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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
terri2
Salve a tutti, scrivo qui, anche se non si parla solo di obiettivi nikkor, ma mi è sembrato il posto più adatto...
E' da un po' di tempo che mi ronza in testa questo ragionamento:
ho imparato che il valore di diaframma in un obiettivo è il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro del diaframma. In questo caso il diaframma del 50 1.8 ha un diametro massimo di circa 28mm, il che, guardando l'obiettivo, è ragionevole.
Il 55-200 4-5.6 invece ha un diametro del diaframma massimo che va da 13.75mm, alla focale minima, a 35.71mm a quella massima.
Questo vuol dire che ruotando la ghiera dello zoom il diaframma si ingrandisce effettivamente, o questo calcolo è valido solo con gli obiettivi fissi?
Perchè, se la relazione fosse valida per tutti gli obiettivi, a questo punto mi verrebbe da chiedere per quale motivo il diaframma si "ingrandisce" fino, ad esempio, a 35.7mm e non rimane di queste dimensioni anche alla focale minima? (In questo modo si avrebbe un 55-200 1.5-5.6)
Per non parlare, invece, del 70-200 2.8, che potrebbe diventare un 70-200 1-2.8...

Visto che non sono un esperto nè di ottica, nè di come si progetta e costruisce un obiettivo, chiedo a qualcuno che ha più esperienza di me cosa ne pensa...

Grazie, Mattia
decarolisalfredo
Il diaframma dovrebbe avere sempre lo stesso diametro è solo che siccome l'obiettivo si allunga la luminosità diminuisce ed invece che un f:4 diviene un f:5.6

E' nel 70-200 che si dovrebbe ingrandire visto che la luminosità rimane costante.

Aspettiamo la risposta di qualche esperto ed aspettiamoci delle formule pazzesche.
giannizadra
Niente formule "pazzesche"... smile.gif
Più o meno la cosa si spiega nel modo che segue.
Nel 55-200 aumentando la focale la luminosità diminuisce come da formula: valore f/ = lunghezza focale / (diviso) diametro.
Nel 70-200 (e in genere negli zoom ad apertura costante) il diametro dell'apertura utile viene modificato al variare della focale.
terri2
QUOTE(decarolisalfredo @ Nov 24 2008, 08:04 PM) *
Il diaframma dovrebbe avere sempre lo stesso diametro è solo che siccome l'obiettivo si allunga la luminosità diminuisce ed invece che un f:4 diviene un f:5.6


Ciao, anch'io ero convinto di questo, per curiosità ho poi voluto fare il calcolo, e ci sono rimasto un po' male...

Infatti, prendendo sempre il caso del 55-200, si ottengono questi risultati:
55/4=13.75mm
200/5.6=35.71mm
Volendo si può fare con altri obiettivi, ad esempio il 18-55 3.5-5.6:
18/3.5=5.14mm
55/5.6=9.82mm
Oppure con il 70-300 4-5.6:
70/4=17.5mm
300/5.6=53.71mm

A questo punto mi viene da pensare che:
a) il diaframma effettivamente si ingrandisce allungando la focale, e questo per dei limiti ottici e/o progettuali
cool.gif la formula f=L/d si applica solo ad obiettivi fissi e/o con schemi ottici semplici

Aspettiamo che qualcuno "ne sappia di più" laugh.gif

Ciao, Mattia

P.S: scusa Gianni, non ti avevo "visto"...
danardi
Probabilmente non mantiene il diaframma con la stessa apertura su tutta la lunghezza.

Il fatto di dover stringere il diaframma sugli zoom (credo) sia dovuto a dover mantenere nitidezza e vignettatura a livelli accettabili.

Se fino ad f1 un obiettivo f4 avresti una bella vignettatura (per questo gli obiettivi luminosi hanno bisogno di una lente frontale molto grande)
giannizadra
QUOTE(danardi @ Nov 24 2008, 09:50 PM) *
Probabilmente non mantiene il diaframma con la stessa apertura su tutta la lunghezza.


E' così. Apposta scrivevo "più o meno".
Esiste, per esempio, un Tokina 28-70/2,6-2,8.
Il diametro è quello effettivamente utilizzato alle diverse focali di uno zoom.


decarolisalfredo
Allora più o meno è quello che avevo intuito io, o forse lo avevo letto da qualche parte molto tempo fa.
terri2
grazie a tutti delle risposte, almeno questo dubbio me lo sono tolto... biggrin.gif

Ciao, Mattia
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