QUOTE(_Lucky_ @ Jul 19 2011, 02:55 PM)

lascia perdere i muri bianchi e approfitta del cielo terso ed azzurro......
come prima cosa, dovresti verificare che il diaframma dei tuoi obbiettivi funzioni regolarmente, indipendentemente dalla esposizione piu' o meno corretta, per cui metti la macchina sul cavalletto, imposta la sensibilita' minima, mettila in manuale e per ogni obbiettivo da verificare, scatta una serie di foto sempre alla stessa parte uniforme di cielo, partendo dalla massima apertura e fino alla massima chiusura del diaframma, avendo cura di raddoppiare ad ogni scatto il tempo di esposizione. Il picco dell'istogramma dovrebbe rimanere sempre fermo piu' o meno nella stessa posizione, salvo minime tolleranze "fisiologiche" dovute sia al diaframma che all'otturatore. Se invece si sposta progressivamente sempre piu' verso dx. o verso sx. l'obiettivo in questione ha il diaframma che non funziona........ e quindi non fa testo......
Una volta che hai appurato che tutti gli obbiettivi in oggetto funzionano regolarmente, puoi fare considerazioni circa la correttezza dell'esposizione dell'uno piuttosto che dell'altro......
Tieni conto pero' che non e' affatto scontato che obbiettivi diversi rendano una esposizione assolutamente identica, e maggiormente quando parliamo di obbiettivi privi di cpu, per i quali ci si affida al valore nominale F-Stop che e' diverso dal valore effettivo T-Stop che indica la reale trasmittanza luminosa dell'obbiettivo, e che varia da schema ottico a schema ottico. Questo significa che, magari, mentre tra obbiettivi AF-D, AF-S diversi, potresti verificare una differenza di esposizione di solo qualche frazione di stop, tra un'obbiettivo AF-S ed un'obbiettivo AI senza cpu potresti rilevare una maggiore differenza.....
Se poi ci spostiamo da una scena assolutamente uniforme, come un cielo terso, ad uno scenario variegato, a complicare ulteriormente le cose interviene l'esposizione Matrix che "interpreta" la scena a modo suo dando un "peso" diverso alle varie zone ed a seconda di quello che si trova in corrispondenza della zona di messa a fuoco.
In sostanza, aldil� di quelle che possono essere differenze fisiologiche e strumentali, nell'utilizzo "normale" del mezzo intervengono anche le soggettive interpretazioni basate sul gusto del fotografo e sul genere praticato, ed e' per questo che nel firmware della macchina e' prevista la possibilta' di modificare a piacimento la taratura dell'esposimetro interno.
buona luce e buone foto
Grazie per le dritte preziose: far� le varie prove con i quaqttro cinquanta in questione; ma si fa strada un dubbio: non sar� il 50 AF che sballa, mentre i vecchi (che si comportano sostanzialmente in modo identico) vanno bene? In questo caso, occorrerebbe indagare se si tratta dei contatti o della meccanica del diaframma.Oppure... comprare il 50/1.8G.