Per intenderci meglio non è che montando le lenti addizionali peggiora la resa ottica dell'obiettivo... cambia proprio lo schema ottico del medesimo... per compensare la perdita di nitidezza apparente che sostanzialmente coincide con un ampiamento del circolo di confusione... da cui una sensazione di sfocato ai bordi nella messa a fuoco a tutta apertura... è necessario chiudere il diaframma ad almeno f/11 o anche di più... cosa peraltro necessaria per avere una maggiore profondità di campo... e pratica corrente nella fotografia a distanza ravvicinata... quindi nessun problema se nell'utilizzo normale le zone ai bordi appaiono apparentemente poco nitide la chiusura del diaframma in ripresa compenserà questa situazione...
Effettivamente il 70-300 suggerito con l'ausilio di lenti addizionali si comporta discretamente senza i problemi di esposizione legati all'inversione dell'ottica (l'accessorio che permette l'inversione con agganciamento dell'ottica tramite la presa filettetata è il br2... va da se che le ottiche tipo G non consento questa pratica non avendo la ghiera di regolazione dei diaframmi sul barilotto)
Ottimo suggerimento quello del 50 con i tubi di prolunga a cui aggiungerei anche il duplicatore di focale per raddoppiare il rapporto di riproduzione in macro e oltretutto trasformare il 50 in un 100 adattissimo per i ritratti...
Per terminare io il corredo lo vedrei così 28 f/2,8 AF D 50 F/1,8 AFD 70-300 Apo II Sigma + lenti addizionali per macro da campo anche con luce flah TTL (foto fiori insetti e ca**i vari) 50 più duplicatore = 100 per ritratti (super) 50 + tubi di prolunga macro da studio fino al rapporto 1:1 o leggermente superiore... come prima con duplicatore di focale e anello di inversione per macro da studio spinte oltre il rapporto 2:1 (il soggetto ripreso sulla pellicola è due volte più grande delle dimensioni originali)
Il tutto da completare in seguito con un 20 mm che reputo la focale grandangolare della svolta... ottimo il 20 f/2,8 AFD...