Pianosa è un'isola abitata già dai tempi dei romani ma è da metà dell'800 che il suo destino viene segnato quando, su di essa, viene istituita una Colonia Penale Agricola, dove i detenuti lavoravano la terra e scontavano la loro pena fino agli anni del terrorismo dove divenne carcere di massima sicurezza chiuso nel 1998. Per 160 anni il divieto di avvicinarsi alla terra emersa ha fatto sì che si creasse una vera riserva naturale marina che tutt'ora è tutelata......
Appena sbarcati è lei a salutare i visitatori, una statua della vergine messa al posto di una cannoniera dopo la visita di Madre Teresa di Calcutta sull'isola lì, ci separano e comincia la visita......
L'Inferno: il carcere
L'ingresso alla colonia penale è pericolante, con l'orologio fermo da chissà.....entrati ci troviamo in una piazza dove sulla chiesa
campeggia a ricordo, ovunque la sensazione è quella dell'abbandono, triste quasi, ci incamminiamo e dopo qualche metro ed altri ingressi
un enorme muro di cemento armato, fatto costruire negli anni '70 dal Gen. Dalla Chiesa, quando la coloni divenne carcere a regime di "41bis", ospiti "illustri" hanno solcato questi varchi, terroristi e mafiosi del calibro di Riina, Cutolo, ecc .......
muri e spazi aperti, dentro è poco ciò che è permesso visitare,
questo palazzo mi colpisce, dove venivano rinchiusi i malati di TBC
dentro ancora accatastati mobili delle stanze...
di fronte il monumento ai caduti, nascosti tra gli alberi
Usciamo......
il senso di vuoto e le riflessioni che questa visita mi hanno messo dentro sono presto soppiantati, ci lasciano "liberi" qualche ora sull'unica spiaggia balneabile.......
Il Paradiso: La Natura
quà tutto è quasi incontaminato, la prima cosa che salta all'occhio è il mare, trasparente, limpido.... un bicchiere di acqua
il verde sembra più verde, addirittura il cielo sembra più bello, nel naso odori di mare e di bosco, un'estasi dei sensi.....
impressionante vedere pesci di grosse dimensioni e carature (saraghi, orate, spigole) girarci in mezzo ai piedi, come cagnolini in cerca di un bocconcino, senza paura alcuna.....
finito il bagno tocca al piccolo paesino.....
Il Purgatorio: il paese
io la vedo così, gente libera ingabbiata dal mare,nè al Paradiso e nè all'Inferno, il paese era abitato dai secondini e dalle loro famiglie, innocenti prigionieri di un'isola....
qui il silenzio è disarmante, un paese morto, senza abitanti e morente nella struttura...
ovunque case abbandonate, transenne e paletti a sancirne la pericolosità
la piazza..
il porticciolo....
dove risiedono le motovedette di Capitaneria e Guardie Forestali a tutela della riserva.....
il viaggio finsce qui, o meglio..... ci sono le Catacombe Cristiane, le più grandi a nord di Roma ma, visto che era proibito fotografare e il custode gentilmente me lo ha permesso, non posso non mantenere la parola data, quella di non pubblicare o far vedere le foto delle Catacombe rimaste integre e dello scempio operato nei primi del '900 quando, per consevare il vino prodotto dalla colonia l'allora direttore del carcere fece distruggere parte di queste per far spazio alle enormi botti......
sono tornato a casa con la promessa di tornarci, mi è rimasta dentro, uno dei posti più belli ed emozionanti della mia vita......
mi scuso perchè queste foto non rendono giustizia alle emozioni che questi posti mi hanno fatto provare ma sentivo troppo il bisogno di condividerle...