beh.... se le cose stanno come hai detto tu, e se gia' disponi del software necessario per la PP e di un hardware adeguato alle risorse, il discorso potrebbe cambiare.....

- lo zoom si puo' usare, ma le variazioni di focale debbono essere molto lente, e non frequenti, per non generare un senso di disagio nello spettatore. Inoltre e' facile causare movimenti o vibrazioni nella camera toccando l'obbiettivo, e per questo motivo in campo professionale esistono appositi congegni applicati agli obbiettivi, che ti consentono di effettuare tutte le variazioni senza toccare direttamente l'obbiettivo
- generalmente si evitano gli ampi spostamenti panoramici della camera, perche', mancando un'otturatore meccanico, sono soggette al fenomeno del rolling shutter e quindi a curvare le linee verticali. Meglio studiare una serie di inquadrature fisse successive.
- meglio evitare scene troppo lunghe dalla stessa posizione, al posto delle quali ad esempio e' meglio utilizzare la tecnica del campo e controcampo, per la quale pero' sono necessarie due camere, o la collaborazione degli attori a girare due volte la scena
- sarebbe meglio evitare di utilizzare obbiettivi zoom magari alquanto bui ( f4,5 - f5,6) e preferire obbiettivi fissi piu' luminosi, per avere un miglior controllo delle zona fuori fuoco ed evitare l'effetto "tuttoafuoco" delle telecamerine amatoriali. Questo pero' comporta un'attento controllo delle scene ed una predisposizione dei punti di fuoco, o quanto meno la possibilita' di "seguire" il sogetto, cosa fattibile solo con obbiettivi AFS che pero' faticano anche loro a causa della lentezza e di qualche hunting di troppo durante la messa a fuoco automatica.
Adesso tocca a te stabilire se ti vuoi veramente impegnare nel cinema o se vuoi fare le cose semplici....