Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
Tony_@
Scusate la mia emerita ignoranza!

Premesso che non sono amante dei video fatti con fotocamere, ma in casa mia c'è chi li fa, vorrei soddisfare una mia curiosità:

spesso si parla di riscaldamento del sensore con pose lunghe nelle riprese fotografiche (alcuni o molti secondi con otturatore aperto), ma cosa succede al sensore quando si realizzano clip video di qualche minuto con reflex o compatte che ne danno la possibilità?

Purtroppo non sono riuscito a trovare risposte cercando con "cerca" rolleyes.gif e mi sento completamente ignorante in merito.

Grazie anticipate,
Tony.
monteoro
Che il sensore si scaldi un po' di più
franco
Tony_@
Mi viene il dubbio che, essendo il video una sequenza veloce di esposizioni (credo hmmm.gif ), il riscaldamento sia molto più contenuto rispetto ad una sola esposizione continua per un solo scatto fotografico, ma non so se il mio ragionamento regge.

In pratica, a parità di esposizione fotografica e di clip video (per esempio 2 minuti), il riscaldamento sensore è uguale ?? hmmm.gif .

Ed ancora, ........... può essere dannosa Fulmine.gif una ripresa video di alcuni minuti consecutivi?
monteoro
Non credo che siano una "serie" di scatti/esposizioni, presumo invece che il software"prelevi" 24 immagini al secondo in formato "FullHD" i cui pixel da memorizzare sono di molto inferiori a quelli di una foto, per cui secondo me si scalda tuttalpiù in maniera uguale, ma mai meno.
Comunque non può accadere nulla di grave, i progettisti sanno quel che fanno.
Franco
mko61
QUOTE(Tony_@ @ Mar 3 2011, 02:51 AM) *
Mi viene il dubbio che, essendo il video una sequenza veloce di esposizioni (credo hmmm.gif ), il riscaldamento sia molto più contenuto rispetto ad una sola esposizione continua per un solo scatto fotografico, ma non so se il mio ragionamento regge.

In pratica, a parità di esposizione fotografica e di clip video (per esempio 2 minuti), il riscaldamento sensore è uguale ?? hmmm.gif .

Ed ancora, ........... può essere dannosa Fulmine.gif una ripresa video di alcuni minuti consecutivi?


Scatto fotografico e video sono completamente diversi come modo di funzionamento, e effetti sul sensore.

Senza fare troppa teoria, c'è da morire di noia, diciamo che un dispositivo CMOS come il sensore "consuma" energia e di conseguenza si scalda principalmente quando effettua commutazioni. Queste avvengono ad esempio durante la lettura dei dati del sensore, ma NON durante l'esposizione.

In pratica:
Una foto di due minuti scalda il sensore solo per effetto delle correnti parassite e della "commutazione" a fine esposizione e quindi ZERO o quasi.
Una ripresa di due minuti pone il sensore in fase di "commutazione" - per essere letto - 24 volte al secondo quindi SCALDA il sensore un sacco.



QUOTE(monteoro @ Mar 3 2011, 03:02 AM) *
...
Comunque non può accadere nulla di grave, i progettisti sanno quel che fanno.
....


Ottimista!!

Parlane con un ingegnere progettista che ha il marketing che gli soffia sul collo ....
monteoro
Non mi sembra si siano avute notizie di incendi causari dall'eccessivo riscaldamento del sensore nè che siano esplose fotocamere.
Leggendo nei vari thread che si aprono, vivono, si chiudono molti possessori di fotovideocamere giungono alla conclusione che alla fin fine qualche decina di pixel bruciati sui milioni di pixel che formano un sensore sono da tollerare, penso che il marketing non stia col fiato sul collo di qualsiasi progettista.
Franco
mko61
QUOTE(monteoro @ Mar 3 2011, 11:36 AM) *
Non mi sembra si siano avute notizie di incendi causari dall'eccessivo riscaldamento del sensore nè che siano esplose fotocamere.
Leggendo nei vari thread che si aprono, vivono, si chiudono molti possessori di fotovideocamere giungono alla conclusione che alla fin fine qualche decina di pixel bruciati sui milioni di pixel che formano un sensore sono da tollerare, penso che il marketing non stia col fiato sul collo di qualsiasi progettista.
Franco


Certo, la mia risposta comunque era scherzosa. Il senso è che spesso quelle che per un progettista sono scelte prudenziali, vengono forzate per mettere sul mercato prodotti più performanti.

_Lucky_
per quanto riguarda le temperature di esercizio, una lunga ripresa stressa maggiormente il sensore rispetto ad una foto, ma non credo che si possa aver paura o parlare di "incendi" o di "esplosioni" della fotocamera...... rolleyes.gif al massimo potra' succedere che qualche pixel, o qualche semiconduttore inglobato nel sensore lavorando piu' vicino ai limiti progettuali di temperatura, ceda prima del previsto e decida di andare in pensione anticipatamente.......

Piuttosto, c'e' una curiosita' che vorrei appagare:
considerando il fatto che il sensore delle varie reflex con possibilita' di registrare filmati, e' di almeno 12Mpix, parenti quindi ad una immagine di dimensioni 4288 x 2848 pix. (anche di piu' nel caso della D7000) mentre i fotogrammi di un filmato HD sono di dimensioni (nella migliore ipotesi di filmato full HD) al massimo 1920x1080 pix., e considerato che non si tratta di un semplice "ritaglio" dell'area inquadrata dal sensore (altrimenti l'immagine nel pentaprisma non corrisponderebbe piu' a quella registrata.....), mi domandavo se viene effettuato un semplice "scarto" dei pixel (questo si..., questo no.... e cosi' via....) oppure se vengono adottate tecniche piu' sofisticate di binning dei pixel per ottenere il fotogramma video.....

Tony_@
QUOTE(_Lucky_ @ Mar 3 2011, 02:26 PM) *
............ al massimo potra' succedere che qualche pixel, o qualche semiconduttore inglobato nel sensore lavorando piu' vicino ai limiti progettuali di temperatura, ceda prima del previsto e decida di andare in pensione anticipatamente.......

E' proprio questo rolleyes.gif a cui mi riferivo.
Fermo restando che un progettista serio deve per forza tenere conto del marketing, sicuramente terrà anche conto della "sicurezza" dell'utente finale, perciò certamente saranno esclusi incendi o esplosioni (siete sempre i soliti simpatici ironici esagerati biggrin.gif ).

Come è vero che alcuni SUV reggono bene sollecitazioni tipiche di terreni sconnessi senza per questo essere pericolosi (vedi fotocamere che si adattano a brevi riprese video) è anche vero che questi (i SUV) si danneggiano più facilmente e più velocemente di quando vengono usati nella normalità su strade comuni, visto che non sono dei veri fuoristrada (vedi videocamere professionali).

La mia curiosità è proprio questa.
Visto che le fotocamere sono costruite (almeno dovrebbero) per rendere al meglio nelle riprese fotografiche, quando vengono usate (adattate) a riprese video di alcuni minuti, non è che il sensore (o altre parti) si orientino ad un "prepensionamento" o riducano la loro qualità nei loro compiti primari.

La mia D300 non fa video e la cosa non mi disturba, ma se dovessi acquistare un secondo corpo che permette anche riprese video, visto che non sono solo in famiglia sono sicuro che qualche ripresina sarà fatta se non altro per prova da parte mia o per divertimento da moglie e figlio.
Cosa faccio: blindo il corpo in cassaforte personale o posso stare tranquillo?

Capisco che mi sto comportando come un apprensivo novellino, ma la voglia di sapere come stanno realmente le cose (e quindi cosa potrebbe succedere al sensore) mi ha fatto aprire questo 3D, se non altro per incrementere il mio limitato ( wink.gif) bagaglio culturale .

Mi piacerebbe avere spunti tecnici certi in argomento da chi può darmeli.
E' comunque sempre piacevole leggere ogni Vostro intervento.

Un saluto,
Tony.
Tony_@
----------> alla fine del mio terzo paragrafo rolleyes.gif

ho dimenticato di mettere il punto interrogativo texano.gif .
Lutz!
QUOTE(_Lucky_ @ Mar 3 2011, 02:26 PM) *
mi domandavo se viene effettuato un semplice "scarto" dei pixel (questo si..., questo no.... e cosi' via....) oppure se vengono adottate tecniche piu' sofisticate di binning dei pixel per ottenere il fotogramma video.....


Credo proprio venga fatta la media (non so a che punto del processo di elaborazione a logica proprio all'inizio della ripresa) tra piu pixel vicini, per fare il video, come se avessimo dei pixel piu grandi. Se ne prendessi un po si e un po no, avresti dei buchi tra un pixel e l'altro e una immagine a griglia invece che "quasi" continua, cosa che per una fotografia potrebbe anche non esser un enorme problema, ma per i soggetti in movimento avresti un aliasing terrificante.
mko61
QUOTE(Tony_@ @ Mar 3 2011, 07:27 PM) *
....
La mia curiosità è proprio questa.
Visto che le fotocamere sono costruite (almeno dovrebbero) per rendere al meglio nelle riprese fotografiche, quando vengono usate (adattate) a riprese video di alcuni minuti, non è che il sensore (o altre parti) si orientino ad un "prepensionamento" o riducano la loro qualità nei loro compiti primari.
...


Senza ombra di dubbio un sensore usato frequentemente in modalità video invecchia più precocemente di uno usato solo per fotografare.

Dato che le rotture sono un fenomeno statistico, quanto sopra non significa che tutti i sensori che hanno fatto più di tot minuti di video si romperanno e tutti quelli che hanno fatto solo foto non si romperanno mai: si può dire che facendo video aumenta la probabilità di guasti su piccola (pixel) e grande (sensore completo) scala ... di quanto mi è impossibile dirlo, potrebbe anche essere lo 0,001% ogni ora di filmato, quindi trascurabile.



Lutz!
QUOTE(mko61 @ Mar 4 2011, 01:31 PM) *
Senza ombra di dubbio un sensore usato frequentemente in modalità video invecchia più precocemente di uno usato solo per fotografare.

Dato che le rotture sono un fenomeno statistico, quanto sopra non significa che tutti i sensori che hanno fatto più di tot minuti di video si romperanno e tutti quelli che hanno fatto solo foto non si romperanno mai: si può dire che facendo video aumenta la probabilità di guasti su piccola (pixel) e grande (sensore completo) scala ... di quanto mi è impossibile dirlo, potrebbe anche essere lo 0,001% ogni ora di filmato, quindi trascurabile.


IO non credo sia misurabile invece, il sensore e' un sistema elettronico, non avendo parti meccaniche, non vedo come l'uso intensivo o lasciarlo nell'armadio possa variare in modo misurabile una differenza di usura. Ci son sensori digitali moolto piu economici di quelli delle DSLR che stanno accesi per anni, come quelli delle telecamere di sorveglianza... mica si riempono di dead pixel...

I dead pixel son normali, ma penso siano piu dovuti a un difetto costruttivo iniziale, che si manifesta poco dopo (i pixel non perfetti si guastano), ma poi il loro numero si stabilizza. Non dimentichiamo che alcuni pixel posson andare distrutti ad esempio dai raggi cosmici... e quelli arrivano sia che siate con la camera accesa che con la fotocamera spenta.
mko61
QUOTE(Lutz! @ Mar 4 2011, 03:47 PM) *
IO non credo sia misurabile invece, il sensore e' un sistema elettronico, non avendo parti meccaniche, non vedo come l'uso intensivo o lasciarlo nell'armadio possa variare in modo misurabile una differenza di usura. Ci son sensori digitali moolto piu economici di quelli delle DSLR che stanno accesi per anni, come quelli delle telecamere di sorveglianza... mica si riempono di dead pixel...

I dead pixel son normali, ma penso siano piu dovuti a un difetto costruttivo iniziale, che si manifesta poco dopo (i pixel non perfetti si guastano), ma poi il loro numero si stabilizza. Non dimentichiamo che alcuni pixel posson andare distrutti ad esempio dai raggi cosmici... e quelli arrivano sia che siate con la camera accesa che con la fotocamera spenta.


Non è così. Esiste una curva di mortalità, nota da decenni nell'industria elettronica, che varia in funzione del tempo e della temperatura di esercizio. Non è certo un'usura meccanica, ma concettualmente è la stessa cosa.

I semiconduttori (che costituiscono qualsiasi circuito elettronico odierno) sono strutture atomicamente instabili e c'è una naturale tendenza del reticolo cristallino a trovare assetti più "comodi". Quando questo avviene il semiconduttore altera le sue caratteristiche e può smettere di funzionare come progettato.

La temperatura elevata aumenta esponenzialmente questo fenomeno.

Inoltre ci sono fenomeni di altro genere, ad esempio l'elettromigrazione, che avviene anche questa soprattutto a temperatura alta ed è una delle principali causa di mortalità dei processori per PC, soprattutto se overcloccati ( = surriscaldati)

Quindi, i pixel escono dalla fabbrica "buoni" e con il tempo diventano "dead": è quello che stiamo sperimentando tutti sulle nostre macchine. Più facciamo scaldare il sensore più è probabile (nulla è certo) che succeda, senza alcun dubbio.

I raggi cosmici però non distruggono niente, sulla superficie del pianeta non hanno energia sufficiente (per fortuna, prima dei pixel farebbero fuori noi).

Tony_@
QUOTE(mko61 @ Mar 4 2011, 10:44 PM) *
......... I semiconduttori (che costituiscono qualsiasi circuito elettronico odierno) sono strutture atomicamente instabili e c'è una naturale tendenza del reticolo cristallino a trovare assetti più "comodi". Quando questo avviene il semiconduttore altera le sue caratteristiche e può smettere di funzionare come progettato.

La temperatura elevata aumenta esponenzialmente questo fenomeno.

Inoltre ci sono fenomeni di altro genere, ad esempio l'elettromigrazione, che avviene anche questa soprattutto a temperatura alta ed è una delle principali cause di ...........

Avendo avuto piccole esperienze di autocostruzione (alimentatori stabilizzati e non, caricabatterie ed altro per mantenere sempre pronti accumulatori destinati a ponti ripetitori sempre in funzione anche durante i blackout, termostati per il controllo temperature e per azionare ventole di raffreddamento, ecc.), queste rolleyes.gif sono cose di cui ero già a conoscenza e sono le stesse che hanno "acceso" la mia curiosità sull'eventuale riscaldamento del sensore, o altri componenti, durante scatti prolungati ma soprattutto in riprese video prolungate, delle quali non sento la necessità, fatte con fotocamere.

Visto che in famiglia usano spesso farne (anche quando non serve), volevo capire al fine di limitare tale comportamento almeno con fotocamere di un certo costo, salvo casi particolari.

Grazie infinite per le Vostre considerazioni,
Tony.

PS: con questo non voglio chiudere il 3D anzi, saranno ben accetti altri interventi a seguire.
-
Lutz!
QUOTE(Tony_@ @ Mar 4 2011, 11:37 PM) *
Avendo avuto piccole esperienze di autocostruzione (alimentatori stabilizzati e non, caricabatterie ed altro per mantenere sempre pronti accumulatori destinati a ponti ripetitori sempre in funzione anche durante i blackout, termostati per il controllo temperature e per azionare ventole di raffreddamento, ecc.), queste rolleyes.gif sono cose di cui ero già a conoscenza e sono le stesse che hanno "acceso" la mia curiosità sull'eventuale riscaldamento del sensore, o altri componenti, durante scatti prolungati ma soprattutto in riprese video prolungate, delle quali non sento la necessità, fatte con fotocamere.

Visto che in famiglia usano spesso farne (anche quando non serve), volevo capire al fine di limitare tale comportamento almeno con fotocamere di un certo costo, salvo casi particolari.

Grazie infinite per le Vostre considerazioni,
Tony.

PS: con questo non voglio chiudere il 3D anzi, saranno ben accetti altri interventi a seguire.
-


Concordo pienamente sui fenomeni elettronici da te indicati, mi stavo solo chiedendo se questo decadimento fosse davvero misurabile e imputabile aun uso intensivo del sensore.
I cosmici... hanno moltissima energia, abbastanza per rompere i legami cellulari o genetici o i pixel, solo che a grande intensità son rari sulla terra, metnre son estremamente frequenti nel cosmo... ma qualcuno ad alta energia ogni tanto arriva...
Tony_@
Stai ironizzando rolleyes.gif smile.gif -- hmmm.gif (??).
Questo proprio non lo so, non conosco i .......... "cosmici".

Ho una "infarinatura" di elettronica ma la mia esperienza è più pratica che teorica.

In realtà ho solo fatto un corso per corrispondenza (nota scuola di Torino) molti anni orsono, per il resto sono un autodidatta e vado a studiare ciò che mi interessa.
Acquisisco nozioni da amici che l'elettronica la conoscono molto meglio di me al fine di realizzare ciò mi serve, sia per quanto riguarda l'elettronica che l'elettricità (poi anche meccanica, idraulica e molto altro).
Una cosa che ho sempre studiato e curato è il comportamento reale degli accumulatoti (pile, batterie piccole e grosse, al piombo o con altra tecnologia) dato che mi è servito per le autocostruzioni di cui al mio post precedente.

Sono un fai da te (anzi fai da me), mi arrangio a fare un po' di tutto con buona manualità ma conosco la teoria quanto basta per non fare errori che possono essere pericolosi.

La fotografia è il mio hobby preferito da oltre 35 anni ed ho sempre tenuto molto all'integrità della mia attrezzatura, pur usandola abbastanza intensamente.

Isola.gif Tony Isola.gif .
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.