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metrob
Salve a tutti! Sabato ho fatto degli scatti con la D300 ad una festa di compleanno con l'aggiunta del flash SB900 (grande flash!). In questa festa c'era un animatore che ad un certo punto ha fatto spengere le luci per fare un gioco con delle xxx luminose colorate che faceva girare per creare un effetto "scie luminose", chiaramente, essendo al buio, se scattavo col flash l'effetto desiderato non veniva fuori sugli scatti, il flash illuminava comunque il locale e il tempo 1/60 bloccava le sfere perdendo anche l'effetto scia. Chiaramente ho risolto tutto spengendo il flash, (mantenuto montato sulla macchina) cosi' che', il tempo lungo di esposizione, produceva l'effetto scia luminosa desiderato. Ho fatto tre o quattro scatti con flash spento dopo di che' la macchina non ne ha voluto sapere piu' di scattare, ho subito pensato al fatto che ero in modalita' di esposizione automatica "p" e sono passato quinti in modalita' manuale, ma ancora niente da fare e soprattutto la macchina non scattava piu' neanche riaccendendo il flash, riaccese le luci della sala, ancora niente da fare la macchina non scattava, funzionava fino a mezza pressione del pulsante di scatto, ma terminata la corsa di questo, non c'era niente da fare. Sapete quando la macchina e' tornata a scattare ? Quando ho mosso il selettore della messa a fuoco che era messo su "s", l'ho portato per un attimo su "m" poi, rimesso su "s", tutto e' tornato a funzionare regolarmente.
Che cosa puo' essere successo? Dove ho sbagliato?
Premetto che ho scattato le foto con un 16-85 vr messo sempre su "af"
Chiedo aiuto grazie.gif
decarolisalfredo
Ne butto lì una: probabilmente al buio hai toccato il selettore e lo hai spostato anche di pochissimo, in questo caso la macchina non funziona più in Autofocus e siccome era impostata su P, non scattava perchè non era a fuoco il soggetto.

Spostando il selettore su M e poi ancora su S lo hai riposizionato correttamente.
metrob
QUOTE(decarolisalfredo @ Feb 9 2009, 12:13 AM) *
Ne butto lì una: probabilmente al buio hai toccato il selettore e lo hai spostato anche di pochissimo, in questo caso la macchina non funziona più in Autofocus e siccome era impostata su P, non scattava perchè non era a fuoco il soggetto.

Spostando il selettore su M e poi ancora su S lo hai riposizionato correttamente.

Grazie per la risposta immediata! Puo' darsi che sia andata cosi', staro' piu' attento in seguito e ti faro' sapere se il difetto si ripresenta grazie.gif
bergat@tiscali.it
QUOTE(metrob @ Feb 9 2009, 12:25 AM) *
Grazie per la risposta immediata! Puo' darsi che sia andata cosi', staro' piu' attento in seguito e ti faro' sapere se il difetto si ripresenta grazie.gif


Penso che avevi stressato la a pila quasi scarica, e quando sei passato in manuale ha avuto sufficiente energia per scattare, per poi riposarsi quel tanto che rimessa su s ha continuato a scattare.

L'ipotesi di Lisalfredo è comunque la più plausibile.
Einar Paul
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Feb 9 2009, 12:48 AM) *
Penso che avevi stressato la a pila quasi scarica, e quando sei passato in manuale ha avuto sufficiente energia per scattare, per poi riposarsi quel tanto che rimessa su s ha continuato a scattare.
[...]

Lo ritengo poco probabile. Le batterie moderne non subiscono (come nel passato) un decadimento prestazionale all'approssimarsi dello scaricamento; sono in grado di erogare la stessa differenza di potenziale e la stessa intensità di corrente anche quando mantengono una piccola percentuale di carica.
In altre parole, se hanno carica sufficiente funzionano al 100%, altrimenti non erogano energia del tutto.

Saluti
Einar
Tony_@
QUOTE(Einar Paul @ Feb 9 2009, 01:46 PM) *
........ Le batterie moderne non subiscono (come nel passato) un decadimento prestazionale all'approssimarsi dello scaricamento; sono in grado di erogare la stessa differenza di potenziale e la stessa intensità di corrente anche quando mantengono una piccola percentuale di carica.
In altre parole, se hanno carica sufficiente funzionano al 100%, altrimenti non erogano energia del tutto.

Einar, non è del tutto corretto, anche se nell'uso pratico è esattamente come dici tu.

La tensione (penso sia a questo che ti riferisci quando parli di "differenza di potenziale") sui terminali delle batterie di cui stiamo parlando, cioè quelle agli ioni di litio (ma la stessa cosa vale anche per le Nc-Cd e per le Ni-MH a parte i valori in volt) non si mantiene costante ma scende da un massimo di 4,20/4,18 volt (batteria completamente carica) a circa 3,7/3,5 volt per elemento (scarica completa).

Gli accumulatori Nikon EN-EL3e sono composti da 2 elementi in serie, quindi si parte da 8,4 volt max a 7,2 volt circa minimo.
A tale tensione minima il circuito di controllo elettronico della fotocamera interrompe l'erogazione di energia commutando su OFF l'interruttore elettronico.
Fino a tale momento la capacità di erogare corrente degli elementi è pressochè identica nonostante la ridotta tensione.

Perchè non si notano (e non si devono notare) differenze di comportamento nella fotocamera?

Perchè essa funziona sempre con una "tensione costante stabilizzata", inferiore ai 7,2 volt, determinata da un circuito "regolatore di tensione" che "abbatte" il voltaggio al valore necessario per il funzionamento del corpo macchina e di tutto ciò che dipende dal suo accumulatore.

Non so esattamente quale tensione necessiti alla D300 (o altre, il concetto non cambia) ma tanto per stare nel comprensibile per tutti posto un esempio ipotizzando che siano necessari 6,5 volt:

Accumulatore carico = 8,40 volt --> regolatore di tensione --> 6,5 volt alla fotocamera
Accumulatore al xx% = 7,90 volt --> regolatore di tensione --> 6,5 volt alla fotocamera
Accumulatore al 1 % = 7,25 volt --> regolatore di tensione --> 6,5 volt alla fotocamera
Accumulatore a 0 % = 7,19 volt --> regolatore di tensione --> 0,0 volt alla fotocamera (spegnimento della stessa).

La fotocamera riceverà sempre e comunque 6,5 volt (ipotizzati) indipendentemente dalla tensione reale dell'accumulatore e richiederà sempre la stessa corrente al regolatore di tensione, corrente sempre inferiore a quella massima sopportabile dalle batterie anche prossime alla scarica completa. Quando si scende sotto la minima tensione stabilita, verrà interrotta "di botto" l'alimentazione e la nostra Nikon (Can.., ecc.) si spegnerà e ci manderà a raccogliere i funghi, a meno che ci si porti un accumulatore di scorta o si abbia un caricabatterie a portata di mano (magari a manovella se distanti dalla rete o dall'auto biggrin.gif ).

La caratteristica delle batterie moderne è quella di riuscire "a stare in piedi" (mantenere la tensione attuale secondo lo stato di scarica) e "correre" (sopportare le richieste necessarie) fino all'estremo della loro scarica, poi "cadono rovinosamente" (discesa repentina della tensione o volt) e, se non esiste un controllore che le scollega (soccorritore), si danneggiano notevolmente (incapacità di rialzarsi).
Questo non avviene nelle fotocamere di cui parliamo proprio perchè esiste il circuito di controllo di fine scarica.

Detta tutta questa "papardella" che magari a qualcuno può interessare (lo spero altrimenti vuol dire che ho solo "rotto le pizze") credo che Alfredo rolleyes.gif abbia centrato il problema, quindi "metrob" non si deve preoccupare.

Un saluto a tutti,
Tony.
Einar Paul
QUOTE(Tony_@ @ Feb 9 2009, 06:20 PM) *
Einar, non è del tutto corretto, anche se nell'uso pratico è esattamente come dici tu.
[...]

Ciao Tony,
il mio era un discorso di sintesi, tanto per far capire che non poteva trattarsi di un problema di carica della batteria.
Tu, invece, hai trattato in maniera completa ed esaustiva l'argomento, fornendo informazioni molto interessanti e circostanziate, che denotano una profonda conoscenza della materia.
Ottimo intervento, che spero tanti altri apprezzeranno!

Un caro saluto
Einar
Tony_@
QUOTE(Einar Paul @ Feb 9 2009, 06:45 PM) *
.......... il mio era un discorso di sintesi, tanto per far capire ..................

Si, l'avevo intuito, ma a volte può essere utile sapere qualcosa in più.
Magari qualcuno misura la tensione reale sui terminali degli accumulatori e pensa: <mi hanno scritto una balla>.
Così potrà capire che la tua affermazione era una semplificazione per descrivere la realtà dei fatti, che è poi quello che conta.

Profonda conoscenza della materia?
Non proprio, sono autodidatta.

Ho costruito in proprio parecchi caricabatterie per uso personale.
In passato ho costruito caricabatterie, alimentatori e quanto possa essere riferito all'alimentazione anche di ponti ripetitori radioamatoriali e/o servizi di pubblica utilità (soccorso, protezione civile, ecc.) che dovevano comunque funzionare in caso di black out.
Lo studio del funzionamento, necessità e comportamento degli accumulatori in genere era basilare per non doverli pensionare precocemente e per garantirne le prestazioni.

............ una volta, quando avere un telefonino in tasca era un lusso e a volte si rischiava anche la vita per l'impossibilità di una immediata comunicazione.
............ una volta, quando essere radioamatori voleva anche dire mettersi a disposizione per salvare qualcuno, per aiutare là, dove le istituzioni pubbliche erano insufficienti o impedite da una calamità improvvisa.
............ una volta, quando mi arrampicavo sui tralicci per montare le antenne in altura e mi godevo il panorama dall'alto .
............ una volta, quando avevo ......... meno anni wink.gif e tanta voglia di fare in più.

Ragazzi (?? biggrin.gif ??) scusate l'OT e la forma di sfogo, ma ricordare fa ..... "bene e male" insieme.
Capisco che questa non è la sede adatta ma mi sento tra amici.

Ora, con la tecnologia moderna è cambiato molto, ma le basi restano e cercare di stare al passo può essere difficile ma non impossibile.
Apprendere è sempre utile (??) forse pc_scrive.gif , anche per me.

Un saluto,
Tony.
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