Ciao Manovi, grazie per le tue preziosissime delucidazioni.
Tuttavia ho ancora dei dubbi. Di seguito i miei commenti
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

Ciao
Mi permetto di suggerire alcune cose:
1) La visione a monitor e quella a stampa sono fondamentalmente diverse. Le stampe sono calibrate a 5000K (profili compresi) e quindi vanno osservate in luce simile (sole poco coperto o visori). Il monitor va calibrato su 6500K (più freddo di 5000K) perchè la percezione visiva di 6500K è più simile ad una stampa di 5000K rispetto ad una calibrazione monitor identica a 5000K. Si tratta di una differenza dovuta al come viene creato il bianco nei due casi. Fidatevi.
Mi fido
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

2)Il gamma 1.8 è un valore che venne "imposto" da Apple per renderlo simile alle prime stampanti laser. In alcuni casi si usa ma normalmente è consigliabile il gamma 2.2 (che non è comunque costante). Alcuni usano L* come gamma (si pronuncia L-star) ma è problematico nell'uso per una serie di motivi anche se molto vicino alla visione umana.
Ok per il 2.2
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

3) Un LCD va regolato come luminanza tra 120 e 140 cd/m2. Spesso molti monitor sono impossibili da ridurre a questi valori e si usano anche 160 cd/m2. Comunque di per se non esiste una regola "definitiva" ma solo raccomandazioni ISO. 85 cd/m2 per un CRT già è difficile (100 cd/m2 va benissimo) ma per un LCD è pura follia.
A 85 ci arriva... ma dopo dieci minuti avevo mal di testo. Ergo concordo sulla follia
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

4) La calibrazione và fatta al buio assoluto e dopo 30-40 minuti di accensione del monitor senza salvaschermo.
Fatte al buio un monitor con l'altro monitor spento
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

5) la calibrazione stampante serve solo se si vuole un controllo assoluto per certe carte o inchiostri non del fabbricante della stampante o se i profili del fabbricante (con le sue carte ed inchiostri) fanno pena in modo assoluto. Serve anche a spendere bei soldi. In generale, poichè non esiste la fedeltà digitale assoluta, creare profili può portare a stampe che non risultano poi così "perfette" come si pensava.
Nulla da ridire
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

6) la procedura di osservare monitor e stampe a distanza è corretta ma molto dipende dalla luce che colpisce la stampa.
Nulla da ridire
QUOTE(manovi @ Sep 25 2009, 10:26 AM)

7) una stampa o una visione più calda non tende al rosso ma al giallo. Tendere al magenta significa spesso una dominante fredda (blu). Gli incarnati freddi sono infatti più rossi di quelli caldi.
Ecco. Probabilmente per una mia scarsa conoscenza delle relazioni tra addittiva e sottrattiva, ma non capisco.
So solo che una volta calibrato il monitor a 6500° l'immagine sul monitor e meno rosea di quella sulla carta. Se poi vado nei parametri RGB del monitor e tiro su il rosso, le immagini coincidono.
Dici che se tiro giù il blu ottengo lo stesso effetto?
Grazie mille in anticipo e per le tue preziose delucidazioni