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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
palinuro
buongiorno
ho una vecchia reflex che ancora si difende bene. negli anni ho acquistato qualche obiettivo (convinto, spero nn a torto, che fossero questi a fare la differenza), tutti nikkor originali. e ora mi trovo a ponderare il salto alla digitale, sempre reflex.
è ovvio: la mia preoccupazione è di poter sfruttare i vecchi obiettivi anche sulla D50 (o D70, vedremo.......).
leggo sulle specifiche tecniche che la serie D monta ottiche zoom denominate
"AF-S DX 18-35 3.5-5.6 G" e cose simili.


ed io possiedo
nikkor AF 35-80 1.4-5.6 D (che nn uso mai, per cui mi astengo dal commento)
nikkor AF 70-300 1.4-5.6 G (intrigante, direi......)
nikkor AF 50 1:1.8 D (moooooolto utile e poco costoso)

semplicemente, vorrei capire se potrò utilizzarli su una D50 o D70.


ringrazio chiunque mi aiuterà a fugare i dubbi..........



Rugantino
Certo che puoi usarli e avresti queste equivalenze a livello di angolo di campo:

52-120
105-450 ma non ti aspettare molto da quest'obiettivo specialmente alla massima focale.
75 ne parlano tutti molto bene ma io lo uso pochissimo
Buone foto.
palinuro
grazie delle info

se capisco bene, sulle reflex digitali vado a ottenere, con gli stessi obiettivi, valori più alti in termini di diaframma rispetto a quelli che ho sulla vecchia F50. bene.

forse allora mi converrà forninrmi di un grandangolo, magari anche zoom. vedrò.


ovviamente, nn perdo la funzione di autofocus, no?

grazie ancora
marco86
QUOTE
se capisco bene, sulle reflex digitali vado a ottenere, con gli stessi obiettivi, valori più alti in termini di diaframma rispetto a quelli che ho sulla vecchia F50. bene.


Non di diaframma, ma di lunghezza focale smile.gif

Per chi usa teleobbiettivi spinti la cosa è molto interessante dato che il diaframma non cambia...
Avendo, ad esempio, un 80-200 f2.8 ci si ritrova fra le mani l'equivalente di un 120-300 f2.8... E avere un 300 f2.8 è davvero straordinario!!!
palinuro
capisco....e mi scuso per aver usato un termine inappropriato. grazie
marco86
Nessun problema...

Comunque tutti i recenti corpi macchina supportano sia l'autofocus degli obbiettivi AF sia quello degli obbiettivi AF-S (con motore SWM incorporato)...

Inoltre, dato che i tuoi obbiettivi sono di tipo D o G, il chip contenuto nell'obbiettivo dialogherà con il corpo macchina per darti tutte le funzionalità di lettura esposimetrica matrix e per fornire preziose informazioni all'esposimetro quando si lavora con il flash in modalità ttl...

In più nei dati exif (cioè quelle informazioni che vengono salvate assieme ad ogni scatto nel file per le dslr) troverai quale obbiettivo hai usato, a quale lunghezza focale, diaframma... che con ottiche più vecchie non vengono visualizzati.
Pierantonio
QUOTE(marco86 @ Sep 3 2005, 11:17 AM)
QUOTE
se capisco bene, sulle reflex digitali vado a ottenere, con gli stessi obiettivi, valori più alti in termini di diaframma rispetto a quelli che ho sulla vecchia F50. bene.


Non di diaframma, ma di lunghezza focale smile.gif

Per chi usa teleobbiettivi spinti la cosa è molto interessante dato che il diaframma non cambia...
Avendo, ad esempio, un 80-200 f2.8 ci si ritrova fra le mani l'equivalente di un 120-300 f2.8... E avere un 300 f2.8 è davvero straordinario!!!
*



Scusa se intervengo ma non mi risulta sia così, anzi, magari fosse così perché allora non starei a guardare da lontano il 300 f:2.8! blink.gif
A parte il diaframma che non cambia assolutamente, il sensore della D70/50 non fa il miracolo della moltiplicazione della focale.
Gli obiettivi mantegono prospettiva inalterata così come fattore d'ingrandimento.
Quello che cambia è l'angolo sfruttato dal sensore che è più piccolo di quello usato dalla pellicola (corrispondente ad un'area del sensore minore).
In pratica se tu prendi un qualsiasi obiettivo e fai due foto, uno con pellicola e l'altro con digitale, potrai notare che, a parità d'ingrandimento, quello del digitale combacia perfettamente con una parte del fotogramma in pellicola.
Rovesciando il discorso con il digitale, a parità di obiettivo, bisogna allontanarsi dal soggetto per avere la medesima inquadratura.
Questo apparente moltiplicazione di focale è evidentissima nei ritratti dove si crede che con un 50mm si possano avere medesimi risultati prospettici di un 80.
Non è proprio così.
Questo almeno quello che so.
Ciao
Pierantonio
marco86
Non sono esattamente daccordo con te Pierantonio...

Infatti utilizzare un sensore con dimensioni dx equivale ad eseguire un crop del full frame con fattore di moltiplicazione 1,5 (infatti si parla, in digitale, di obbiettivi con focale equivalente al formato 135 e il fattore di conversione è proprio 1,5).

Non è assolutamente vero che se fotografo un soggetto, diciamo a 10 metri di distanza, con un 200 e una macchina a pellicola, ottengo lo stesso risultato che avrei scattando a 15 metri con lo stesso obbiettivo con una macchina digitale. Viene modificata la prospettiva, il rapporto tra i piani focali e addirittura la profondità di campo anche a diaframma invariato.

Invece, mettendo le due macchine nello stesso punto, con quella a pellicola con un 300 e quella digitale con un 200 ottengo due scatti sovrapponibili.

Un esempio di questo lo si può avere leggendo un vecchio articolo molto interessante comparso su questo sito a proposito di fotografia astronomica con d70 in cui veniva fotografata la targa di una macchina da una 30ina di metri sia con un 50mm che con un telescopio con attacco per la macchina fotografica... Croppando la foto del 50 fino all'angolo di campo del telescopio (1000mm) le due foto erano perfettamente sovrapponibili (fatta eccezzione della diversa risoluzione derivata dall'evidente ingrandimento esasperato).

Quello che voglio dirti è che in digitale, a parità di obbiettivo, NON potrai mai ottenere lo stesso risultato di un full frame se quest'ultimo non viene croppato; otterai lo stesso risultato se utilizzerai con le pellicole un obbiettivo con lunghezza focale 1,5 volte quella del digitale (ad esempio un 300 f4 in digitale e un ipotetico 450 f4 per la pellicola).

Purtroppo non possiedo uno scanner per pellicole e non ti posso far vedere un test diretto, ma ci sono moltissimi altri 3D su questo forum che trattano lo stesso argomento.

E' come usare un 80 mm per le medio formato (sul 6x6 è quasi un grandangolo) sul formato 135 (dove è un mediotele).
Pierantonio
In realtà mi sembra stiamo dicendo la stessa cosa in modo leggermente diverso.

QUOTE(marco86 @ Sep 3 2005, 04:12 PM)
Non sono esattamente daccordo con te Pierantonio...

Infatti utilizzare un sensore con dimensioni dx equivale ad eseguire un crop del full frame con fattore di moltiplicazione 1,5 (infatti si parla, in digitale, di obbiettivi con focale equivalente al formato 135 e il fattore di conversione è proprio 1,5).

Non è assolutamente vero che se fotografo un soggetto, diciamo a 10 metri di distanza, con un 200 e una macchina a pellicola, ottengo lo stesso risultato che avrei scattando a 15 metri con lo stesso obbiettivo con una macchina digitale. Viene modificata la prospettiva, il rapporto tra i piani focali e addirittura la profondità di campo anche a diaframma invariato.


Sono perfettamente d'accordo infatti io mi riferivo unicamente alla copertura dell'obiettivo.
Faccio un esempio e vediamo se siamo d'accordo.
Supponiamo di fotografare un muro di mattoni tra due finestre con una macchina a pellicola in modo che i bordi delle due finestre stiano esattamente ai bordi del fotogramma.
Per fare lo stesso con il medesimo obiettivo ed un sensore digitale dovrò allontanarmi.
Viceversa se fotografo dallo stesso punto l'immagine digitale corrisponderà ad una parte di quella chimica ma la tramatuta dei mattoni sarà perfettamente identica così come la prospettiva proprio perché il sensore si limita unicamente a coprire una parte del fotogramma.


QUOTE
Invece, mettendo le due macchine nello stesso punto, con quella a pellicola con un 300 e quella digitale con un 200 ottengo due scatti sovrapponibili.


Sempre come area inquadrata ma non per il resto.
Se fosse così allora chi fa fotonaturalistica avrebbe tutto l'interesse a che i sensori fossero i più piccoli possibile.


QUOTE
...
E' come usare un 80 mm per le medio formato (sul 6x6 è quasi un grandangolo) sul formato 135 (dove è un mediotele).


Appunto perché varia l'angolo dell'inquadratura.

D'altra parte non capisco una cosa nel tuo discorso ma forse sbaglio.
L'immagine prodotta da un obiettivo su di un piano è quella che è e dipende unicamente da come è costruito l'obiettivo stesso.
Non capisco come possa variare quindi la prospettiva e la PDF unicamente dal fatto che usi di questa immagine prodotta una parte più o meno estesa.
Con pellicola o sensore l'immagine riprodotta avrà sempre le stesse caratteristiche esclusa l'estensione della riproduzione che sarà più piccola nel caso del sensore.
In pratica sarebbe come ritagliare da una foto un'area interna più piccola. Se poi l'ingrandisco ho immagini che sembrano equivalenti a quelle di un tele ma le altre caratteristiche sempre quelle rimangono.
Ciao
Pierantonio
Pierantonio
Comunque siamo O/T rispetto alla richiesta del nostro amico che peraltro mi sembra possa usare tranquillamente le sue ottiche senza tanti patemi d'animo.
Ciao
Pierantonio
marco86
Effettivamente siamo molto O/T al quale abbiamo già risposto, insisto però sulla mia posizione (che può anche essere sbagliata, non pretendo che sia corretta per forza) in modo che chi ne sa di più mi corregga (magari con un paio di scatti di prova) così da farmi crescere fotograficamente.

Infatti sulla tua prova del muro di mattoni ti dico che, allontanandoti per ottenere la stessa composizione, cioè per avere le due finestre ai bordi anche con la macchina digitale, la prospettiva non sarà la stessa, mentre, se ti metti a fare la stessa prova scattando prima con la digitale e avendo cura di mettere le finestre ai bordi, ti accorgerai che, per ottenere lo stesso risultato su supporto chimico (ovvero per ottenere due stampe, diciamo 20x30) senza croppare la foto "analogica", dovrai necessariamente mantenere la distanza invariata dal soggetto e usare un obbiettivo 1,5 volte più lungo...

Inoltre per quanto riguarda il sogno dei fotografi naturalisti, credo che questo sia avere la massima densità di pixel per mm2 (a parità di rumore, gamma, latitudine di posa...ovviamente)
Infatti molti scattano e poi croppano anche il formato dx per ottenere ingrandimenti ancora più spinti... Per questi andrebbe bene anche un sensore con meno pixel, ma molto più piccolo, visto che una parte dell'informazione viene buttata via tagliando la foto..naturalmente è più comodo avere un sensore più grande in modo da essere sicuri di fare centro e poi tagliare in post-produzione...

infine è vero quello che dici a proposito delle caratteristiche di un obbiettivo (lo schema è quello e non si cambia), ma ti faccio notare che, a parte distorsioni peculiari di ogni ottica, molte volte non volute (come la diversa deformazione a barilotto del 18-70 a 18mm tra centro e bordi), certamente molto poco sentite sui tele, specie se di qualità, fotografare dallo stesso punto con un 50 o un 500, non crea nessuna differenza...
il fatto che nessuno è così pazzo da fare fotonaturalismo (intendo uccelli, specie di piccole dimensioni) con un cinquanta è semplicemente dovuto al fatto che, stampare un 20X30 di un crop 10x fa certamente schifo...

Se avessimo però un sensore da, per esempio 1000MP e di dimensioni sempre dx (24x16mm) un crop 10x fatto da un 50 sarebbe identico alla foto di un 500 su una macchina da 10MP formato dx...

Se ho detto una castronata prego davvero chi ne sa di più di convincermi, così imparo qualcosa di nuovo rolleyes.gif

P.s. comunque un cannone come il 300 2,8 piacerebbe anche a me, anche se resto dell'idea che si comporterebbe come una 450 2,8...
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