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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
Luix90
Ciao,
sicuramente ne avete gia parlato ma ho un piccolo dubbio , fino a pochi lavori fa mandavo in stampa direttamente i Tiff elaborati ma lavoravo con le D100 e D70 adesso con la D2x ottengo file
da 40Mb e quindi ho pensato dopo avere elaborato da Raw in Tiff ultimo passaggio convertire in Jpeg massima qualità e masterizzare per la stampa (in qualunque formato anche fino al 70x100)
cosa ne pensate ? Io credo che mandare in laboratorio file da 40mb rischio unsure.gif
Davide_C
QUOTE(Luix90 @ Dec 5 2005, 09:09 AM)
Ciao,
sicuramente ne avete gia parlato ma ho un piccolo dubbio , fino a pochi lavori fa mandavo in stampa direttamente i Tiff elaborati ma lavoravo con le D100 e D70 adesso con la D2x ottengo file
da 40Mb e quindi ho pensato dopo avere elaborato da Raw in Tiff ultimo passaggio convertire in Jpeg massima qualità e masterizzare per la stampa (in qualunque formato anche fino al 70x100)
cosa ne pensate ?  Io credo che mandare in laboratorio file da 40mb rischio  unsure.gif
*



Ciao,
io ho sempre mandato in stampa dei jpg alla massima definizione e non ho mai avuto problemi.
Mi sembra che il peso massimo che ho ottenuto sia stato intorno ai 18 mega, sempre senza problemi.
ciro207
Anche in stampa 50x75 se usi un Jpg alta qualità la differenza non è percettibile secondo me... ma c'è sempre il lentino e la visione con il naso appiccicato alla stampa biggrin.gif
Davide_C
QUOTE(ciro207 @ Dec 5 2005, 09:24 AM)
... e la visione con il naso appiccicato alla stampa  biggrin.gif
*



...con cui la vedi ben appannata ed uniforme laugh.gif laugh.gif
Knight
Ho sempre mandato in stampa file JPG alla massima definizione ed ho ottenuto delle ottime stampe.

Dipende anche dalla quantità di foto che mandi al laboratorio: se son poche, potrebbero andar bene anche i TIFF, ma se son molte (più di cento) meglio i JPG.

Buone foto

Fabrizio
Claudio Pia
Ciao,

io ho mandato in stampa fotografie macro, quindi con del microdettaglio moolto importante e ho notato 2 cose...

1) i colori dei fiori mi sono venuti impastati in jpeg, x esempio una macro di un papavero era in jpeg assolutamente una macchia rossa mentre quella in tiff dettagliatissima con striature ecc ecc, splendida!!!
2)i microparticolari degli insetti (granuli di polline sui peli o i peli stessi), in tiff sono + nitidi e contrastati mentre in jpeg si confondono con l'insieme!!

probabilmente dipenderà dal fatto che il jpeg anche fine è il risultato di una compressione, mentre il tiff o lo è pochissimo o addirittura non ne ha!!!!

Chiaramente parto sempre dal RAW!!!

Saluti

Cloude
praticus
...evidentemente il tiff comporta una qualità di stampa superiore tanto meglio percettibile quanto più grandi sono le stampe.
L'unica difficoltà potrebbe stare nel Lab ad accettare le notevoli dimensioni dei tiff specialmente se sono molti.
Direi che in linea di massima, salvo scatti dove i dettagli fini sono fondamentali (giusto l'esempio delle macro), per stampare fino a 20-30 vanno benissimo anche i jpeg alla massima qualità.......Capture ne sforna di ottimi.
Oltre il tiff potrebbe evidenziare qualche vantaggio...........
Ciao......
Ciao...
Luix90
X Cloude , con che software hai convertito i Tiff in Jpeg ?
Io ho notato differenze con software diversi ma fatto con Photoshop CS2 mi sembrano ottimi anche vedendo il confronto (2file aperti contemporaneamente Tiff e Jpeg) al100%.
Certo che mandare 100-150file per lavoro in tiff credo che il laboratorio mi manderà a..... cerotto.gif
Claudio Pia
Con NC!


Ho spedito un DVD pieno con files al max 25 MB e non mi hanno fatto problemi in un noto lab online....

CLOUDE
Luix90
Ho telefonato adesso al mio lab e mi hanno detto che file da 40Mb forse sono un po pesanti da stampare e se vedono che la macchina non ce la fa convertono loro in Jpeg , è proprio quello che non devono fare mi sa che devo per farza convertire io .
MLJ
Ciao io so di alcuni lab che accetano il raw!!meglio ancora no??!! sicuramente piu' leggero di un tiff....
Ciao Gianni MLJ
Fiumana Carlo
QUOTE(MLJ @ Dec 5 2005, 01:39 PM)
Ciao  io so di alcuni lab che accetano il raw...


Ne conosci alcuni tra quelli on-line?
oesse
io mando i tiff. siamo nell'era tecnolgica, un CD costa poco, perche' dover abusare della compressione quando si puo' fare a meno?
wink.gif

.oesse.
domenico marciano
QUOTE(oesse @ Dec 5 2005, 03:48 PM)
io mando i tiff. siamo nell'era tecnolgica, un CD costa poco, perche' dover abusare della compressione quando si puo' fare a meno?
wink.gif

.oesse.
*


Giusto, anche io la penso come OESSE, perche' mandare in JPEG quando oggi i supporti costano poco?
ziofabri
hmm
credo che ci sia un pò di confusione di base......
a parte le differenze che possono esserci tra un tif ed un buon jpg
quello che mi lascia perplesso è il discorso dei 40 MB in tiff sono troppi li converto in Jpg ???? unsure.gif
il file una volta aperto sarà comunque di 40 MB l'unica differenza stà nel fatto che per aprire un tif il software di gestione ci mette meno tempo che aprire un Jpg, con il jpg deve decomprimere per cui fare calcoli in più.
L'unico vantaggio del jpg è il minor spazio per l'archiviazione e per la trasportabilità.
cosa vuol dire se la macchina non ce la fà? all'ora vuol dire che per la stampa richiesta la risoluzione è fin troppa. Ma qui basta mandare il file con una risoluzione minore, non aprirlo e convertirlo in jpg, ripeto il file sempre di 40 MB è
Mi sconvolge che un lab possa dire boiate del genere, si presuppone che dall'altra parte ci sia gente che conosce il mestiere ...o è chiedere troppo?
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
Luix90
QUOTE(oesse @ Dec 5 2005, 02:48 PM)
io mando i tiff. siamo nell'era tecnolgica, un CD costa poco, perche' dover abusare della compressione quando si puo' fare a meno?
wink.gif

.oesse.
*



il problema è che il laboratorio non vuole il tiff di 40MB , se io mando i Tiff e a mia insaputa loro per comodità comprimono in Jpeg io non lo sapro mai e ancora peggio non sapro come hanno compresso, allora siamo di fronte ad una scelta anche se dolorosa ...
Luix90
QUOTE(ziofabri @ Dec 5 2005, 03:33 PM)
hmm
credo che ci sia un pò di confusione di base......
a parte le differenze che possono esserci tra un tif ed un buon jpg
quello che mi lascia perplesso è il discorso dei 40 MB in tiff sono troppi li converto in Jpg ????  unsure.gif
il file una volta aperto sarà comunque di 40 MB l'unica differenza stà nel fatto che per aprire un tif il software di gestione ci mette meno tempo che aprire un Jpg, con il jpg deve decomprimere per cui fare calcoli in più.
L'unico vantaggio del jpg è il minor spazio per l'archiviazione e per la trasportabilità.
cosa vuol dire se la macchina non ce la fà? all'ora vuol dire che per la stampa richiesta la risoluzione è fin troppa. Ma qui basta mandare il file con una risoluzione minore, non aprirlo e convertirlo in jpg, ripeto il file sempre di 40 MB è
Mi sconvolge che un lab possa dire boiate del genere, si presuppone che dall'altra parte ci sia gente che conosce il mestiere ...o è chiedere troppo?
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
*



Che chi stampa nei laboratori non capiscono quasi nulla ormai è assodato ma purtroppo ....... che si fa ?? Loro vogliono solo produrre di piu e basta
ziofabri
QUOTE(CloudeD70 @ Dec 5 2005, 11:18 AM)
Ciao,

io ho mandato in stampa fotografie macro, quindi con del microdettaglio moolto importante e ho notato 2 cose...

1) i colori dei fiori mi sono venuti impastati in jpeg, x esempio una macro di un papavero era in jpeg assolutamente una macchia rossa mentre quella in tiff dettagliatissima con striature  ecc ecc, splendida!!!
2)i microparticolari degli insetti (granuli di polline sui peli o i peli stessi), in tiff sono + nitidi e contrastati mentre in jpeg si confondono con l'insieme!!

probabilmente dipenderà dal fatto che il jpeg anche fine è il risultato di una compressione, mentre il tiff o lo è pochissimo o addirittura non ne ha!!!!

Chiaramente parto sempre dal RAW!!!

Saluti

Cloude
*



Il Jpg elimina le sfumature che teoricamente (ripeto teoricamente) l'occhio non vede, poi dipende dall'algoritmo di conpressione del software e dalla compressione che si è generata.
In un caso così limite, con sfumature su rossi (presuppongo) saturi potrebbero nascere dei problemi. Ma tu come la vedi aperta in PS, noti quei dettagli o li perdi anche in visione?
I colori saturi in stampa possono solarizzare facilmente, basta anche una taratura della macchina di stampa non curata che da un giorno e l'altro puoi avere colori diversi, poi se si tratta di macchine che stampano in automatico con correzione stai fresco.
ciao

ziofabri
QUOTE(Luix90 @ Dec 5 2005, 03:44 PM)
Che chi stampa nei laboratori non capiscono quasi nulla ormai è assodato ma purtroppo ....... che si fa ?? Loro vogliono solo produrre di piu e basta
*



si cambia lab smile.gif

fabrizio oliva
www.studio99.it
MLJ
QUOTE(Fiumana Carlo @ Dec 5 2005, 02:43 PM)
Ne conosci alcuni tra quelli on-line?
*



Ciao io di solito porto la mia Key al miio amico fotografo e e ci pensa lui cmq mi informo e ti faccio sapere via MP.
Ciao Gianni MLJ
cgm66
QUOTE(MLJ @ Dec 5 2005, 01:39 PM)
Ciao  io so di alcuni lab che accetano il raw!!
*

pochi, ma molto pochi....

QUOTE(ziofabri @ Dec 5 2005, 03:50 PM)
si cambia lab  smile.gif
*

mettiti comodo, che ti faccio l'elenco...

Vogliamo metterci anche il tipo di carta e gli acidi esausti....?

cmq, con raw convertito in jpg max, non ho avuto grossi problemi...
domenico marciano
File da 40 mega?
In che misura?
Io solitamente se stampo 20x25, ad esempiuo per battesimi, il file e' massimo 13,8-14 mega,
mentre per un 24x30 di matrimonio arrivo al massimo sui 20 mega, tenendo conto anche che le macchine stampano a meno di 250DPI.
toad
Io sono d'accordo con oesse. Sarò fortunato, ma il mio Lab mi accetta e stampa tranquillamente tiff da 70/80 Mb, derivanti dalle scansioni, senza alcun problema.
A partire dal 30x40 io noto la differenza con il jpeg, anche se molto sottile, ma non uso la lente...

Un caro saluto.

Guido
MassimoMontersino

Ciao io so di alcuni lab che accetano il raw!!meglio ancora no??!! sicuramente piu' leggero di un tiff....


Il raw ad un laboratorio é, a mio parere, un controsenso.

Significare rinunciare a tutto ciò che il digitale permette: usa il negativo che almeno costa meno.

Sulla base di quali parametri il laboratorio genererà, fra gli .n possibili, il file giusto?
E poi, chi paga il tempo che occorre per andare da un raw ad un'immagine?

Massimo
cg
un quesito per i più esperti:
perché si parla sempre di file in jpg o tiff, quando esistono formati di gran lunga più performanti e strausati in campo professionale, come l'editoria, dove la stampa fotografica deve essere di grandissima qualità?
grazie e ciao
Carlo
cgm66
QUOTE(TOAD @ Dec 5 2005, 05:06 PM)
Sarò fortunato, ma il mio Lab mi accetta e stampa tranquillamente tiff da 70/80
*

la differenza c'è, non proprio apprezzabilissima in un 10x15, p.es.,... ma non sarà anche che molti non accettano:
1) perchè non hanno il softw adeguato
2) perdono troppo tempo nel resize con la macchina
3) si lagnano del rallentamento che subisce il loro processo lavorativo
4) molti vogliono le stampe in poco tempo, mentre i tempi di adattamento non consentono?

anch'io fornisco il cd con i 3008x2000 convert jpg, e niente problemi. ma parliamo chiaramente di 3/6 Mb...
Fiumana Carlo
QUOTE(domenico marciano @ Dec 5 2005, 05:02 PM)
... tenendo conto anche che le macchine stampano a meno di 250DPI.
*



blink.gif Non ci avevo mai riflettuto sopra.

Ma allora una foto salvata (ad esempio) a 400 DPI che poi viene stampata a "soli" 250 DPI comporta una perdita di unformazioni o microdettagli anche percepibili ad occhio?
Avevo sempre pensato che in fase di scansione con più DPI salvo una foto, maggiore sarà il formato utile stampabile.
Scusate ma a quanto vi risulta è una regola generalizzata che i laboratori stampino a o circa 250 DPI ?
toad
QUOTE(cgm66 @ Dec 5 2005, 07:03 PM)
la differenza c'è, non proprio apprezzabilissima in un 10x15, p.es.,... ma non sarà anche che molti non accettano...


E' sicuramente così. Diciamo che con il mio Lab ho un rapporto di lunga militanza, per cui non metto mai fretta. Anche se aspetto un giorno o due in più (anche perché io faccio stampare su semi-matt, che loro inseriscono praticamente una volta alla settimana, in quanto tutti vogliono le stampe lucide) non mi interessa. Se ho urgenza stampo con la mia Epson.
Quanto a dpi, per quello che ne so (ma non è molto) mi pare che l'occhio non percepisca differenze oltre i 300 dpi, che è anche la taratura ottimale per le stampe in quadricromia, cioé CMYK, cioé offset. Ne ho avuto una prova diretta quando ho fatto stampare la locandina per la mia mostra. Ne consegue che, ridimensionando le foto non vado mai oltre questo valore.
I più esperti mi diranno se sbaglio.

Un caro saluto.

Guido

P.S.: il mio Lab stampa esattamente a 267 dpi.
cg
esatto, l'occhi percepisce esattamente fino a 304 dpi.
ciao
Carlo
MLJ
QUOTE(maxmonter @ Dec 5 2005, 05:29 PM)
Ciao io so di alcuni lab che accetano il raw!!meglio ancora no??!! sicuramente piu' leggero di un tiff....
Il raw ad un laboratorio é, a mio parere, un controsenso.

Significare rinunciare a tutto ciò che il digitale permette: usa il negativo che almeno costa meno.

Sulla base di quali parametri il laboratorio genererà, fra gli .n possibili, il file giusto?
E poi, chi paga il tempo che occorre per andare da un raw ad un'immagine?

Massimo
*



Ciao, scusa non capisco, perche'?? io mando il mio nef da 5/6 Mb gia lavorato loro devono solo stamparlo..poi con i pc di oggi aprire un raw da 5 mega e aprire un tiff da 40.....bha secondo me se non ci impiega lo stesso tempo..si apre prima il raw.(opinione personale9
Ciao Gianni mLJ
ziofabri
QUOTE(carlo@dryart.com @ Dec 5 2005, 07:04 PM)
esatto, l'occhi percepisce esattamente fino a 304 dpi.
ciao
Carlo
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il 304 dpi è riferito alla stampa tipografica...cioè con retinatura, in questa caratteristica ricadono anche le stampanti Ink e Laser
il retino a 304 dpi della stampa tipografica sinceramente io lo vedo bene e mi dà anche parecchio fastidio.
in stampa "chimica" a tono continuo il discorso cambia e non di poco l'occhio non percepisce più differenze a partire dai 150 dpi 200 se trattasi di superman. smile.gif
però qui entrano in gioco il metodo con cui si và a stampare alcune stampanti arrivano a 400 dpi ma generalmente le stampanti trattano il file a 254 o 300 dpi
in realtà potrebbero stampare a 200 dpi ma il problema è il limite psicologico dell'utente.
In teoria si dovrebbe consegnare al lab il file giusto per la stampa ovvero formato in Cm della stampa finale per i dpi con cui la macchina stampa, file più grossi verranno interpolati verso il basso dal software della stampante con conseguente (anche minimo) perdita di qualità. Il problema maggiore è la maschera di contrasto
che andrebbe data a secondo del formato di stampa e dopo un'interpolazione và aggiustata.
ziofabri
QUOTE(carlo@dryart.com @ Dec 5 2005, 05:51 PM)
un quesito per i più esperti:
perché si parla sempre di file in jpg o tiff, quando esistono formati di gran lunga più performanti e strausati in campo professionale, come l'editoria, dove la stampa fotografica deve essere di grandissima qualità?
grazie e ciao
Carlo
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non sò cosa intendi per più performante, ma il tif è la ricostruzione punto per punto dell'immagine. non esiste niente di migliore, paragonabile o uguale si ma migliore nò.
In tipografia si usa..o usava (?) EPS con i canali separati per una comodità di impaginazione e per la realizzazione sucessiva delle lastre di stampa
Si usa il tif al posto di altri perchè ormai è diventato un riferimento, e per la massima compatibilità verso tutti i sistemi e software.
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
ziofabri
QUOTE(MLJ @ Dec 5 2005, 07:11 PM)
Ciao, scusa non capisco, perche'?? io mando il mio nef da 5/6 Mb gia lavorato loro devono solo stamparlo..poi con i pc di oggi aprire un raw da 5 mega e aprire un tiff da 40.....bha secondo me se non ci impiega lo stesso tempo..si apre prima il raw.(opinione personale9
Ciao Gianni mLJ
*



intanto devono avere il tuo stesso software per aprirlo con i tag che tù hai dato, lo stesso per il cliente che ha canon, kodak, olimpus, fuji ecc.ecc ora se il tipo in questione è un tuo carissimo amico può anche fartelo, ma se sei un normale cliente non credo propio biggrin.gif
aprire un tif è sempre più veloce, il software si deve solo occupare di leggere il file e ricomporlo così com'è, il raw e/o il jpg va elaborato e convertito, poi và risalvato in formato leggibile dalla stampante.
oltre tutto un file tif o jpg fornito dal cliente viene spedito alla macchina senza neanche vederlo, per cui ci vuole un operatore che si metta lì a fare tutto questo lavoro.
Se qualcuno questo lavoro lo fà gratis o è alla canna del gas e deve assolutamente risicare tutto o è un tuo amico o tù sei un cliente mooolto particolare. Per intenderci un cliente che sgancia parecchi soldini durante l'anno. smile.gif
fabrizio oliva
www.studio99.it
toad
QUOTE(ziofabri @ Dec 5 2005, 08:45 PM)
In teoria si dovrebbe consegnare al lab il file giusto per la stampa ovvero formato in Cm della stampa


Cosa intendi con Cm, CMYK? A me risulta che questo metodo serva solo per le stampe tipografiche.

QUOTE
In tipografia si usa..o usava (?) EPS con i canali separati per una comodità di impaginazione e per la realizzazione sucessiva delle lastre di stampa
Si usa il tif al posto di altri perchè ormai è diventato un riferimento, e per la massima compatibilità verso tutti i sistemi e software.


Sì, ma EPS lo usi solo con programmi dedicati ( Illustrator, QuarkPress ecc. non PS) e solo, appunto per la stampa in offset.

O sbaglio tutto?

Un caro saluto.

Guido.

P.S. Per gli NPU. Non è il caso di spostare in "Tecniche Fotografiche"? Giusto per la razionalizzazione.
ziofabri
QUOTE(TOAD @ Dec 5 2005, 08:09 PM)
Cosa intendi con Cm, CMYK? A me risulta che questo metodo serva solo per le stampe tipografiche.
Sì, ma EPS lo usi solo con programmi dedicati ( Illustrator, QuarkPress ecc. non PS) e solo, appunto per la stampa in offset.

O sbaglio tutto?

Un caro saluto.

Guido.




per Cm intendo centimetri.
biggrin.gif perchè vi dovete complicare la vita, cercando risposte complicate rolleyes.gif

Anche PS gestisce i file EPS, anzi è con PS che si creano per poi importarli nei vari programmi di impaginazione.
Per semplificare ed allegerire l'impaginazione di impaginati corposi si crea un eps con i canali separati, ovvero con lo stesso nome avrai 5 file 1 per ogni lastra ( per cui i 4 YCMK) ed un'anteprima in bassa risoluzione che verrà gestita dal software.
Poi finito il lavoro sarà il rip a riprendere i file giusti per la creazione della lastre.
Pensa ad una rivista con decine e decine di foto, quanti GB di impaginato dovrebbe gestire il programma in questione?
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
toad
[quote=ziofabri,Dec 5 2005, 09:49 PM

Anche PS gestisce i file EPS, anzi è con PS che si creano per poi importarli nei vari programmi di impaginazione.
Per semplificare ed allegerire l'impaginazione di impaginati corposi si crea un eps con i canali separati, ovvero con lo stesso nome avrai 5 file 1 per ogni lastra ( per cui i 4 YCMK) ed un'anteprima in bassa risoluzione che verrà gestita dal software.
[/quote]


Sì, ok. Ho detto una cavolata. Ma non usando mai l'EPS e vedendolo usare dalle mie amiche grafiche, sempre con gli altri programmi, ho dato una risposta affrettata. Pensare, prima di parlare, o di scrivere. Chiedo venia.

Un caro saluto.

Guido
cg
QUOTE(ziofabri @ Dec 5 2005, 07:45 PM)
il 304 dpi è riferito alla stampa tipografica...cioè con retinatura, in questa caratteristica ricadono anche le stampanti Ink e Laser
il retino a 304 dpi della stampa tipografica sinceramente io lo vedo bene e mi dà anche parecchio fastidio.
in stampa "chimica" a tono continuo il discorso cambia e non di poco l'occhio non percepisce più differenze a partire dai 150 dpi 200 se trattasi di superman. smile.gif
però qui entrano in gioco il metodo con cui si và a stampare alcune stampanti arrivano a 400 dpi ma generalmente le stampanti  trattano il file a 254 o 300 dpi
in realtà potrebbero stampare a 200 dpi ma il problema è il limite psicologico dell'utente.
In teoria si dovrebbe consegnare al lab il file giusto per la stampa ovvero formato in Cm della stampa finale per i dpi con cui la macchina stampa, file più grossi verranno interpolati verso il basso dal software della stampante con conseguente (anche minimo) perdita di qualità. Il problema maggiore è la maschera di contrasto
che andrebbe data a secondo del formato di stampa e dopo un'interpolazione và aggiustata.
*




Non è proprio così.
I 304 dpi sono la risoluzione fotografica, cioè in parole poche e approssimative il potere risolvente dell'occhio umano.
Quello di cui parli tu è il retino tipografico che è totalmente un'altra cosa. infatti tu non vedi i punti per pollice della foto, ma la linearizzazione del retino di stampa, che normalmente è a 60 linee. Si utilizza per le pubblicazioni più pregiate anche la retinatura a 70, 90 o 120 linee, appunto per non far più vedere quello che poi un occhio attento può notare.
Per quello che riguarda i file Tiff ed eps, in realtà il formato tiff va in crisi nei passaggi tonali (sfumature), cosa che invece l'EPS non fa. Non è assolutamente vero che lo si utilizza solo per la stampa, come non è vero che era utile perché ti divideva i "colori". Puoi ottenere anche dei tiff in separazione, dipende sempre da come salvi i file.
Il discorso che volevo fare io era un po' più tecnico, proprio sull'uso differenziato dei formati
ciao
Carlo
cg
QUOTE(ziofabri @ Dec 5 2005, 07:45 PM)
il 304 dpi è riferito alla stampa tipografica...cioè con retinatura, in questa caratteristica ricadono anche le stampanti Ink e Laser
il retino a 304 dpi della stampa tipografica sinceramente io lo vedo bene e mi dà anche parecchio fastidio.
in stampa "chimica" a tono continuo il discorso cambia e non di poco l'occhio non percepisce più differenze a partire dai 150 dpi 200 se trattasi di superman. smile.gif
però qui entrano in gioco il metodo con cui si và a stampare alcune stampanti arrivano a 400 dpi ma generalmente le stampanti  trattano il file a 254 o 300 dpi
in realtà potrebbero stampare a 200 dpi ma il problema è il limite psicologico dell'utente.
In teoria si dovrebbe consegnare al lab il file giusto per la stampa ovvero formato in Cm della stampa finale per i dpi con cui la macchina stampa, file più grossi verranno interpolati verso il basso dal software della stampante con conseguente (anche minimo) perdita di qualità. Il problema maggiore è la maschera di contrasto
che andrebbe data a secondo del formato di stampa e dopo un'interpolazione và aggiustata.
*



Non è proprio così.
I 304 dpi sono la risoluzione fotografica, cioè in parole poche e approssimative il potere risolvente dell'occhio umano.
Quello di cui parli tu è il retino tipografico che è totalmente un'altra cosa. infatti tu non vedi i punti per pollice della foto, ma la linearizzazione del retino di stampa, che normalmente è a 60 linee. Si utilizza per le pubblicazioni più pregiate anche la retinatura a 70, 90 o 120 linee, appunto per non far più vedere quello che poi un occhio attento può notare.
Per quello che riguarda i file Tiff ed eps, in realtà il formato tiff va in crisi nei passaggi tonali (sfumature), cosa che invece l'EPS non fa. Non è assolutamente vero che lo si utilizza solo per la stampa, come non è vero che era utile perché ti divideva i "colori". Puoi ottenere anche dei tiff in separazione, dipende sempre da come salvi i file.
Il discorso che volevo fare io era un po' più tecnico, proprio sull'uso differenziato dei formati
ciao
Carlo
ziofabri
QUOTE(carlo@dryart.com @ Dec 6 2005, 12:20 PM)
Non è proprio così.
I 304 dpi sono la risoluzione fotografica, cioè in parole poche e approssimative il potere risolvente dell'occhio umano.
Quello di cui parli tu è il retino tipografico che è totalmente un'altra cosa. infatti tu non vedi i punti per pollice della foto, ma la linearizzazione del retino di stampa, che normalmente è a 60 linee. Si utilizza per le pubblicazioni più pregiate anche la retinatura a 70, 90 o 120 linee, appunto per non far più vedere quello che poi un occhio attento può notare.
Per quello che riguarda i file Tiff ed eps, in realtà il formato tiff va in crisi nei passaggi tonali (sfumature), cosa che invece l'EPS non fa. Non è assolutamente vero che lo si utilizza solo per la stampa, come non è vero che era utile perché ti divideva i "colori". Puoi ottenere anche dei tiff in separazione, dipende sempre da come salvi i file.
Il discorso che volevo fare io era un po' più tecnico, proprio sull'uso differenziato dei formati
ciao
Carlo
*


il tiff non può assolutamente dare problemi perchè è una mappatura punto per punto dell'immagine, quindi o c'è una sfumatura o non c'è.
che poi alcuni rip non siano in grado di gestire i file tif ma preferiscono gli eps è un'altra cosa.
sul fatto della risoluzione c'è da dire tanto, il 304 dpi è utilizzato per la stampa tipografica di qualità ed è il corrispondente delle 120 l/mm (cambia solo il metodo di misura)
ora, se l'occhio avesse una risoluzione equivalente ai 304 dpi o 120 l/mm come dovresti vedere le immagini su di un monitor che ha una risoluzione di 72 dpi, ....peggio di un campo di patate arato.
"L'occhio umano ha un potere risolutivo di 0,025-0,1 mm, quindi significa che ad occhio nudo possono essere distinti come separati, due punti che si trovino ad una distanza tra loro di almeno 1/10-1/40 di mm; se la distanza è inferiore i due punti non possono essere più distinti e vengono confusi in uno solo."
tratto da un testo di ottica.
significa tra le 10 e le 40 linee per mm
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
ziofabri
QUOTE(ziofabri @ Dec 6 2005, 01:09 PM)
il tiff non può assolutamente dare problemi perchè è una mappatura punto per punto dell'immagine, quindi o c'è una sfumatura o non c'è.
che poi alcuni rip non siano in grado di gestire i file tif ma preferiscono gli eps è un'altra cosa.
sul fatto della risoluzione c'è da dire tanto, il 304 dpi è utilizzato per la stampa tipografica di qualità ed è il corrispondente delle 120 l/mm (cambia solo il metodo di misura)
ora, se l'occhio avesse una risoluzione equivalente ai 304 dpi o 120 l/mm come dovresti vedere le immagini su di un monitor che ha una risoluzione di 72 dpi, ....peggio di un campo di patate arato.
"L'occhio umano ha un potere risolutivo di 0,025-0,1 mm, quindi significa che ad occhio nudo possono essere distinti come separati, due punti che si trovino ad una distanza tra loro di almeno 1/10-1/40 di mm; se la distanza è inferiore i due punti non possono essere più distinti e vengono confusi in uno solo."
tratto da un testo di ottica.
significa tra le 10 e le 40 linee per mm
ciao
fabrizio oliva
www.studio99.it
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mi rispondo da solo perchè nella fretta ho detto un paio di scemate blink.gif blink.gif

prima cretinata intanto la risoluzione di stampa è 120 l/cm e non mm. che corrisponde a 600dpi
quella normalmente usata cioè 60 l/cm corrisponde ai 304 dpi.

l'occhio ha una risoluzione tra le 5 e le 20 l/mm ovvero 50/200 l/cm. (1/10 1/40 mm) ma alla minima distanza in cui si riesce a mettere a fuoco.
Normalmente la distanza di visione standard è quella di circa 20/25 cm che corrisponde alla visione di una stampa 20x30 o di lettura di una rivista o libro, in questa posizione la risoluzione è di circa 2,5 l/mm (25 l/cm)corrispondente a 127 dpi. Infatti il circolo di confusione di un'ottica per il formato 20x25 è di 0,2 mm...considerato il limite per la vista tra un cerchio ed un punto.
scusate ancora biggrin.gif
ciao


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