QUOTE(rossanop @ Oct 12 2008, 03:09 PM)

un'idea originale, ma come si fa?
Dal punto di vista dell'infrarosso, ho modificato la D100 eliminando il filtro passa basso, ma in generale in pieno giorno si possono fare questi scatti anche senza tali modifiche. Le reflex migliori come lettura infrarosso sono la D70/D70s, la D100 e non male la D200.
Su di loro, senza modificarle, basta mettere a fuoco manualmente "quasi all'infinito", poi bloccare la messa a fuoco e - macchina sul cavalletto - applicare un filtro nero per infrarosso tipo Hoya R72 sull'obiettivo, lavorare in manuale (M) con diaframmi tra f5.6 e f8 e tempi solitamente tra 2 e 5 secondi. Si fa qualche prova per vedere che non siano troppo scure e che la messa a fuoco sia corretta (infatti ho detto quasi all'infinito perch� la messa a fuoco nel campo dell'infrarosso non coincide con quella nel visibile).
(NB: se addirittura si mofica la macchina eliminando il lowpass-filter, si avranno in pieno giorno tempi rapidissimi dell'ordine di 1/500 di secondo nonostante vi sia il filtro R72 che a noi risulta quasi completamente nero e oscurante).
A questo punto con telecomando o temporizzazione fare scatti ogni 10 o 15 secondi, con macchina immobile su cavalletto in posizione fissa.
Quando si � stufi, o il vento tempestoso e la pioggia consigliano di rientrare, ci si d� alla fuga e si va al computer.
Tutte le immagini risulterano rosso / violette a casa del colore di fondom strutturale del filtro.
Vanno quindi desaturate e molto contrastate, ovviamente tutte alla stessa maniera.
Poi con software opportuno si fa il montaggio.
Ovviamente NON E' NECESSARIO operare in infrarosso.
Anche al visibile � per� importante bloccare la messa a fuoco e lavorare in manuale con tempo e diaframma prefissato per tutti gli scatti.
L'infrarosso in meteorologia ha 2 svantaggi ma un enorme vantaggio:
svantaggio n�1: si perde il colore
svantaggio n�2: � laborioso e servono filtri e/o modifiche su macchina
VANTAGGIO: la foschia sparisce quasi completamente , e nonostante i cieli lattiginosi e opachi dell'afa estiva, con l'infrarosso "penetriamo" laddove l'occhio non vede, oltre la foschia, fino a scoprire la strutture delle nubi, anche di quelle pi� lontane.
In pratica ha un'azione pi� potente di un polarizzatore, e funziona anche senza sole e senza particolari angolazioni. E' proprio un principo fisico.