Anche un orologio fermo due volte al giorno è giusto, anche un imbranato può avere un colpo di fortuna e fare un bello scatto, ma la differenza con una persona seria, affidabile, è la predicibilità, la sicurezza che questa garantisce.
Nell'era del digitale la prima differenza tra un imbranato e una figura professionale è la copia di sicurezza dei dati, tutto il resto viene dopo, per questo le fotocamere pro ormai han tutte la doppia scheda di memoria.
Questo semplice accorgimento è facile da rispettare quando si è a casa ma in viaggio, magari in posti lontani e impervi, diventa più difficoltoso, per fare una doppia copia delle foto digitali prima di svuotare le proprie memorie bisogna portare un pc portatile con sistema operativo o un dispositivo simile con display incorporato, e quindi l'alimentatore, i cavetti, la borsa imbottita, ecc. In pratica un sacco di ingombro e peso in più che in certe occasioni possono diventare un problema.
In realtà la presa usb può essere dotata della capacità di pilotare non solo una stampante, come già fanno da anni le Nikon, ma pure altri dispositivi, come ad esempio un paio di piccoli, eleganti, tascabili dischi usb che si alimentano dalla presa stessa e risolvono tutti i problemi ai fotografi seri. Questa specifica si chiama Usb on the go ed è già incorporata anche in telefonini che costano e ingombrano molto meno di una reflex, insieme al chip gps che inserisce i dati di geo localizzazione satellitare per chi viaggia o fa foto in esterni.
Perché non chiediamo alla Nikon di inserire questo protocollo nelle camere, magari nel nuovo standard usb 3.0 che renderebbe il bk velocissimo? Chiedo troppo?