Ciao,
anche senza vedere la foto la butto l�, con il favore delle tenebre e l'aiuto della mia sfera di cristallo (ottico)...

Immagino che il tempo di posa fosse intorno ad 1/50" e la modificazione del diaframma portasse sopra o sotto tale limite, anche di poco, la velocit� dell'otturatore, appunto.
Alcune sorgenti luminose che all'occhio umano risultano di intensit� ed emissione costante sono in realt� costituite da una serie di "accensioni" e "spegnimenti" (in caso di fluorescenza neon si tratta di successive scariche che provocano "eccitazione" di un gas) con frequenze pi� rapide della capacit� di percezione umana di cogliere tali intermittenze. Si tratta di frequenze di sfarfallio generalmente di 50Hz, considerata la soglia limite sotto la quale anche l'occhio riesce ad individuare tale sfarfall�o.
Al contempo, oltre all'intensit� luminosa, risulta essere cangiante - al di sotto della suddetta unit� di tempo - anche la "componente cromatica" della sorgente luminosa. Questo comporta che con tempi di posa pi� rapidi di 1/50" (o della esatta frequenza di sfrarfallio della sorgente..) negli scatti possa venire isolato un momento parziale di emissione luminosa (tipicamente ce n'� una gialla ed una blu, che sommate alla giusta frequenza daranno la percezione di luce relativamente bianca..) in cui lo spettro luminoso non � completo, da qui la comparsa delle "strane bande verticali" e l'impossibilit� di provvedere ad un bilanciamento del bianco costante e soddisfacente.
Il comportamento al variare dell'apertura di diaframma del 50ino sarebbe del tutto spiegabile e normale se fosse confermato il range di tempi di posa da me sopra supposti.
Oppure il 50ino a f/1.8 � capace di evocare gli spiriti...in mancanza della risolvenza...

Spero di essermi spiegato...

bye.