Molte volte leggo lecite e dovute perplessit� sull� utilizzo dei filtri polarizzatori, legati alla sempre ricorrente domanda:
polarizzatori lineari o circolari ?
Vediamo insieme di tradurre.. anzi di conoscere gli effetti dell� onda elettromagnetica (luce) approfondendone i significati.
Una radiazione elettromagnetica pu� essere polarizzata in due modi: linearmente o circolarmente.
In pratica il piano su cui oscilla il campo elettrico (o quello magnetico) pu� essere fisso (polarizzazione lineare) o ruotare con una certa velocit� (polarizzazione circolare).La luce naturale � composta da un insieme casuale di tutte le polarizzazioni possibili ( in pratica significa, non avere alcuna polarizzazione). I polarizzatori lineari sono in grado di far passare esclusivamente la luce polarizzata secondo una indicata direzione, elidendo tutte le altre onde, i polarizzatori circolari invece selezionano esclusivamente la radiazione con una predeterminata rotazione.
In pratica il polarizzatore lascia passare solo la luce polarizzata con un certo angolo. Se lo ruotiamo la ghiera di posizionamento tra le due lenti sino a fare diventare la lente frontale con disposizione ottica perpendicolare all'angolo della luce riflessa tale luce non potr� attraversare il filtro.
I filtri polarizzatori sono utilizzati in larga banda ad esempio negli occhiali da pescatore, ( scompare il riflesso e l� H2O diventando trasparente), nella fotografia per eliminare i fastidiosi riflessi ( palese sar� sottolineare che solamente in parte scompariranno, infatti scomponendo la luce, irrealizzabile in pratica sar� porre un effetto filtro a tutte le onde in ingresso), per saturare i colori del cielo e tante altre necessit� rivolte a tale lente che non sto ad elencare).
Esistono differenti modalit� di polarizzazione tra cui:
Polarizzazione per diffusione
Un raggio di luce non polarizzata che colpisce una molecola d'aria o un'altra minuscola particella, e che da questa viene diffuso, si polarizza in un piano perpendicolare alla direzione di propagazione del raggio incidente.
Polarizzazione naturale per riflessione
La luce che colpisce una superficie liscia viene riflessa sotto un angolo uguale e opposto all'angolo d'incidenza.
Superfici metalliche
Nonostante la maggioranza dei materiali che si possono incontrare in fotografia siano in grado di piano-polarizzare la luce per riflesso, come precedentemente descritto, i metalli non presentano questa propriet�, per ragioni fisiche. Dal momento che il riflesso di un raggio di luce incidente non polarizzato, proveniente da una superficie metallica liscia, non produce piano-polarizzazione, i filtri polarizzatori non sono in grado di eliminare questi riflessi.
Comunque, non tutto � compromesso. Se il raggio incidente � gi� piano-polarizzato quando colpisce la superficie metallica, come lo � la luce proveniente da varie parti del cielo, rester� tale dopo la riflessione, e l'intensit� del riflesso pu� essere alterata da un filtro polarizzatore, nel modo normale. Poich�, nello stesso modo in cui non lo piano-polarizza, la superficie metallica non depolarizzer� il raggio.
Superfici non metalliche
Alcune superfici riflettono un'alta percentuale della luce che le colpisce; altre ne riflettono una parte e ne assorbono un'altra. Con i materiali dielettrici (non conduttori) una parte della luce riflessa � polarizzata. Il piano di polarizzazione � parallelo alla superficie riflettente, e l'angolo � maggiore di quello di riflessione, diverso per ciascun materiale. La polarizzazione diminuisce rapidamente, al variare dell'angolo. L'angolo di polarizzazione massima varia in funzione della natura del materiale che riflette la luce, ma per la maggior parte delle sostanze � tra i 30 e i 40 gradi. La luce riflessa, polarizzata in questo modo, pu� essere assorbita da un filtro polarizzatore appropriatamente diretto. Di conseguenza, il riflesso (o bagliore) su molte superfici pu� essere eliminato parzialmente o completamente.
Invece, se si rende necessario rafforzare l'effetto con un filtro polarizzatore, si inverte il concetto: per eliminare completamente il riflesso, occorre orientare l'asse dell'obiettivo di ripresa come il raggio riflesso con la massima polarizzazione, per il materiale considerato.
Di conseguenza, se ad esempio l'angolo del raggio riflesso dall'acqua pi� polarizzato � di 37 gradi, anche l'angolo della macchina dovr� essere di 37 gradi, altrimenti il controllo del riflesso sar� solo parziale. Questo angolo di ripresa potrebbe essere indesiderabile o impossibile, cos�, questo metodo di controllo non � perfetto.
Polarizzazione indotta
Qualsiasi materiale che possa essere usato per assorbire la luce polarizzata, pu� essere usato anche per indurre la polarizzazione. Invece di usare il filtro polarizzatore esclusivamente sull'obiettivo, se ne possono utilizzare due: uno per eseguire la polarizzazione iniziale della luce (il "polarizzatore" vero e proprio) e l'altro per renderne visibili gli effetti (l'analizzatore). Sia la luce artificiale sia quella naturale possono essere polarizzate.
Controllo delle riflessioni
Le riflessioni possono essere eliminate da quasi tutte le superfici, se il raggio diretto viene polarizzato prima di arrivare al soggetto. Se si utilizza la luce naturale, bisogna interporre un foglio polarizzante tra la sorgente luminosa e il soggetto, assicurandosi che sia sufficientemente ampio da coprire l'intera area del soggetto. Si sistema il solito filtro polarizzatore sull'obiettivo, e lo si ruota fino a quando i riflessi scompaiono: e quindi si scatta la fotografia. Se si usa illuminazione flash e non si conosce l'angolo di polarizzazione dei riflessi, si devono allineare gli assi dei due polarizzatori. Per comodit�, la maggior parte dei polarizzatori portano inciso sulla montatura l'asse di polarizzazione. Quando i filtri sono privi di questa indicazione, si deve osservare attraverso entrambi, mentre se ne ruota uno. Al punto di massima estinzione della luce, gli assi sono a 90 gradi, quindi si possono marcare gli assi, per facilitare il lavoro successivo. Per ottenere il maggior controllo dei riflessi, l'asse polarizzatore della lampada dovrebbe essere a 90 gradi rispetto all'asse del filtro sull'obiettivo.
Se si usano due fonti di luce, entrambe devono essere polarizzate. Per allineare visivamente i due filtri davanti alle luci, si debbono montare separatamente. Si mette un foglio polarizzatore di fronte a una delle due fonti di luce e si ruota il filtro sull'obiettivo fino a quando tutti i riflessi scompaiono. Si spenge questa lampada, e si accende la seconda. Senza toccare il filtro sull'obiettivo, si ruota il foglio polarizzante posto davanti alla seconda lampada fino a quando i riflessi prodotti da questa sorgente scompaiono. A questo punto, entrambi i polarizzatori sono orientati correttamente, rispetto al filtro dell'obiettivo.
Il controllo dei riflessi basato sull'uso deliberato della polarizzazione indotta, � pi� completo di quello eseguito con la luce che si � polarizzata naturalmente per riflessione. In questa utilizzazione l'angolo sotto cui si effettua la ripresa non � determinante, come quando si neutralizzano i riflessi polarizzati naturalmente.
Non sempre si richiede un'eliminazione totale dei riflessi, anzi, a volte non si modifica assolutamente. Alcuni riflessi sono piacevoli per quello che sottolineano e per il modo in cui lo fanno. Se ci si trova di fronte a riflessi che nascondono dei particolari su superfici brillanti o naturalmente umide, potrebbe essere meglio indebolire semplicemente il riflesso, piuttosto che eliminarlo completamente. Togliendo l'impressione di trasparenza o luminosit�, l'eliminazione totale altera l'apparenza caratteristica del soggetto. Potrebbe anche essere interessante lasciare una traccia della copertura trasparente.
Effetto cielo
La luce blu del cielo � parzialmente polarizzata dalla diffusione atmosferica che produce il colore blu. Se si usa un filtro polarizzatore per assorbire i raggi naturalmente polarizzati, il colore blu si scurisce notevolmente. Dal momento che la polarizzazione � pi� forte ad angolo retto rispetto alla direzione del raggio, l'effetto � maggiore perpendicolarmente alla direzione del sole, mentre � praticamente inesistente in direzione parallela. Al tramonto, la luce del cielo allo Zenith � fortemente polarizzata, come quella che si trova agli orizzonti Nord e Sud. A mezzogiorno, la polarizzazione maggiore si trova vicino agli orizzonti Est e Ovest. I massimi effetti di polarizzazione si verificano durante giornate molto limpide, in quanto il cielo velato produce effetti progressivamente inferiori, in relazione diretta all'aumento della diffusione multipla della conseguente depolarizzazione della luce.
Quindi, un filtro polarizzatore pu� scurire parti del cielo senza causare gli effetti di colore dei filtri giallo o rosso; perci�, in una fotografia, sia a colori sia in bianco e nero, quando non si desiderano effetti di filtratura del colore, si pu� ugualmente far risaltare il cielo. Il maggiore svantaggio dipende dal fatto che se non si fotografa ad angolo retto rispetto alla direzione del Sole (cio� a quella linea che parte o si dirige al Sole, nel cielo) si ottiene un effetto contenuto. Se si sta utilizzando un grandangolare per una ripresa panoramica, si noter� che i toni del cielo diminuiranno gradualmente in funzione dell'angolo di ripresa, quando questo diventa inferiore a 90 gradi rispetto alla direzione del Sole. Quindi, a seconda degli angoli relativi fra la direzione solare e l'asse dell'obiettivo, il cielo potrebbe risultare molto pi� scuro da una parte della foto piuttosto che dall'altra; oppure, potrebbe essere scuro al centro e chiaro ai bordi, o viceversa. Nonostante questo, gli effetti che si possono ottenere sono comunque notevoli. Poi, con una pellicola in bianco e nero si pu� usare un filtro colore insieme al polarizzatore: per ottenere un effetto maggiore.
Il modo pi� semplice per determinare l'effetto visivo dell'assorbimento della luce da arte di un filtro polarizzatore, � quello di osservare il soggetto attraverso il filtro stesso, mentre lo si ruota. Gli effetti sono apprezzabili e molto evidenti. Quando si � raggiunto l'effetto desiderato, � quindi sufficiente mantenere il filtro sull'obiettivo nella stessa posizione
Vista una breve carrellata sugli effetti della polarizzazione, importante sar� chiedersi, quale delle due soluzioni si presenta migliore nella fotografia digitale.
I polarizzatori lineari possono presentare qualche problema se impiegati in combinazione con fotocamere che fruiscono di cellula esposimetrica (o del sistema autofocus) posta dietro specchi secondari o elementi parzialmente riflettenti, in questi casi, per evitare imperfezioni nel funzionamento AF o dell'esposizione.
Mentre il polarizzatore circolare ( pi� costoso nella tecnologia costruttiva ) non presenter� alcun evidente difetto anche su sofisticate fotocamere digitali.
Per chi volesse farne un diretto test di polarizzazione potr� al seguente Link utilizzare virtualmente un dispositivo di emulazione ai raggi polarizzati, baster� disporre sul proprio personal computer dell� applicativo Java Virtual machine ( per chi non avesse ancora installato, Java Virtual Machine)
N.B. download consigliato ai possessori di trasmissioni a larga banda.
Simulare attraverso l� intervento �in questo caso � di Nr. 3 lenti e predisporne gli effetti con i Tag 1-2-3, osservandone la luce da fonte emettitore sino al ricevitore con luce polarizzata.
Mi auguro che possa essere utile a molti di Voi.
Un cordiale saluto.