QUOTE(velvia50 @ Apr 22 2010, 06:53 AM)

...
Sono tornato a casa e mi sono spazzolato tutto il manuale della F80, F6 e soprattutto D700: dove sta scritto questo????
...
Spiegare nel dettaglio il funzionamento di un sistema come il Matrix non � affatto banale e fuori dallo scopo per cui viene scritto un manuale d'uso, le variabili sono cosi' tante che una trattazione esaustiva sarebbe improbabile ed una trattazione superficiale confonderebbe facilmente le idee.
Come tutti i sistemi che equipaggiano le nostre macchine, anche il Matrix si � evoluto negli anni e la sua logica di funzionamento � stata via via modificata in funzione di una maggiore e migliore integrazione con le altre funzionalit� della nostra macchina, anche al prezzo di un cambiamento non sempre facilmente "digeribile" come prima impressione di scatto.
In particolare le ultime incarnazioni del Matrix sono pensate in funzione di una forte sinergia con i Picture Control, in sostanza la macchina si preoccupa di esporre in modo tale da fornirci il maggior numero di informazioni possibili sapendo che poi tali informazioni saranno preziose nell'elaborazione del Jpeg in macchina tramite il Picture Control, oppure saranno altrettanto preziose nel momento in cui non produrremo direttamente il Jpeg tramite PC ma andremo a lavorare sul file RAW in post produzione, dove comunque sar� meglio avere un file ricco di informazioni piuttosto che immediatamente accattivante.
Luca giustamente notava una differenza nel comportamento del Matrix della F6 (e della F5 aggiungo io) e tale differenza � dovuta proprio a questi aspetti, il matrix della F6 doveva preoccuparsi di fornire un'esposizione corretta quando in macchina avevo una Velvia 50 che tollerava poco errori di esposizione e sulla quale non dovevo fare post produzione, viceversa con la D700/D3 ecc... il problema di esporre correttamente cambia: l'esposizione corretta non � piu' quella che mi fornisce uno scatto gi� pronto ma quella che mi fornisce un file ricco di informazioni (e maggiormente esente da rumore) per poi elaborare, in macchina o in post produzione, tali informazioni nel migliore dei modi.
Tale nuova filosofia ha trovato pieno compimento solo con le macchine piu' recenti, quelle dove appunto troviamo i Picture Control, mentre con le generazioni precedenti di macchine digitali, complice la mancanza di un motore efficace di elaborazione Jpeg in macchina, l'esposizione veniva calcolata per fornire un compromesso tra ricchezza di dati e piacevolezza del file, tuttavia non sempre l'esposizione calcolata era quella ottimale per un'elaborazione del file Raw in un secondo tempo, non � un segreto che in situazioni di basse luci, con la D200 ad esempio, abbondare leggermente con l'esposizione rispetto ai valori forniti aiutava non poco ad ottenere files piu' puliti e lavorabili.
Come gi� detto � un sistema con una dose di integrazione piuttosto spinta, che va capito e sperimentato un pochino prima di ottenere i risultati migliori, tuttavia la complessit� � facilmente affrontabile con un po' di esperimenti

Ciao
Attilio