Nikonisti esperti quale rapporto c'è tra valore del tempo di esposizione e del valore di apertura dell'obiettivo? (tenendo conto di maggiori o minori condizioni di luce)

Non sò se ho capito bene la tua richiesta ,forse un corso base di fotografia ti aiuterebbe molto ( QUI ) i due valori sono inversamente proporzionati .Il sensore per essere impressionato correttamente necessita di una specifica quantità di luce che passa attraverso l'obiettivo, se ingrandisci il diaframma,diminuirà il tempo di esposizione,se lo chiudi ,viceversa aumenterà.
Era questo che volevi sapere ??

Che effetto, non leggere più "pellicola"............addio bei tempi andati?
C.

Grazie del link. Premesso che dovrei studiare non tantissimo ma ancora di più, quello che vorrei è cercare di riuscire a ragionare sugli effetti delle modifiche che posso realizzare sui settaggi (posseggo una D3000. Esempio ieri sera cercavo di fotografare la Mole Antonelliana da una distanza di circa 1,5 Km in condizione di luce quasi assente: ho aperto al massimo il diaframma ed impostato un lungo periodo di esposizione immaginando il diaframma come la pupilla dell'occhio umano (si dilata in condizioni di oscurita' e si restringe con la luce) ma il risultato è stato questo:
Ingrandimento full detail : 2.4 MB
Sono fuori strada?

...già infatti !!! Ormai ci dobbiamo abituare alle moderne terminologie....

No perchè ?
Secondo te cosa c'è che non va in questa foto ?

con una esposizione di 30 secondi,potevi non alzare così' gli iso e tenere il d-lighting disinserito

La luce mi sembra eccessiva, non naturale, cercavo un risultato in cui l'immagine fosse realmente più scura. Esagero?

Giusto !
quindi dovevi usare un tempo piu breve.
Tutto qui ...



non è così ,
F9 non è la massima apertura del tuo 18-55

...ma il ragionamento di paragonare il diaframma alla pupilla umana è corretto? Perchè
di conseguenza in condizioni di maggiore luce esterna (es. di giorno) dovrei restringere il diaframma per migliorare i risultati.

grazie ai vostri consigli ho riscattatto la foto con diaframma più aperto, tempo inferiore, iso minore e questo è il risultato che ve ne pare?(rispetto a prima)
Ingrandimento full detail : 1.1 MB

provo a riassumere:
la quantita' di luce che devi "far passare" attraverso l'obiettivo per avere una corretta esposizione e' smpre la stessa.
puoi utilizzare una tempo lungo/diaframma chiuso oppure un tempo breve/diaframma aperto.
quello che cambia nel primo caso e' che avrai una maggiore profondita' di campo, nel secondo caso una minore profondita' di campo.
se poi vuoi avere una esposizione piu' o meno luminosa puoi sovra o sotto esporre.
il tutto chiaramente a parita' di iso

ciao

La seconda è buona. Anzi, forse ancora un tantino sovraesposta. Potresti provare a dimezzare il tempo (1.5 s), o la sensibilità ISO (200 ISO),oppure a chiudere di uno stop il diaframma (f/8).
Giusto per ragionare sulla coppia tempo/diaframma, avresti ottenuto lo stesso risultato con un tempo di 6 secondi e un diaframma f/8 (la foto è scattata a 3 secondi f/5.6).

Non è proprio così, il paragone all'occhio umano ci può stare ma non in quei termini.Se tu osservi un oggetto che hai vicino,il nostro occhio è in condizioni "normali", se noi allontaniamo l0oggetto, più lo allontani e più si è portati a stringere l'occhio per mettere a fuoco.Questo avviene anche con l'obiettivo.Con grandi aperture metti a fuoco ciò che ti è vicino, se vuoi invece avere la messa a fuoco su cose lontane (profondità di campo ) devi progressivamente chioudere l'obiettivo.(prendi questa spiegazione molto grossolanemente ). poichè la quantità di luce che deve arrivare al sensore/pellicola deve avere una giusta calibrazione,altrimenti se ne arriva poca, avrai una sottoesposizione,se ne arriva troppa avrai una sovraesposizione.La giusta quantita è data dall'accoppiata tempo/diaframma. Immagina di avere 20 persone a cui devi far attraversare una porta. Se la porta permette ikl passaggio di una sola persona, impiegheranno 20 secondi, man mano che allarghi la porta passeranno più persone nell'unità di tempo e quindi il tempo per farle passare tutte diminuirà.
Spero di essermi fatto capire.....

L'occhio umano ha una lente in un gruppo, il cristallino. Sono le modificazioni di spessore e forma di questa lente a mettere a fuoco sulla retina, da circa 10 cm a infinito.
Il corrispettivo del diaframma è l'iride, che sta aperta quanto serve in rapporto alle condizioni di luce ambiente. Al buio, l'occhio mette a fuoco benissimo anche a TA, sia da vicino che da lontano.

Grazie a tutti dei preziosi consigli (molto chiaro l'esempio delle 20 persone e della porta stretta!)

la seconda foto risponde piu' a quello che cercavi.
Tieni conto pero' che per aumentare la nitidezza dell'immagine potevi, sperando di non avere vibrazioni, chiudere il diaframma (a tutta apertura la lente perde in qualita') ed allungare i tempi. Inoltre prova, in scatti con tempi lunghi, ad usare l'autoscatto, c'e' meno rischio di vibrazioni fastidiose.
Prova a fare quello scatto cosi'.
Imposta in priorita' di diaframma (quindi "A")
Diaframma f8
modo esposizione spot o ponderata centrale
Il tempo lo decide la macchina
iso 100
dlighting off
Autoscatto impostato ad almeno 5 secondi (non mi ricordo quanto e' impostabile)
Se il tempo e' troppo lungo per qualche motivo, apri di uno stop il diaframma, il succo e' restare il piu' possibile intorno a f8 o f9, piuttosto modificare il tempo.

Se il risultato non ti piace, vedi i tempi che la macchina ti ha dato con quel diaframma, passa in "M" e imposta gli stessi valori.
Dopodiche' allunga o diminuisci il tempo di scatto in base a come vuoi il risultato (piu' chiara piu' tempo, meno chiara meno tempo).
Altra cosa se puoi e ti va scatta in verticale, la composizione credo ne giovi in questo caso.

Facci sape'