QUOTE(ivn71 @ Apr 24 2010, 06:48 PM)

ecco qui posto 4 immagini tutte a 200 mm scattate con nikon d 200 stesso soggetto con le seguenti differenze:
foto 1: iso 100 1/50 f 4 con stabilizzatore
foto 2: iso 100 1/50 f 4 senza stabilizzatore
foto 3: iso 400 1/200 f 4 con stabilizzatore
foto 4: iso 400 1/200 f 4 senza stabilizzatore
ditemi voi e soprattutto per quanto riguarda la nitidezza vi sembra che debba essere questo il risultato da un ottica di questo calibro???
Quell’ottica lì ce l’ho anch’io.
Nikon non ha niente di meglio su questo campo di focali e questa ha una problematica di riduzione della lunghezza focale effettiva, drastica, un pelo più del 30% alle corte distanze di messa a fuoco e con lunghezza focale impostata al massimo valore.
Tale riduzione è stata inserita per tenere alta la risoluzione a corta distanza di messa a fuoco con lunga focale, ossia per superare, in modo molto grossolano e non certo da maestri dell'ottica, il solito, vecchio tallone d’Achille di tutte le ottiche tipo questa, la caduta di risoluzione alla massima focale con messa a fuoco a corta distanza.
Avevano un'immagine insufficiente, per risoluzione, in quella condizione ed hanno tagliato la focale per recuperare e tenerla a valori vendibili, ed infatti, preso atto e convivendo con quel taglio di focale, questa ottica ha, sempre e comunque, risoluzione molto buona, molto onesta e affidabile sulle sue focali reali.
Ma a parer mio ritengo che le tue 6 foto postate abbiano invece tutte proprio un problema di risoluzione, mentre altre sembrano avere ulteriori problemi imputabili alla presenza del VR.
Certo che lo sforzo per fare prove non ha prodotto campioni da manuale, comunque prendiamoci quello che c’è.
La fotocamera, con altre ottiche, che foto tira fuori, sono nitide? E’ nitida con altre ottiche? Anche se accade molto raramente, ma ci potrebbero essere problemi sulla fotocamera (filtro passa basso o griglia antipolvere mossi).
Dando per escluso che sia la fotocamera e prendendo atto che hai rimosso il filtro UV dall’obiettivo, non resta che imputare la colpa a lui.
L’ipotesi, di questo si tratta, secondo me più da accreditare, è un disallineamento della lente / del gruppo di lenti fluttuante ( non so come è fatto il gruppo flottante), ossia quello del VR.
- escluderei un montaggio errato di gruppi ottici fissi perché la cosa sarebbe troppo grossa per casa Nikon
- escluderei un disallineamento del gruppo interno di variazione di focale e anche di quello di messa a fuoco, dato che, almeno dai brutti scatti postati, non mi pare di rilevare, a parte su una e forse imputabile all’angolo di ripresa, sfocature settorializzate, tipiche di questi disallineamenti, ma, ripeto, gli scatti sono veramente fatti male per una prova anche casalinga di un’ottica e potrebbero esserci addizionali, leggere settorializzazioni del fuoco, ma che comunque non sarebbero responsabili della perdita di risoluzione su tutto il fotogramma.
Se è il gruppo flottante del VR è allineato male, obliquo e non perpendicolare, od ha un cattivo centraggio, con spostamnto laterale fuori del campo di mobilita di stabilizzazione, produce perdita di risoluzione sia con VR acceso che VR spento, su tutto il fotogramma, e qui manca appunto risoluzione in entrambi i casi.
Uno spostamento laterale elevato dovrebbe dare fenomeni di vignettatura meccanica, qui assenti nelle tue immagini, ma non conosco il diametro della lente e l'incidenza sul cono di copertura, e potrebbero benissimo non farsi vedere, dipende dalle dimensini relative; propendo comunque per una obliquità
Questa è una ipotesi di diagnosi fatta da me, tratta da sole 6 fotografie, ma un esame la farei fare dall’assistenza ufficiale, anche perché, se è confermato che quello è, dovrebbe essere una stupidaggine risistemarlo, a parte il fatto che è in garanzia.
Venendo al VR, non so come sia fatta la sensoristica, ma personalmente escludo siano dei gyros, almeno di quelli che io conosco:
- l’ottica costa di gran lunga troppo poco,
- i tempi di regimazione di un gyro, sempre su ottiche, ma estremamente più precisi, non sono compatibili coi tempi di regimazione di quei VR, troppo rapidi.
- il gyro ha di norma un marcatore acustico, che qui non c’è
- il volume disponibile per un paio di gyros ficcati lì dentro mi sembra veramente troppo piccolo.
Se sono gyros, è componentistica nuova, a me ignota, di bassa lega e basso prezzo, che su militare e spazio non è usabile.
Secondo me sono semplici accelerometri, e andanti: quelli sono compatibili coi costi e coi volumi d’istallazione disponibili.
C’è poi un altro indizio.
Quando si mette l’ottica su treppiede, da libretto d’istruzioni ed in pratica, il VR va spento.
Ovvero se il sistema è in posizione stabile, o in moto rettilineo uniforme, gli accelerometri non emettono segnale e c’è solo il loro segnale di deriva, che va per i fatti suoi, se ne frega del treppiede e te la fa mossa proprio quando tutto è fermo.
In quelle condizioni, i costruttori di ottica giapponesi, non solo Nikon, dicono, NON stranamente, che giustappunto il VR non va, e va spento: manca un trasduttore di posizione del gruppo flottante, che da lo zero al sistema, ovvero l’anello di reazione è fatto proprio male ed il sistema manca di riferimento posizionale ed è instabile.
Ovvero quel sistema di stabilizzazione è afflitto dal peggior problema che possa avere una stabilizzazione, l’instabilità, che la rende non solo non operativa, ma addirittura dannosa, e va spenta.
Questa è un’altra indicazione che, se non c’è roba strana, comunque vile, dovrebbe avere solo accelerometri.
Se uno ha, non dico la mano molto ferma, ma se si appoggia da qualche parte, muro, monopiede etc, allo scatto, quell’affare lì, fatto male e con una bega seria di stabilizzazione a fermo, è meglio spengerlo, sempre che uno se lo ricordi.
Se trovate uno schema costruttivo originale Nikon, mi farebbe piacere vederlo, dato che se viene fuori che ci sono gyros, sono veramente curioso di vedere come li hanno realizzati a quel prezzo.
Saluti ed in bocca al lupo