un centro commerciale. Tra l'altro con il rafforzamento dell'euro sul dollaro gli americani escono meno e quindi in parte si è ridotta la ricaduta positiva (economica e di posti di lavoro) della loro presenza... Esistono anche sistemazioni esterne alla base: in totale gli americani presenti -a rotazione- sono diverse migliaia, integrati da personale civile italiano e dai militari italiani che hanno formalmente il comando (l'aeroporto è italiano).
Dal punto di vista operativo dall'aprile del 1994 Aviano AB è la sede del 31° Fighter Wing dell'USAFE, composto da diverse unità, in particolare dai due squadroni di F-16 oltre a gruppi di supporto.
Ovviamente è possibile incontrare altri aerei, specialmente di supporto. Qui becco un C130 sul piazzale sud.

Bene, la nostra visita inizia con l'arrivo del...

Dopo lo scambio di saluti e una presentazione dell'aeroporto e della base, ci muoviamo verso l'area F, la più importante dove c'è la linea di volo. Prima tappa l'hangar di manutenzione e revisione degli aerei: non si può fotografare qui, ma raccolgo alcune info interessanti.
La manutenzione ordinaria (a parte i controlli pre e post volo e quelli a intervalli orari più ridotti) è effettuata 24/24h da 25 meccanici altamente qualificati ogni 400h di volo: dura circa 7-8 giorni, durante i quali l'aereo viene smontato completamente e controllato in ogni parte. Per questo controllo orario c'è una checklist di 50.000 pagine e nel magazzino ci sono quasi 15.000 pezzi di ricambio.
Non è quello che per gli a/m civili è il check D: questo viene effettuato all'estero (p. es Grecia). Ogni aereo viene riverniciato ogni 2 anni in media, operazione che viene effettuata in Belgio. E' incredibile constatare la giovane età del personale: molti sono poco più che ragazzi.
Ci muoviamo accanto, nell'hangar dove viene fatta la manutenzione e revisione dei motori: gli F-16 qui sono equipaggiati con i General Electric F110-GE-100.

Da giugno la revisione sarà effettuata presso la base di Spangdahlem in Germania.
Questi turbofan sono concettualmente piuttosto "vecchi", ma fanno il loro dovere di spingere fino a Mach 2 con le loro 28000 libbre di spinta. Rispetto ai modelli con motori PW la presa d'aria è più ampia, per permettere un maggior afflusso necessario per sviluppare maggior potenza.

Sono ovviamente dotati di postbruciatore: l'afterburning avviene semplicemente iniettando più carburante senza immissione di altre sostanze. Ecco come appare l'ugello di scarico.

Anche qui i meccanici sono molto giovani e motivati. Per ogni problema segnalato e controllato viene compilata una scheda e a controllo finale effettuato dal supervisore una label dice che è ok.

Controllo dell'olio...

Un piccolo trasferimento ci porta nell'area a ovest, dove c'è l'hangar che serve per il training sui sistemi d'arma e l'armamento.

L'F-16 può portare molti carichi bellici, bombe, razzi e missili. Raccolgo i principali in un'unica foto.

Questo è il cannone rotante Vulcan da 20mm sul lato sinistro, con 500 colpi.

Un rumore familiare distoglie l'attenzione: sta atterrando uno dei numerosi C-12 KingAir di servizio e trasporto personale (è la versione militare del B200). Per me resta sempre un aereo stupendo...

Questo ci dice che è ora di passare agli uccelli in volo... I due squadroni di F-16 sono composti dai modelli C block 40 (50 aerei) e D, la versione biposto (4 aerei). Sono rispettivamente il 510° Fighter Squadron "Buzzards" e il 555° Fighter Squadron "Triple Nickel": entrambi si distinguono bene perchè sulla coda riportano la sigla AV.


Decollano con il postbruciatore e in effetti si fanno sentire: il baccano è notevole. D'altra parte staccano in poche centinaia di metri. Questa è una sequenza di decollo, notate come la rotazione avvenga prima del cartello dei 3000ft.





La retrazione del carrello è pressoché immediata e dura pochi secondi.

Spettacolare la scia della combustione...

La mattinata è passata in un batter d'occhio, è ora di muoverci dalla nostra posizione privilegiata e di lasciare la base. Peccato, mi sarei sparato qualche altro centinaio di foto...
Saluti, Dino
ps. A scanso di polemiche ed equivoci: questo è un reportage, non un elogio a macchine di guerra. Siamo contenti di ammirarle e parlarne da un punto di vista tecnico, come appassionati di aviazione e basta...
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