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filo.m
Premetto la mia ignoranza in materia, quindi la domanda può essere banale.

Nelle varie discussioni sento sempre parlare della luminosità dei vari obiettivi e, nella maggior parte dei casi, con il termine lumosità viene usato per descrivere 2 cose completamente diverse: la massima apertura di diaframma o quanta luce assorbe.

Mentre la massima apertura di diaframma è sempre messa ben in evidenza, perché tra i dati di un obiettivo o nelle varie prove non si legge mai quanta luce assorbe?

Spero di essere stato chiaro

Ciao grazie
-missing
Cosa intendi per "quanta luce assorbe"?
coccone
Ciao,
non sono un tecnico ma in effetti la domanda risulta un po' banale con un minimo di ragionamento: "la quantita` di luce assorbita", come l'hai chiamata, dipende sia dall'apertura del diaframma sia dal tempo di esposizione del sensore, che ovviamente dall'intensita` luminosa dell'inquadratura. Poiche` per fare un raffronto fra diversi obiettivi nelle stesse condizioni e` necessario che il tempo di esposizione e l'inquadratura vengano considerati invariati, e` normale che il parametro preso a riferimento sia l'apertura. Spero di esserti stato utile, eventualmente non farti problemi a chiedere ulteriori informazioni.
Francesco
filo.m
QUOTE(paolodes @ Jan 21 2010, 12:59 PM) *
Cosa intendi per "quanta luce assorbe"?


Ecco qui

Ciao
cuomonat
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 01:17 PM) *

Sinceramente non vedo che peso possa avere nella realizzazione delle foto sapere quanta luce assorbe un obiettivo.
Per convenzione è stato stabilito che il valore di diaframma esprime il rapporto tra lunghezza e larghezza dell'obiettivo, quest'ultima determinata appunto dal meccanismo del diaframma che apre e chiude secondo la coppia tempo diaframma scelta.

znnpla
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 01:17 PM) *


Ciao,
dalla pagina allegata credo di aver capito che per "quanta luce assorbe" tu intenda quanto luce viene "persa" per effetto della riflessione e dell'attenuazione.
In tal caso il calcolo diventerebbe un bel quesito di fisica perché la risposta dovrebbe tener conto del numero di lenti presenti nell'obiettivo, di eventuali trattamenti, della curvatura, della loro distanza, nonché della lunghezza d'onda della luce e qui mi fermo cerotto.gif
Alla fine di tutto questo conto avresti la quantità di luce che verrebbe assorbita, il rimanente andrebbe teoricamente a colpire il sensore. Poi dovrei considerare il diaframma, il quale a sua volta oltre ad influenzare direttamente la quantità di luce passante ne assorbirebbe e ne rifletterebbe una parte!

Anche restringendo tutto il calcolo al puro modello teorico, quante persone sarebbero in grado di utilizzare quel numero? hmmm.gif
P_R_S
Potrebbe anche essere che tale assorbimento è talmente minimo da risultare irrilevante nel campo della fotografia (che sò, inferiore ad 1/32 di stop)...

ciao
Riccardo
rickyjungle
QUOTE(znnpla @ Jan 21 2010, 01:55 PM) *
Anche restringendo tutto il calcolo al puro modello teorico, quante persone sarebbero in grado di utilizzare quel numero? hmmm.gif



Ma soprattutto, cosa ti serve quel numero? se poi "quello che conta" (messo tra virgolette perché chiaramente non è solo quello) è il rapporto tempo/diaframma/iso?

Secondo me quando hai letto di luce assorbita è sempre stato riferito al sensore e mai alle lenti, soprattutto perché ogni "cosa" assorbe luce, qualsiasi oggetto, soggetto, materiale, persona... però mica ti serve sapere i vari valori per poter scattare...
filo.m
QUOTE(cuomonat @ Jan 21 2010, 01:22 PM) *
Sinceramente non vedo che peso possa avere nella realizzazione delle foto sapere quanta luce assorbe un obiettivo.
Per convenzione è stato stabilito che il valore di diaframma esprime il rapporto tra lunghezza e larghezza dell'obiettivo, quest'ultima determinata appunto dal meccanismo del diaframma che apre e chiude secondo la coppia tempo diaframma scelta.


Nella realizzazione della foto non ha nessun peso, nella qualità dell'obiettivo credo, e ripeto credo, si.

Può anche essere che l'assorbimento delle lenti sia talmente basso da non influire nemmeno sugli obiettivi con lenti più scadenti o con un numero di lenti più alto, anche se la mia sensazione(non ho mai fatto prove scientifiche e oggettive) è che con la stessa luce, stessa focale, medesimo diaframma per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).

Se non sono stato chiaro proverò a spiegarmi meglio

Ciao

QUOTE(znnpla @ Jan 21 2010, 01:55 PM) *
Ciao,
dalla pagina allegata credo di aver capito che per "quanta luce assorbe" tu intenda quanto luce


Esatto.

L'ho già scritto nel post sopra ma mi preme ribadirlo, quando fado a fare una foto di questo problema non me ne preoccupo minimamente, anche perché ci pensa già l'esposimetro, ma quando vado a comprare un obiettivo si.
Mi preoccupo della qualità-dati dell'obiettivo, non di considerarlo come un'elteriore variabile nel momento in cui fotografo

Ciao
cuomonat
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 02:05 PM) *
...con la stessa luce, stessa focale, medesimo diaframma per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).

...
Ciao

Ci sono differenze tra obiettivi sulla precisione del diaframma, inoltre potrebbe essere un problema funzionale di uno dei tuoi.

Obiettivi diversi possono anche restituire un contrasto generale diverso che si può confondere con la luminosità percepita.
capannelle
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 02:05 PM) *
Nella realizzazione della foto non ha nessun peso, nella qualità dell'obiettivo credo, e ripeto credo, si.

Può anche essere che l'assorbimento delle lenti sia talmente basso da non influire nemmeno sugli obiettivi con lenti più scadenti o con un numero di lenti più alto, anche se la mia sensazione(non ho mai fatto prove scientifiche e oggettive) è che con la stessa luce, stessa focale, medesimo diaframma per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).

Se non sono stato chiaro proverò a spiegarmi meglio

Ciao
Esatto.

L'ho già scritto nel post sopra ma mi preme ribadirlo, quando fado a fare una foto di questo problema non me ne preoccupo minimamente, anche perché ci pensa già l'esposimetro, ma quando vado a comprare un obiettivo si.
Mi preoccupo della qualità-dati dell'obiettivo, non di considerarlo come un'elteriore variabile nel momento in cui fotografo

Ciao


Il valore del diaframma è uguale per tutti gli obiettivi.
Se noti delle differenze di esposizione tra le foto fatte con due obiettivi diversi con gli stessi parametri di scatto, sono dovute a piccole tolleranze di fabbricazione o a malfunzionamenti nella chiusura del diaframma.
Lo stesso valore di diaframma fa passare la stessa quantità di luce in TUTTI gli obiettivi
znnpla
Onestamente non ho mai fatto questa prova però dubito che l'esposimetro di una reflex sia uno strumento così sensibile da accorgersi di una lieve differenza, considerando anche che le accoppiate tempi/diaframmi sono fisse quindi la gamma di valori restituiti è già in partenza limitata...

Una prova del genere, con un'attrezzatura adeguata, potrebbe eventualmente essere utile su due obiettivi identici per valutare una possibile opacizzazione delle lenti!
cuomonat
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 02:05 PM) *
...con la stessa luce, stessa focale, medesimo diaframma per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).

...

Potresti fare una prova allo stesso diaframma, settando modo M, chiudendo al valore effettivo con il pulsante anteprima (stop down) e verificare l'eventuale differenza di esposizione.

Come non detto: ho appena verificato sulla D90 e premendo il pulsante anteprima si oscura la scala.
znnpla
QUOTE(cuomonat @ Jan 21 2010, 02:24 PM) *
Potresti fare una prova allo stesso diaframma, settando modo M, chiudendo al valore effettivo con il pulsante anteprima (stop down) e verificare l'eventuale differenza di esposizione.

Come non detto: ho appena verificato sulla D90 e premendo il pulsante anteprima si oscura la scala.


l'idea non è male!
Ma a questo punto però mi chiedo se scopro che un obiettivo assorbe meno o più di un altro cosa faccio? chi mi dice quale dei due usare come standard di riferimento?
maxmax
QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 02:05 PM) *
..................................................... per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).

Ciao


Se così è ci deve essere qualcosa che non va.

Se mi affido ad un esposimetro esterno per la lettura della luce otterrò una copia tempi e diaframmi ad una certa pre impostazione iso.
Qualunque ottica io monti sul mio corpo,utilizzando i tre parametri che mi ha restituito l'esposimetro,devo ottenere la medesima esposizione salvo piccole tolleranze meccaniche.

Se così non fosse decade il discorso di leggere la luce incidente con un esposimetro esterno,dovrei sempre ricorrere all'esposimetro della macchina che legge attraverso la lente montata.

Un saluto Massimiliano.

giosanta
Posto che abbia capito mi permetto di dire la mia.
Un obiettivo è un sistema ottico atto a focalizzare un immagine, che è ovviamente trasmessa, anzi generata, dalla luce. Pertanto non cè assorbimento di alcunché perché "l'immagine" non esiste in quanto tale (soggetto bidimensionale), esiste un soggetto colpito da un certa quantità di luce, che è quella che adoperiamo per trasformarlo in immagine. In altri termini non esiste un sistema con efficienza pari a 1 tale da fungere da comparatore.
La luminosità di un ottica, ovvero la caratteristica che consente di tramettere, a parità d'illuminazione ricadente sul soggetto, più o meno luce, dipende essenzialmente da due parametri: in piccola quantità dalla rifrazione, o meglio, dall'indice di rifrazione del vetro utilizzato, che banalmente non vuol dire altro che la trasparenza non è perfetta, esiste pertanto un differenziale tra entrata ed uscita ma, nonostante esistano da questo punto di vista, e non solo, vetri più prestanti (tipo il vetro ED della Nikon) atti ad ottimizzare il passaggio della luce minimizzandone la dispersione, sotto questo aspetto i risultati non sono eclatanti (da un punto di vista quantitativo, s'intende).
Il "grosso" della luminosità è dovuto ad un fattore puramente geometrico derivante dal rapporto tra diametro della lente frontale e lunghezza focale.
Pertanto l'efficienza del sistema (ripeto: da un punto di vista esclusivamente quantitativo) vetro-diametro-lunghezza focale è perfettamente ed univocamente definita dal valore di apertura (presupposto veritiero). Non hanno senso pertanto (o perlomeno sono sconosciuti alla letteratura in mio possesso), altri parametri aggiuntivi di tipo quantitativo.
Le enormi differenze qualitative sono dovute ad altri fattori quali qualità dei materiale, della costruzione e della progettazione, ma è tutt'altro discorso.
In altri termini se io, alla fine della fiera, sono riuscito a costruire, utilizzando vetro marziano e metallo venusiano, un 50/1,8 che pesa 10 gr., profondo pochi mm, con una risoluzione da microscopio elettronico. da un punto di vista puramente sensitometrico resta tuttavia perfettamente identico al mio vecchio e più terreno Nikkor 50/1,8 Ai.
SimoneLazzaris
Credo che filo.m faccia riferimento a quanto viene indicato come t-stop:

http://en.wikipedia.org/wiki/F-number#T-stops

In soldoni, per misurare quanta luce effettivamente raggiunge il sensore (o la pellicola) rispetto a quanto viene fatto entrare dalla lente frontale, si aggiunge un fattore di correzione al f-number (che tiene conto solo del diaframma e delle misure geometriche della lente) che tiene conto dell'assorbimento della luce all'interno dei gruppi ottici. Un obbiettivo ideale, che non assorbe luce nei propri gruppi ottici, ha gli f-stop uguali ai t-stop.

Questo fattore è importante (pare) nel cinema, ma in fotografia è poco usato.
Franco_
QUOTE(znnpla @ Jan 21 2010, 01:55 PM) *
Ciao,
dalla pagina allegata credo di aver capito che per "quanta luce assorbe" tu intenda quanto luce viene "persa" per effetto della riflessione e dell'attenuazione.
In tal caso il calcolo diventerebbe un bel quesito di fisica perché la risposta dovrebbe tener conto del numero di lenti presenti nell'obiettivo, di eventuali trattamenti, della curvatura, della loro distanza, nonché della lunghezza d'onda della luce e qui mi fermo cerotto.gif
Alla fine di tutto questo conto avresti la quantità di luce che verrebbe assorbita, il rimanente andrebbe teoricamente a colpire il sensore. Poi dovrei considerare il diaframma, il quale a sua volta oltre ad influenzare direttamente la quantità di luce passante ne assorbirebbe e ne rifletterebbe una parte!

Anche restringendo tutto il calcolo al puro modello teorico, quante persone sarebbero in grado di utilizzare quel numero? hmmm.gif


Non sono un esperto di fisica ottica, ma non credo che le lenti, per quante possano essere, siano in grado di assorbire una quantità significativa di luce. Se così fosse dopo una lunga sessione fotografica le lenti si scalderebbero, con tutto ciò che ne consegue...
Le riflessioni, le aberrazioni (e perchè no, anche le rifrazioni) causano un degrado della qualità dell'immagine e la rendono meno nitida ed incisa di quanto dovrebbe. Nel progetto di un obiettivo gli accorgimenti presi riducono quasi a zero la luce dispersa (cioè quella luce riflessa dalle lenti e assorbita dalle pareti nere interne dell'obiettivo). Tutta la luce rimanente (che secondo me è il 99,99%) giunge sul sensore (o sulla pellicola) più o meno in modo pulito.
E' per questo che più che di "luce assorbita" si parla di resistenza alle diverse aberrazioni, riflessioni e via dicendo, parametri che sono, o almeno dovrebbero, essere presi in grandissima considerazione prima di un acquisto.



QUOTE(filo.m @ Jan 21 2010, 02:05 PM) *
...
Può anche essere che l'assorbimento delle lenti sia talmente basso da non influire nemmeno sugli obiettivi con lenti più scadenti o con un numero di lenti più alto, anche se la mia sensazione(non ho mai fatto prove scientifiche e oggettive) è che con la stessa luce, stessa focale, medesimo diaframma per avere la stessa esposizione con il 16-85 devo tenere tempi più lunghi rispetto al 50 (ho solo questi 2 obiettivi).
...


Non so quanto differiscano tra loro le esposizioni di cui parli, ma sei sicuro che la scena inquadrata sia esattamente la stessa e soprattutto che sia significativa ? Basta poco per ottenere due misurazioni diverse.
Per fare un confronto potresti fotografare un foglio bianco illuminato in modo uniforme e che copra l'intero fotogramma...
filo.m
Ecco ho fatto un esempio, quello del confronto tra 16-85 e 50, che ha complicato le cose invece di semplificarle...

Cmq gli ultimi 2 interventi sono chiarificatori di quello che volevo dire io. Quindi alla fine mi pare di capire, come immaginavo, che l'assorbimento dell'obiettivo è molto trascurabile rispetto ad altri parametri.

Ciao grazie
SimoneLazzaris
Beh, poco tempo fa avevo letto da qualche parte (mi pare nel forum di pdreview.com, ma potrei sbagliare) che il nuovo 35 f/1.8 aveva un valore di t-stop più sfavorevole rispetto al vecchio 35 f/2. In particolare, mi pareva che qualcuno sostenesse che il nuovo era in realtà un t/2.2 a fronte di un t/2.1 del vecchio obiettivo che, quindi, sarebbe da preferire per foto in ambienti poco luminosi anche se, guardando solo l'f/stop, si direbbe in contrario.

Non so quanto affidabile sia questa fonte (mi immagino tu che leggi su un forum uno che si ricorda vagamente una cosa letta su un altro forum.... biggrin.gif ), però è chiaro che, se pure magari non totalmente trascurabile, l'assorbimento di luce di una lente non è un fattore soverchiante.

Anche perché non influisce minimamente sull'altro fattore per cui si cercano diaframmi molto aperti: l'isolamento del soggetto dallo sfondo.

Senza contare il fatto che l'esposimetro della macchina fotografica vede esattamente quello che vede il sensore (o la pellicola), per cui corregge automaticamente eventuali cali di luminosità dovuti agli assorbimenti delle lenti.

Inoltre, se si usa solo l'f/stop e non il t/stop (che non conosce quasi nessuno) vuol dire che quello che conta è il primo, no ?
Claudio Rampini
Il problema non è quanta luce "assorbe", esistono obiettivi con decine di lenti e pure sembra che i livelli di assorbimento non siano tali da poter essere discussi al pari dell'apertura massima o delle varie aberrazioni che tipicamente affliggono tutti gli obiettivi. Semmai tra i problemi più importanti c'è quello di poter mettere a fuoco sullo stesso piano diverse lunghezza d'onda che corrispondono ai vari colori, per questo motivo non tutti gli obiettivi sono apocromatici e ci accontentiamo di qualcosa di meno, magari anche poco luminosi. Alcuni obiettivi Nikon sono in effetti realizzati con la tecnologia ED (extra low dispersion), sono vetri con un indice di rifrazione particolarmente basso, i quali consentono di correggere al meglio le aberrazioni cromatiche. Sembra quindi esserci una correlazione tra assorbimento ed aberrazioni cromatiche. Ricordo anche che la correzione delle aberrazioni cromatiche non è un fattore che interessa solo la fotografia a colori, ma anche quella in B/N.
SimoneLazzaris
Qui trovi un post sul forum che si diceva prima in cui è presente uno specchietto che riporta i valori di efficenza trasmissiva e i t/stop di vari obiettivi nikon.

http://forums.dpreview.com/forums/read.asp...essage=33785655

filo.m
Grazie a tutti, gli ultimi interventi sono stati molto chiarificatori... il problema delle diverse lunghezza d'onda non mi era nemmno venuto in mente

Ciao
Maurizio Burroni
Stavo giusto leggendo qualcosa in proposito sul libro di Osterloh " Leica R " e parlando di lenti e obbiettivi diceva che i vetri Leitz possiedono una trasparenza alla luce di quasi il 100% nel campo dello spettro visibile . Mentre quello che diminuisce la trasmissione della luce è il rivestimento delle superfici . Circa lo 0,2 % per ogni superfice di vetro , quindi obbiettivi con 12 superfici di vetro dovrebbero raggiungere una trasmissione del 97,6 % della luce . Solo che quando alla Leica hanno misurato l´effettiva trasmissione di luce di obbiettivi della concorrenza , questa era solo del 92 % . Comunque questi sono dati da Loro registrati , importano solo per la discussione .
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