Nessun problema, puoi dormire tranquillo.
Dopo l'intervento del dispositivo citato, la ricarica viene praticamente interrotta ed il "cambio di stato" � indicato solitamente da in led che smette di lampeggiare o che cambia colore, oppure (per esempio nei telefoni cellulari o simili) ne � data indicazione da apposito simbolo demandato allo scopo sul display .
E' consigliabile non lasciare l'accumulatore nel caricabatterie per giornate intere ma qualche ora o anche mezza giornata non fa proprio nessun danno perch�, anche ammesso che il dispositivo non apra il contatto elettrico come un interruttore meccanico o come un relais, la corrente in transito sarebbe talmente irrisoria da non creare danni.
L'unica cosa che potrebbe essere negativa � il calore generato dal caricabatterie (inferiore dopo la fine carica) trasmesso per contatto fisico (non elettrico) alle batterie, calore che porta ad una pi� veloce autoscarica (anch'essa irrisoria se limitata ad alcune ore) sempre che non sia prevista una minima carica di mantenimento comunque non dannosa se non permanente per intere giornate.
"Lasciare in carica le batterie" era dannoso (e lo � tuttora se persistono le condizioni) quando si usavano (o si usano) caricabatterie non automatizzati che continuano a "pompare" corrente se non staccati dalla rete o dall'accendisigari dell'auto.
Questi erano usati normalmente per elementi Ni-Cd / Ni-Mh in tempi trascorsi, ma ora sono spesso anche loro automatizzati e qualche ora in pi� non crea danni sostanziali.
Personalmente li uso ancora perch� me li autocostruisco progettando un circuito ad erogazione di "
corrente costante stabilizzata" che va "iniettata" per un numero di ore prestabilite appunto in elementi Ni-Cd o Ni-Mh. Preimposto il tempo usando comuni timer per accensione/spegnimento luci (per esempio).
Per gli accumulatori (involucri contenenti 1 o pi� elementi) usati adesso agli ioni di litio, � sempre previsto il circuito di protezione di cui ho scritto nei miei post precedenti.
E' bene invece non eccedere con il numero di scariche complete e ricaricare abitualmente l'accumulatore quando presenta ancora un 5% di energia (nei notebook non meno del 10%).
Ogni tanto (un paio di volte l'anno o quando capita perch� non ci si accorge) la scarica fino a spegnimento fotocamera sar� invece salutare.
Buona notte

(dopo aver messo in carica gli accumulatori)

,
Tony.
PS. Quanto scritto sopra
NON ha valore per le batterie al piombo (in soluzione liquida o in gelatina di qualsiasi tipo e per qualsiasi dispositivo).
Esse hanno bisogno di un dispositivo di ricarica a "
tensione stabilizzata di fine carica" adatto al tipo di accumulatore.
Da evitare quelli usati da meccanici ed elettrauto che "rivitalizzano" momentaneamente la batteria accorciandole per� la vita nel tempo (botta di adrenalina che poi ti lascia sfinito

).