Ges, sono stato negli anni un grandissimo estimatore di Dan Margulis e del metodo Lab.
Studiare a fondo il suo libro "Canyon Conundrum" è stata quasi una
esperienza mistica 
(anche per la complessità).
Ma la "classic guide to color correction" per molti versi è ancora peggio...
Questa premessa solo per dire che conosco anch'io abbastanza bene la materia.
Ecco, trovo che il Lab sia ormai per molti aspetti... obsoleto.
L'enorme progresso dei Raw converter e di alcuni plugin specifici, ha reso a mio avviso i vantaggi del Lab abbastanza marginali, soprattutto a fronte delle problematiche e dei rischi.
Perché usare il Lab è molto rischioso, per la qualità dei files... è estremamente semplice creare dei fuori gamut irrisolvibili, data l'ampiezza intrinseca di quello spazio.
Per non parlare dei colori "immaginari" che si possono descrivere, ma non rappresentare, perché non esistono! es: L=0 A=50 B=0 è
contemporaneamente un verde brillante e un nero assoluto!
Ecco... smanettare con il Lab senza sapere MOLTO bene cosa si sta facendo, rischia di produrre danni consistenti, che magari ci ritroviamo in stampa.
Ormai l'ho quasi del tutto abbandonato, salvo casi abbastanza rari.
Può essere molto utile per creare maschere particolari, o per correzioni cromatiche dove altri sistemi non funzionano bene (l'ho usato parecchio per le scansioni di diapositive, spesso sono riuscito a correggere i colori meglio e più in fretta che con qualsiasi altro sistema)
Attenzione, non lo sto affatto demonizzando (il Lab), ma vorrei solo mettere in guardia verso un uso poco accorto (non è naturalmente il tuo caso).
Per contro, il suo studio lo consiglierei a chiunque per quanto è
formativo.
Trovo che non offra "ricette precotte", ma insegna un
metodo, ti obbliga a ragionare e a capire le cose a fondo. E sono cose non facilissime...
Se aggiungiamo il fatto che non esiste bibliografia in italiano e bisogna necessariamente studiarlo in inglese (come tutti i testi di qualità su photoshop, del resto) di sicuro è una cosa non proprio alla portata di chiunque, perlomeno per l'impegno che richiede.
Ecco quindi il rischio di ritrovarsi ad usare azioni o tecniche apprese alla spicciolata ma senza averle realmente capite.
E qui casca l'asino, perché purtroppo vedo che ultimamente anche il buon Margulis mette a disposizione azioni precotte, che certamente funzionano molto bene (anche come marketing...) ma sono distanti anni luce dalla sua filosofia e da quanto ho apprezzato dei suoi libri negli anni.
Certo, vedere praticamente il funzionamenti di alcune tecniche con un semplice click, è una buona pubblicità per i suoi workshop, ma... va beh, forse la mia è una pippa senza senso.
Anyway, per ripagare chi ha avuto la pazienza di leggersi il mio pistolotto, metto un link anch'io:
http://www.dgrin.com/showthread.php?t=18203E' un "gruppo di lettura" su un forum americano dove gli utenti hanno affrontato i vari capitoli del celebre libro di Margulis sul Lab.
Risale a qualche anno fa, ma è interessante, una specie di
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