non so quale sia il motivo che mi spinge a fotografare� probabilmente piu� di uno�
non mi soffermo nemmeno a definirlo�so solo che non posso farne a meno.
Le fotografie sono una cosa che mi accompagna sempre, non ci potrei mai rinunciare.
A volte mi viene detto che mi perdo qualche bel momento perche� lo osservo attraverso un obiettivo..invece la verita� e� che per me guardare la vita
attraverso il mirino di una reflex la fa apparire, spesso, migliore.
la mia prima reflex fu una yashica fx3 super2000. poi una nikon 801.
e' ancora con me...ogni tanto mi piace sentire il cuo clik....sa di avventuae passate.
adesso fotografo in digitale�, una comodita� assoluta, una immediatezza che aiuta a crescere in fretta�..pero� la pellicola ogni tanto torna nei miei pensieri,
non e' solo per la foto in se'...era l�attesa delle foto stampate, il vedere il risultato degli scatti dopo una settimana ne accresceva l�aspettativa..
ma anche per un�altra avventura che la fotografia mi ha regalato, la stampa, fatta da me..da sola!!
Capitai in un mercatino dell�antiquariato, e fui attratta da una valigia nera di cartone.
�posso vedere? Si si�.costa poco..se ti interessa ti faccio lo sconto�

Meopta! Due obiettivi, ma uno non funziona!
testa basculante su supporto inclinato.
Il temporizzatore? Nooooo... pero' c'e' l'interruttore da abat-jour...e la garanzia!!
Scherzi?
No no... e' li'...ma e' scaduta nel 1939!
Doveva per forza venire via con me...e cosi' fu.
Avevo gia' provato a stampare, con un proiettore da diapositive che io e Bruno avevamo modificato mettendo un negativo sotto vetro e inserito nel proiettore per diapositive..
Non lo scordero' mai'.
quando stampammo la prima foto mi guardo' e disse: lo so cosa pensi...
che cosa?
che abbiamo solo 10 fogli di carta...
aveva ragione!! il mio entusiasmo e la mia voglia di continuare si vedeva anche alla luce bassissima di quella lampada rossa...
il risultato era stato....un buon compromesso, per usare un eufemismo!.
ma adesso con l'ingranditore...Per stampare avevo adesso tutto cio' che mi serviva...
fase 1- il marito esce di casa e se na va con gli amici, cosi� non ha da ridire e non accende la tivu'
fase 2- il bambino in camera sua con un cartone animato, due ore almeno
fase 3 - svitare tutte le lampadine di casa, cosi' se qualcuno rientra o arriva all�improvviso e cerca di accendere la luce�non succede niente!
Lampadina rossa nel lampadario della cucina.
Panni neri davanti alle finestre, fino a che non si prova non ci si puo� rendere conto quanto quello che a noi appare buio totale in realta' non lo e'.
Sul lavello avevo 2 vaschette professionali 30x30, insomma...2 sottovasi da fiori
Una per lo sviluppo, l'altro per il fissatore.
Il lavaggio sotto il rubinetto di cucina.
2 pinzette, niente termometro..., ma ogni tanto aggiungevo emulsione calda per compensare
Ci mettevo dentro l'indice..se sembrava troppo fredda ne aggiungevo della calda
Un filo di traverso la cucina con le mollette da bucato, per dopo..
Sul tavolo, alle mie spalle, l�ingranditore, e la carta nella busta nera a tenuta di luce

Finalmente�c�e� tutto!
Il negativo e� nel supporto�la lampadina fa sembrare tutto un po� strano�
E� uno di quei segnali che mi e� rimasto molto nella memoria inconscia�come succede per certi profumi..
La luce rossa mi riporta sempre immediatamente a quei momenti magici.
Metto a fuoco sul piano vuoto, poi metto il foglio di carta fotografica�
Ecco�sposto il vetrino rosso da sotto il negativo..
Il fascio di luce arriva diretto sulla carta, portando con se� l�immagine del negativo.
Vista cosi� sembra sempre bellissima�una fotografia ancora composta solo di luce�

Ho un timer fatto a forma di uovo..ma funziona male�meglio contare..
Milleuno... milledue�milletre�. Stop!
Chiudo il vetrino rosso..attenzione a non muovere la testa del meopta..senno� viene tutto mosso!
Respiro forte�.
Adesso viene la parte difficile�
La temperatura, l�esposizione calcolata e ricalcolata�.ma nel massimo dell�approssimazione nel mettere in pratica�.rendono tutto una gara tra me e il bagno di sviluppo.
Faccio scivolare il foglio nel liquido�.
Lo faccio affondare inclinato�senza creare bolle�.in modo piu� uniforme possibile�
e poi....Ecco�
questo e� cio che mi fa passare un�ora a preparare tutto..
E un�altra ora, dopo, a mettere via tutto in fretta�.
E� il momento magico�.quello in cui la fotografia comincia ad apparire�
E� come se arrivasse da chissa� dove, per venire da me�.e attraverso l�acqua si rivela.
Eccomi��sono qui!.

lavaggio veloce....la carta continua a reagire anche adesso...

adesso bisogna fermare il processo..nel fissante!

l'ultimo lavaggio prima di stendere sul filo....

Chi ha provato a stampare da se�le fotografie, e le ha viste apparire dentro una bacinella,
sa di cosa parlo�.di una emozione solitaria ma totale�e� come far nascere qualcuno che ti guarda da subito negli occhi�e� come sentirsi
capaci di creare una magia�..e� come sentirsi un po� strega in un luogo fatato�.
anche se e� solo una cucina con due sottovasi e una lampadina rossa!
Prima di dover rimettere via tutto avevo circa 40 minuti a disposizione , e riuscivo a stampare 4 o 5 fotografie, se la volta precedente avevo
gia� misurato i tempi per ogni negativo�.
Ottenevo sempre fotografie drammaticamente male esposte, le ultime due della sessione di stampa erano sporchissime, perche� fatalmente,
non lavando le stampe come si deve dopo lo sviluppo, Il fissaggio si inquinava e rovinava le stampe.
Me ne accorgevo sempre dopo, quando finito il lavoro di riordino accendevo finalmente la luce bianca�.e vedevo quello che avevo fatto in modo piu� chiaro..
Non ero mai soddisfatta, chiaramente, allora ricopiavo gli appunti con i tempi presi con maggiore cura, qualche nota in piu� sul risultato ottenuto e come riprovare�.
La prossima volta andra� meglio �

Quando Marco tornava mi beccava� ogni volta�
- Hai stampato?
- No!
- Come no�.ci sono le foto appese�.non va,..non puoi farlo in cucina,�poi gli acidi dove li metti?
- nelle bottiglie...ho rilavato tutto...e' tutto a posto....
- Dai�fa vedere�come sono venute?

Non stampo piu��.adesso fotoshop, la epson e tutto il resto,
ma le fotografie sono ancora sempre con me�.
Lo sono state quando ho passato qualche momento piu� buio, e anche qualcuno felice..
Pero� quelle che restano piu� nel cuore non sono mai quelle meglio esposte, o quelle piu� nitide..
Sono quelle per cui ho lavorato di piu�, magari sono anche grige di sviluppo.
mosse e piene di pelucchi da negativo�
ma ricordo esattamente il momento in cui le ho scattate� e anche il momento in cui sono � nate!
Bianca