Esclavo, hai centrato un problema.
quando si lavorava con la pellicola e non si guardavano le immagini a monitor al 100% o pi�, spesso non ci si accorgeva di un difetto del genere.
Le apparecchiature da allora ad oggi sono sempre pi� precise, come sempre pi� precisi (ahim�) sono i metodi di indagine e controllo, per cui anche se ci si avvicina sempre pi� alla perfezione ci sono i mezzi che ci mettono in evidenza le ancor presenti imperfezioni.
a queste hanno sopperito con l'inserimento di una funzione supplementare quale la taratura fione delle ottiche.
Io apprezzerei questa funzione piuttosto che denigrarla. Una opportunit� in pi� per avvicinarsi a quella perfezione che tutti cerchiamo, cinsiderando che, di fatto, nonostante le ottiche e le macchine vengano costruite in serie e con macchinari di precisione, la taratura deve tenere conto delle tolleranze costruttive che rendono un esemplare diverso, anche se in minima parte, dall'altro.
attenzione per� a non improvvisarci (mi ci metto anche io) tutti ingegneri ottici.
Spesso confondiamo le nostre imprecisioni con quelle del mezzo, attribuendogli colpe che dovremmo ricercare altrove.
Prima di effettuare una taratura fine occorre essere sicuri di un evcentuale disallineamento tra ottica e macchina.
Spesso si confonde un fuori fuoco con un micromosso, oppure ili back o front � generato da una causa temporanea, o un caso fortuito che si pu� anche ripetere ma che non � da attribuire alla meccanica, ma alla tipologia di lettura del collimatore af. (pu� succedere di tutto a quelle velocit�) per cui prima di agire sulla taratura consiglio di fare pi� di una prova con la focus chart ma anche sul campo con il vecchio ma sempre efficace sistema della cancellata o del muro (con motivi ben definiti) e un oggetto molto contrastato rispetto a questi, da riprendere con la stessa inclinazione della focus chart.
in conclusione, prima si far scattare l'allarme assicurarsi che l'incendio sia reale.