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Alessio83
Provo a postare delle foto che sono dei malriusciti tentativi di MACRO, qualcuno sa dirmi dove ho sbagliato, ho provato a chiudere di + il diaframma ma vengono molto buie, e se compenso l'esposizione l'immagine risulta saturata e poco reale.
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monteoro
Ciao Alessio, provo a dirti la mia.
Per fare foto macro occorrono adeguati obiettivi dedicati dalla ridotta distanza di messa a fuoco oppure opportuni accessori (lenti close up, tubi di prolunga, anelli di inversione) da montare sugli obiettivi normali.
Dagli exif non � possibile stabilire quali obiettivi tu abbia usato, ma dalle massime aperture/lunghezze focali desumo tu abbia usato un obiettivo zoom.

A volte bisogna avvalersi dell'uso del flash, meglio se staccatto dalla fotocamera, in condizioni di scarsa luce
Assolutamente indispensabile un buon treppiedi per scongiurare il micromosso dovuto ai tempi di scatto lenti.

La misurazione conviene farla in Spot o Ponderata sul soggetto (nel tuo caso il matrix potrebbe essere ingannato dalle parti lucide degli oggetti)

Per definire una foto "Macro" il rapporto di riproduzione deve essere prossimo ad 1:1 o superiore.

Dicci in che condizioni e con quali obiettivi hai scattato e potremo esserti maggiormente di aiuto.

Ciao, Franco
Alessio83
QUOTE(monteoro @ Mar 4 2009, 09:25 AM) *
Ciao Alessio, provo a dirti la mia.
Per fare foto macro occorrono adeguati obiettivi dedicati dalla ridotta distanza di messa a fuoco oppure opportuni accessori (lenti close up, tubi di prolunga, anelli di inversione) da montare sugli obiettivi normali.
Dagli exif non � possibile stabilire quali obiettivi tu abbia usato, ma dalle massime aperture/lunghezze focali desumo tu abbia usato un obiettivo zoom.

A volte bisogna avvalersi dell'uso del flash, meglio se staccatto dalla fotocamera, in condizioni di scarsa luce
Assolutamente indispensabile un buon treppiedi per scongiurare il micromosso dovuto ai tempi di scatto lenti.

La misurazione conviene farla in Spot o Ponderata sul soggetto (nel tuo caso il matrix potrebbe essere ingannato dalle parti lucide degli oggetti)

Per definire una foto "Macro" il rapporto di riproduzione deve essere prossimo ad 1:1 o superiore.

Dicci in che condizioni e con quali obiettivi hai scattato e potremo esserti maggiormente di aiuto.

Ciao, Franco

Ho fatti due prove una con un obiettivo dedicato alle macro un 35-70 D, e l'altro con il 18-105 del kit della 300. e ho avuto risultati + interessanti con quest'ultimo.
Avevo il flash SB900 in remoto con diffusore.
Che obiettivo mi consigliate per una messa a fuoco a 2-3 cm max se � possibile.
Grazie tante, come posso registrare l'obiettivo sugli EXIF?
terri2
QUOTE(Alessio83 @ Mar 4 2009, 09:53 AM) *
Ho fatti due prove una con un obiettivo dedicato alle macro un 35-70 D, e l'altro con il 18-105 del kit della 300. e ho avuto risultati + interessanti con quest'ultimo.
Avevo il flash SB900 in remoto con diffusore.
Che obiettivo mi consigliate per una messa a fuoco a 2-3 cm max se � possibile.
Grazie tante, come posso registrare l'obiettivo sugli EXIF?


Ciao, per fare una macro "seria" ci vorremme un obiettivo macro. Il 35-70 D (immagino sia il 2.8) non � proprio un macro, ha solo una distanza di messa a fuoco inferiore al normale.

per avere una messa a fuoco a distanza cos� ridotta forse neanche un Micro basta, ci vorrebbero dei tubi di prolunga...

In ogni caso per fare queste cose il cavalletto � indispensabile, con rapporti di riproduzione spinti il pi� impercettibile movimento della fotocamera ti fa perdere la messa a fuoco o addirittura sparire il soggetto dal mirino!

Ciao, Mattia
monteoro
Dagli exif si deduce che il flash l'hai usato solo nell'ultima foto postata.

Il 35-70 mm f/2.8 della nikkor non � un obiettivo dedicato alla macro e non mi risulta che abbia la funzione macro, ovvero la diminuzione della minima distanza di messa a fuoco.

Per fotografare con distanze di messa a fuoco di 2-3 cm dovrai usare o gli anelli di inversione o il soffietto.

Gli obiettivi macro da soli, a seconda delle focali, non arrivano mai al di sotto dei 15-18 cm di distanza minima, almeno non quelli che ho io.

Gli exif riportati per la foto vengono scritti dal programma di conversione NEF/JPG e non sempre vengono riportati tutti i dati, ancora non riesco a capire il perch�.

ciao
Franco
Alessio83
Ma se usassi un macro con distanza minima di messa a fuoco di 18-20 cm e una funzione di zoom otterrei comunque dei risultati buoni
O no...?
terri2
QUOTE(Alessio83 @ Mar 4 2009, 11:43 AM) *
Ma se usassi un macro con distanza minima di messa a fuoco di 18-20 cm e una funzione di zoom otterrei comunque dei risultati buoni
O no...?


Mi sembra che ci siano dei concetti che non ti sono molto chiari.

Quando si parla di macro non � molto importante la distanza di messa a fuoco, ma il rapposto di riproduzione.
Questo � il rapporto tra le dimensioni reali del soggetto e le dimensioni che avr� sul sensore. Ad esempio un rapporto di riproduzione (RR) di 1:1 significa che un oggetto largo 24mm su DX occuper� tutta la lunghezza del fotogramma (il lato lungo del formato DX � circa 24mm), se il RR � di 1:2 il soggetto avr� una dimensione sul sensore pari a met� di quella reale, e cos� via.

I normali zoom possono arrivare a RR di massimo 1:2.5 - 1:3, rapporti pi� spinti si ottengono solo con degli "aiuti" o con obiettivi specializzati, i Macro, appunto.

I Macro (in casa Nikon sono chiamati Micro):
Raggiungono senza necessit� di ulteriori accessori il RR di 1:1. Sono obiettivi FISSI e la minima distanza di messa a fuoco � diversa a seconda della focale dell'obiettivo. (ad esempio il 60 micro ha la minima MAF a 18.5 cm, mentre il 200 micro ce l'ha di circa 50 cm. Queste distanze sono calcolate a partire dal piano del sensore, quindi bisogna ancora sottrarre il tiraggio (46.5mm) e la lunghezza dell'ottica (altri 9 cm per il 60 micro), ti trovi cos� con il soggetto rispettivamente a 5 e 26 cm dalla lente frontale, pur avendo lo stesso RR)

Gli Aiuti
Gli accessori sono: lenti closeup, tubi di prolunga, soffietto e anello di inversione.
Le lenti closeup ti permettono, su qualsiasi obiettivo, di avvicinarti di pi� al soggetto, che quindi risulter� pi� grande. Per rapporti di 1:1 in genere non sono consigliate, ma fino a 1:2 possono dare risultati buoni.
I tubi di prolunga si mettono tra il corpo e l'obiettivo, aumentano il tiraggio permettendo di diminuire la distanza di MAF. Esistono di diverse lunghezze, pi� sono lunghi e pi� il RR cresce. Si perde un po' di luminosit� ma la qualit� dell'obiettivo non viene intaccata.
Il soffietto non � altro che un tubo di prolunga di lunghezza variabile.
L'anello di inversione permette di attaccare un obiettivo invertito o direttamente al corpo macchina, oppure davanti ad un altro obiettivo. Qui il RR varia a seconda della focale dell'obiettivo utilizzato (in genere un fisso abbastanza luminoso)

Quindi: non puoi usare un macro con la funzione zoom, semplicemente perch� un macro � fisso...
Volendo spingersi oltre il RR di 1:1 puoi utilizzare un macro su soffietto, o su tubi di prolunga.
In questo caso puoi arrivare a RR di 2:1 o anche oltre.

Ciao, Mattia
Alessio83
QUOTE(terri2 @ Mar 4 2009, 12:33 PM) *
Mi sembra che ci siano dei concetti che non ti sono molto chiari.


Non sai quanto � vero, infatti non riuscivo a capire, ora grazie alla tua spiegazione ho capito qualcosa in pi�.
Ti ringrazio moltissimo sei stato di grane aiuto
monteoro
forse con degli esempi comincerai a "entrare" nel campo macro

D300 - 28 mm f/2.8 panagor - anello di inversione - slitta micrometrica Manfrotto
IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 361.6 KB

D300 - Sigma 150 mm f/2.8 - Tubo di prolunga kenko 20 mm
IPB Immagine
Ingrandimento full detail : 388.9 KB

per avere idea dei rapporti di riproduzione in entrambi gli scatti il soggetto sono fiori delle cime di rapa (qualcuno li chiama broccoletti)
ciao
Franco
Alessio83
Oggi un amico mi ha prestao il 105 Micro spero di farci qualcosa buono
g.rugi
su nikon experience trovi parecchi articoli sulla fotografia macro
te ne segnalo uno http://www.nital.it/experience/macrobonomo.php

ciao gm
Alessio83
Metto queste due prove di macro, che per me sono uscite una schifezza, qualcuno mi pu� dare un consiglio. La prima ho tenuto un diaframma chiuso con dei tempi un po' lunghi, ma con luce diretta la corona dava un riflesso allora ho provato a ridurre il tempo, foto scurissima, ho aperto un po' di pi� e compensato al massimo ma il risultato � comunque un disastro, quello che pu� sembrare una sfocatura in realt� � mosso

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monteoro
Ciao Alessio, due domande per valutare un po' le cose.
Hai scattato a mano libera?
Perch� nella prim foto hai sovraesposto di 5 EV?
ciao,
Franco
Alessio83
Si ho scattato a mano libera appoggiando i gomiti al tavolo, la 2nda foto ho sovraesposto perch� abbassando i tempi con la chiusura del diaframma risultava buia, se alzavo i tempi il riflesso sfuocava l'immagine idem se aprivo di pi� il diaframma
monteoro
Ciao Alessio
Scattare a mano libera con 1/4 di secondo e con 1.3 secondi � pretendere troppo sia dalla fermezza delle tue mani sia dal VR del 105 Macro.

Ci sarebbe voluto un buon treppedi e anche l'alzo dello specchio preventivo per eliminare il mosso.

Per quanto riguarda i riflessi sui metalli, non � con le sovra o sottoesposizioni che li governi, ma bens� con un buon polarizzatore circolare.

ciao, Franco
Alessio83
QUOTE(monteoro @ Mar 10 2009, 10:39 AM) *
Ciao Alessio
Scattare a mano libera con 1/4 di secondo e con 1.3 secondi � pretendere troppo sia dalla fermezza delle tue mani sia dal VR del 105 Macro.

Ci sarebbe voluto un buon treppedi e anche l'alzo dello specchio preventivo per eliminare il mosso.

Per quanto riguarda i riflessi sui metalli, non � con le sovra o sottoesposizioni che li governi, ma bens� con un buon polarizzatore circolare.

ciao, Franco

ho provato a scattare con l'alzo preventivo dello specchio, ma non ho capito bene cosa succede, infatti dovevo schiacciare ancora una volta per aprire l'otturatore, con il risultato che scattavo a sorpresa.
terri2
QUOTE(Alessio83 @ Mar 10 2009, 05:38 PM) *
ho provato a scattare con l'alzo preventivo dello specchio, ma non ho capito bene cosa succede, infatti dovevo schiacciare ancora una volta per aprire l'otturatore, con il risultato che scattavo a sorpresa.

Ciao, prima di tutto per questo genere di foto (pi� orientato verso la fotografia pubblicitaria e still-life, che sulla macro) � importante la pulizia dell'immagine. Quindi l'ideale sarebbe ISO bassi e treppiede.

Anche nella macro vera e propria il treppiede secondo me � fondamentale: con profondit� di campo cos� piccole basta spostarsi di un millimetro per sfocare una parte importante della fotografia.

L'alzo dello specchio serve ad annullare le vibrazioni causate dal movimento dello specchio:
Lo specchio anche se � leggero ha pur sempre una massa, il suo rapido movimento, e l'altrettanto rapido arresto, creano vibrazioni che si trasmettono a tutta la macchina. Con tempi sufficientemente lenti creeranno un effetto micromosso sulla fotografia.
Per evitare ci� la funzione M-Up fa in modo che ad una prima pressione dell'otturatore si alzi solo lo specchio, e premendolo di nuovo si apra l'otturatore. Siccome la vibrazione provocata dallo specchio dura per poco tempo, aspettando qualche secondo tra la prima e la seconda pressione si avr�una foto nitida.

Il problema � che la pressione di per s� provoca delle vibrazioni, quindi la foto sar� mossa comunque. E' il caso, quindi, di usare un cavo di scatto remoto, per ovviare a questo problema. I due sistemi, insieme, garantiscono alla fotografia la massima nutudezza possibile.

Se non hai il cavo di scatto remoto pu� tornarti utile una particolarit� di questo sistema: se la seconda pressione del pulsante di scatto non viene fatta, dopo 30 secondi l'otturatore si apre comunque.
Quindi puoi premerlo una sola volta e aspettare 30 secondi (a quel punto ogni vibrazione sar� finita.

Non ci sono vantaggi ad usare questo sistema a mano libera, anzi, � pure peggio: durante l'alzo dello specchio il mirino si oscura, non permettendoti pi� di contrastare i piccoli movimenti che inevitabilmente si fanno. Quindi, tra le altre cose, avrai anche un'inquadratura diversa da quella che avevi scelto...

Ciao, Mattia
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