QUOTE(Franco_ @ Jul 11 2009, 10:14 AM)

Ciao Andrea, su questo punto non sono d'accordo; per come l'ho capita io poichè in fase di ripresa la foto viene leggermente sottoesposta, in PP continerò a trovarla sottoesposta e quindi dovrò (eventualmente) recuperarla, facendo l'operazione complementare fatta per le ombre (dovrò "chiuderle" per compensare la loro "apertura" fatta on-camera...)
Quindi nel caso del DLA l'annullamento sul NEF non è completamente annullabile...
O mi sto prendendo un altro giro ?

Ciao Franco

Ci provo di giorno, vediamo se va meglio:)
L'impressione è che siamo d'accordo e pensiamo la stessa cosa, ma ieri sera credo di aver esaurito la mia brillantezza nel post riguardante l'AF...
Ho scritto che sottoespone le luci,
e ho scritto una caxxata.
Le luci sono esposte correttamente, sono le zone d'ombra che, in una scena ad altro contrasto, vengono a trovarsi sottoesposte, ed è qui che interviene il DLA con il suo artificio che si svolge in fase di elaborazione dell'immagine e non in ripresa. Anche il DL normale tende a fare una cosa del genere, ma lo fa in elaborazione, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, come si suol dire,
il DLA interviene invece nel modo di ragionare del Matrix (e di solo quello) e varia il criterio di scelta esposimetrica, determinando una scelta coppia tempo-diaframma diversa da quella che si avrebbe usando il Matrix senza DLA , poi viene applicata ANCHE una curva.
Diversamente, con il DL normale applica, dopo, una curva all'immagine prodotta, che sia stata prodotta esponendo con il Matrix oppure con lo spot, che sia stata prodotta in nef oppure in jpeg, una curva che agisce su tutte le tre aree dell'istogramma, perchè di fatto, postproduce (lo fa lei on camera, ma il concetto è quello di una elaborazione realizzata successivamente alla prima produzione dell'immagine.
Senza DLA attivo vedresti le ombre chiuse, un po' come se avessi misurato spot sulla zona illuminata, e si, è certo, secondo me, che non sia completamente annullabile sul NEF, su questo siamo d'accordo, O MEGLIO, è annullabile l'effetto del DLA, annullandolo avremo di nuovo le nostre ombre chiuse, quello che non è annullabile sono le scelte espositive avvenute per determinazione anche del DLA.
X Geipeg.
Ora faccio qualche prova, e vedo cosa succede, ma, rimango della mia idea,
l'esposizione il DLA la misura sulle luci, le ombre "nascono" sottoesposte, è il DLA a effettuare la traslazione verso destra della parte sinistra, delle ombre, nell'istogramma, che, viene aggiornato allo stato dell'elaborazione corrente.
Quello che cambia, secondo me, ma mi concedo il beneficio del dubbio, è solo l' "esposizione artificialmente postoprodotta" delle ombre, in misura maggiore o minore a seconda del settaggio del DLA. Togliendo il DLA quello che dovrebbe avvenire sull'istogramma è il riposizionamento a sinistra della zone di rappresentazione dello ombre, mentre a destra nulla dovrebbe succedere, perchè lì il DLA ha agito effettuando la sua scelta di esposizione che dovrebbe essere rimasta invariata e non interessata da funzioni "postproduttive".
Questo peraltro mi spiegherebbe perchè a Franco, nelle foto nutturne, non piace il DLA.. immagine di fotografare un colonnato dei fori imperiali, illuminato dai fari, in quel caso il DLA imposta su quella zona molto illuminata la sua lettura, mentre il nero circostante, sottoesposto, è oggetto di una elaborazione da parte dell ' Expeed volta a tirare su questa ombra , il risultato sarebbe produzione di rumore, senza NR attivo, e dettagli impastati, con NR attivato in abbinamento al DLA.
Comunque sia per valutare gli effetti di questo marchingegno basta aprire il nef con un converter di terza parte, tipo ACR e utilizzare una profilo neutro. e osservare il relativo istogramma.
Ora mi affaccio alla solita finestra e mi metto a trafficare un po'

ciao
Andrea