QUOTE(goldino75 @ Jul 6 2005, 01:09 PM)
QUOTE(mauro 54 @ Jul 6 2005, 11:43 AM)
QUOTE(lucaoms @ Jul 6 2005, 12:33 PM)
QUOTE(mauro 54 @ Jul 6 2005, 11:13 AM)
La stessa che c'� tra un CBR e una R1.

se poi vai na F1.4 allora sali su Ducati 999 sp!!

moto Ducati soldi sprecati.
Ritornando al problema tra f2 e f2,8 c'� un passaggio di luce esattamente doppio a favore del primo, cmq non � un grosso problema con i grandangolari se non ci sono differenze qualitative. Personalmente nel corso degli anni ho risolto con
20/2,8 35/2 e 50/1,4 e sono mooolto contento, ma come si s� io sono un incallito
pellicolaro.
ehm ehm lassamo perdere le moto va
comunque il passaggio di luce praticamente doppio che tu citi mi incuriosisce.... anche se non riesco praticamente a fare un paragone...mi spiego:
considerando la stessa scena da fotografare se col 50 f1.4 ,naturalmente con diaframma tutto aperto, i tempi fossero di 100 centesimi, quanto sarebbero con un f2 e con un f2.8?
c'� da qualche parte una tabella o una formula per calcolare tutto ci�,senza tediarvi ulteriormente, e quindi valutare sulla carta la differenza tra le 3 luminosit�?

Cerco di esplicitarti la tabella di Mauro.
Il valore di diaframma � un rapporto tra lunghezza focale e diametro (interno) dell'obiettivo. Es. 50mm f/2 (ovvero 1:2) > diametro interno =25mm.
Tra un valore di diaframma e il successivo (che si ottiene moltiplicando il precedente per 1,4 (nell'esempio precedente il valore successivo � 2x1,4=2,8) la quantit� della luce che va a impressionare l'elemento sensibile si dimezza.
Per far arrivare alla pellicola (o al sensore) la stessa quantit� di luce devi pertanto raddoppiare il tempo di posa. Tornando all'esempio precedente, a f/2 1/250 la quantit� di luce che impressiona il fotogramma � la stessa che a f/2,8 1/125 (naturalmente a pari valore ISO). E cos� via..