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Hai ragione, � vero che bisogna sperimentare e che i gusti variano da persona a persona.
Per� gi� c'� l'espozione, poi le ottiche ... insomma gi� 2 GROSSE variabili da gestire (e NON � facile, almeno per me).
Se ci mettiamo una terza variabile, cio� il trattamento in-camera delle immagini ... ecco che il risultato non potr� che essere molto "+ probabile" che sia lontano dal desiderato.
Per questo ritengo utile sfruttare l'esperienza altrui (quindi anche la tua, visto che sei un fotografo e non un pugile) per abbreviare il mio percorso verso quella che ritengo la messa appunto ottimale, in camera, della foto.
x esempio come colore/contrasto/nitidezza i settaggi di cui sopra mi hanno soddisfatto per ora (sto parlando di non oltre 300 scatti) nella maggior parte dei casi e cmq non "disdegner�" di provare il settaggio ottimizzato per la stampa. Appro che stampante/carta, usi ?
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Temo che le variabili in gioco siano molto di pi� di 2.
La qualit� dell'obiettivo, la luminosit�, la resa dello stesso obiettivo alle diverse focali; l'uso dell'autofocus singolo, continuo o ad area dinamica che in diverse situazioni danno altrettanto risultati diversi; il tipo di misurazione esposimetrica che andiamo ad effettuare; i tempi di posa e i diaframmi che usiamo di volta in volta, scatto per scatto; l�uso degli Iso alti in diversi contesti e in previsione di eventuali conversioni in B/N; la luce ambiente, l'angolo di ripresa, presenza di riflessi o forti contrasti, la mano del fotografo, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto�sono tutte variabili che entrano in gioco in �ogni� fotografia.
Non ne esiste una uguale all�altra, a meno che non vengano scattate a raffica con l�ausilio di un cavalletto (e anche l� non � detto che non ci siano differenze per quanto minime).
E� per quello che non ha molto senso andare alla ricerca di standard operativi che risolvano una volta per tutte problemi di ripresa.
Per carit�, nulla toglie che possiamo ricavare dall�esperienza propria e altrui degli �orientamenti operativi� e accorgimenti che possano aiutare a ricavare risultati migliori di altri ma in definitiva TUTTO dipende dal risultato voluto volta per volta e dalla sensibilit� individuale.
Queste ultime sono le 2 maggiori variabili che troppo spesso si tende a trascurare nelle tante discussioni di stampo �tecnico�.
Io sinceramente non credo che una bella foto dipenda dal profilo colore Adobe e dall�uso di un formato di memorizzazione anzich� un altro.
Quelli li considero sfumature tecniche �secondarie� rispetto alla capacit� di interpretazione, di catturare il momento irripetibile di una scena, rispetto all�occhio fotografico che riesce a prefigurare l�inquadratura migliore tra le tante possibili.
E questa sorta di sensibilit� fotografica la si acquisisce e la si affina solo scattando, scattando e scattando, in diversi contesti, in diversi luoghi provando di volta in volta tutte le soluzioni possibili offerte dal mezzo e dalla creativit�.
E� per questo che io, lungi dall�essere un fotografo esperto, dal momento che ho impugnato la prima reflex della mia vita all�et� di 32 anni e cio� qualcosa come 6 mesi f�, non amo soffermarmi sui dettagli ma concentrarmi sullo scatto, sulle �prove sul campo� dando la priorit� alla conoscenza della macchina e al tirocinio.
Solo quando avr� acquisito una pi� che eccellente conoscenza del mezzo e della tecnica fotografica, con migliaia di scatti alle spalle e sempre minor necessit� di correzioni al pc rivolger� la mia attenzione a raffinatezze quali lo spazio colore migliore e al formato Raw-Nef che ad oggi, considerando il mio status di principiante e la pretesa attuale di fotografare per me e solo per me, di imparare, non riesco a ritenere indispensabili, vista anche l�obiettiva difficolt�, spesso, di percepire la differenza tra un Jpeg nativo e uno ricavato da file Raw e le sfumature cromatiche tra un Adobe 98 o un sRGB.
Credo fermamente che la tecnica si possa affinare solo dopo aver maturato un�oggettiva, profonda e comprovata conoscenza degli strumenti di lavoro, non prima di aver acquisito anche solo i rudimenti di un arte.
Concentrarsi troppo sull�uso del Nef, che richiede oggettivamente tempi di lavoro al pc pi� lunghi e impegnativi, lasciarsi prendere da paturnie sulle sfumature di colore di un profilo rispetto ad un altro, insomma concentrarsi eccessivamente su particolari difficilmente distinguibili e sul fotoritocco, credo sia solo un modo per trascurare il vero lavoro del fotografo e l�essenza stessa della fotografia: lo scatto e la sua realizzazione.
Troppo spesso qui sul forum leggo di neofiti che si preoccupano tanto di utilizzare il Nef, con la sua pesantezza e lentezza di gestione (formato che notoriamente richiede computer di ultima generazione che non tutti possiedono o possono aggiornare quando vogliono), che si spaccano gli occhi per cercare di carpire le differenze cromatiche tra 2 monitor o tra 2 profili colore, che passano notti insonni pensando a quali settaggi della stampante o del monitor rendano meglio quel colore o quel contrasto, che si scervellano per imparare le tante, professionali e complicate funzioni di Photoshop quando ancora, e qui la contraddizione evidente, fanno fatica per loro stessa ammissione a distinguere la ghiera dei diaframmi dallo sportellino della Compact Flash, o non sanno come compensare l�esposizione o in cosa consiste il braketing della stessa e come attivarlo sulla macchina.
Non � una polemica o una critica, per carit�! Guai a chi si sente offeso!
Ma solo una constatazione che chiunque di voi pu� in qualunque momento andare a verificare nei tanti 3D pubblicati.
E� solo la testimonianza di chi, neofita tale e quale a voi, crede in un percorso di apprendimento che vada prima dalla perfetta conoscenza del mezzo (che dopo 15.000 scatti non ho ancora raggiunto) da maturare (dopo una doverosa e attenta lettura del manuale e perch� no, del forum) sul campo, cercando di mettere in pratica il funzionamento della fotocamera e dopo, solo molto dopo rivolgere l�attenzione a raffinatezze come il formato grezzo, il profilo colore e tanti altri trucchetti pi� o meno ovvi con cui spremere il massimo a monitor o su stampa (mostrate una serie di vostri scatti elaborati finemente in Nef e in Adobe 98 a un gruppetto di vostri amici e parenti e state certi che la maggior parte di loro, a meno che non siano gi� fotografi scafati, non sar� in grado di distinguere la differenza tra una foto in Jpeg nativo e una ricavata dal Nef e tra i colori di un profilo Adobe rispetto a uno sRGB! A meno che non gliele facciate analizzare con una lente di ingrandimento, s�intende).
Altrimenti � come preoccuparsi di vincere una gara di Formula Uno quando non si ha ancora la patente.
Il problema credo sia legato alla natura stessa del digitale che ci ha troppo bruscamente abituato al tutto e subito, e allora se fino a ieri la compattino da 3 Mp ci sembrava una meraviglia oggi che ci siamo tolti lo sfizio di una Reflex dalle potenzialit� decisamente maggiori non abbiamo la pazienza di imparare a conoscerla e prenderci il tempo che serve.
Ad ogni buon conto, � solo il mio punto di vista, ma credimi, provale tutte e scatta a pi� non posso e quando ti ritieni soddisfatto fermati a goderti il risultato, tanto non passer� molto tempo prima di sentire il bisogno di andare oltre e tentare nuove strade e soluzioni.
Buone foto!
Ah dimenticavo, stampo su carta fotografica lucida Epson da 270 gr di spessore.
La stampante � una Epson C86 Series: non il massimo ma per 90 euro e 4 cartucce di inchiostro da 45 euro non si pu� volere (e spendere) di pi�!