Ciao.
Le situazioni di ripresa di scene ad elevato contrasto possono creare qualche difficolt� "alle fotocamere"...in realt� non si tratta quasi mai di una "difficolt�", ma semplicemente del superamento dei limiti delle capacit� dinamiche del sensore (differenziale alte luci/ombre) cui non c'� rimedio con la sola esposizione.
Che lo faccia la fotocamera con i suoi automatismi, o che lo faccia l'utilizzatore compensando l'esposizione � spesso necessario fare una scelta di cosa salvaguardare e cosa no, decidendo se � pi� importante la botte piena o la moglie ubriaca..

In queste condizioni il comportamento della fotocamera prescinde dai modi di ripresa utilizzati (P-S-A-M) che di per s� non comportano differenze nella lettura esposimetrica e nell'interpretazione della scena.
Pu� eventualmente influire il metodo di esposizione utilizzato.
Posto che una scena ad eccessivo contrasto non pu� essere salvaguardata da questo o quel metodo di lettura esposimetrica, l'uso (consapevole) della lettura spot o l'uso (corretto) della lettura Matrix possono portare ad un risultato diverso che determiner� una diversa "centratura" dell'esposizione.
Sul Matrix e sul suo funzionamento puoi trovare qualche spunto in
QUESTO topic della sezione
Tech Reference.
Certo che senza poter vedere
un esempio specifico, quanto scritto ha pi� i connotati di una divinazione piuttosto che di una risposta concreta...
Riguardo l'uso di diaframmi chiusi, salvo l'influenza di un problema di "lentezza di diaframma" dell'obiettivo in uso, non c'� motivo per cui sia plausibile una difficolt� di esposizione.
Che le condizioni siano sempre quelle ad elevato contrasto di cui sopra? Che non venga fatto un uso corretto della lettura esposimetrica della fotocamera?
Lo sapremo solo
vivendo..ehm..vedendo uno o pi� esempi corredati di EXIF.