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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
lino.74
Ciao,secondo voi tra quanto tempo il digitale(parlo di reflex)
sara' del tutto piu' conveniente e qualitativamente migliore
della pellicola tradizionale?Vi chiedo questo perche' ho
appena comprato una F80 e vorrei comprare da un amico una
buona ottica usata,ma non vorrei che nel giro di pochi anni
fotografare su pellicola non abbia piu' nessun vantaggio.
Attualmente a livello di definizione la pellicola
regge ancora sul digitale ecome costi di stampa e' ancora
piu' conveniente ma se le cose dovessero cambiare (la prima
sicuramente) penso che tutto l'analogico fara' la fine
del bianco e nero,con la differenza che quest'ultimo ha trovaTO
ancora impiego per determitati lavori e non e' scomparso
del tutto. Ragazzi io purtroppo la vedo brutta:se stampare
da pellicola diventera' sempre piu' svantaggioso (rullino+Sviluppo+stampa) del digitale e la qualita' d'immagine sara'
superiore,mi spiegate cosa servira' possedere un'analogica?
Fara' la fine,dopo decenni di gloria, del vinile soppiantato
dai cd, piu' costosi e qualitivamente inferiori?
Che nervi...non hanno neanche fatto il rullino col dorso
digitale da usare per le macchine tradizionali :-(
Franz
Ciao,

visto che se ne è già parlato, ti consiglierei di leggere questo editoriale

Per darti un'idea cmq, il sottoscritto ha una F80, una F100, una nikkormat FT3 ed una F3HP in condivisione con la mia fidanzata...
A breve allestirò la mia camera oscura per il B/N.
TRANQUILLO!!!
La pellicola ha da dire la sua ancora per tanto e tantissimo tempo... non farti prendere dal panico.
happy.gif

Buonissime foto,
Franz
botbot
le pellicole esisteranno fino a quando kodak, agfa, etc. avranno interesse a produrle; mi pare che tu e la tua fidanzata possiate stare tranquilli ancora un bel pò (e insieme a voi anche milioni di consumatori professionisti e non).
Francoval
A meno che non inventino un sistema completamente nuovo la pellicola rimarrà per sempre quale riferimento di qualità senza compromessi. Mi spiego: il sensore da circa 6 Mp sembra sia diventato lo standard ottimale per il digitale evoluto. laugh.gif Sotto a questa misura si pecca in qualità dell'immagine mentre al di sopra si perde nella versatilità e nella velocità. La pellicola permette una qualità irraggiungibile a meno di sacrificare velocità e praticità. Infatti i sensori da 12 o più Mp (Fuji ne ha presentato uno da 40 reali) oltre che estremamente costosi sono difficilissimi da gestire e lenti come lumache in calore. unsure.gif
Quindi stattene tranquillo. Staremo in piacevole compagnia del supporto in celluloide ancora per moltissimo tempo. biggrin.gif
E i dischi in vinile non sono mica scomparsi, sai? Anzi c'è stata una grossa riscoperta. Gli intenditori assicurano che la riproduzione musicale dal vinile è assolutamente più bella che dal digitale. wink.gif
Ciao e auguri
rolleyes.gif
l.ceva@libero.it
QUOTE (Francoval @ Mar 31 2004, 01:42 PM)
A meno che non inventino un sistema completamente nuovo la pellicola rimarrà per sempre quale riferimento di qualità senza compromessi. Mi spiego: il sensore da circa 6 Mp sembra sia diventato lo standard ottimale per il digitale evoluto.  laugh.gif Sotto a questa misura si pecca in qualità dell'immagine mentre al di sopra si perde nella versatilità e nella velocità. La pellicola permette una qualità irraggiungibile a meno di sacrificare velocità e praticità. Infatti i sensori da 12 o più Mp (Fuji ne ha presentato uno da 40 reali) oltre che estremamente costosi sono difficilissimi da gestire e lenti come lumache in calore.  unsure.gif
Quindi stattene tranquillo. Staremo in piacevole compagnia del supporto in celluloide ancora per moltissimo tempo.  biggrin.gif
E i dischi in vinile non sono mica scomparsi, sai? Anzi c'è stata una grossa riscoperta. Gli intenditori assicurano che la riproduzione musicale dal vinile è assolutamente più bella che dal digitale.  wink.gif
Ciao e auguri
  rolleyes.gif

Sebbene io sia perfettamente d'accordo sul fatto che la pellicola durerà ancora un bel po' di tempo sono altrettanto convinto che il digitale ha davanti a se' un futuro luminoso.

Dire che una risoluzione sopra i 6 mega fa perdere in praticità e velocità mi pare una visione un po' miope.
In questo campo il progresso va ad una velocità impressionante prima dell'avvento della nikon d1 parlare di fotografia digitale era un azzardo ora dopo pochi anni questo modello è stato superato.
Il balzo qualitativo tra la prima d1 e l'attuale d2 è a mio parere epocale specialmente se consideriamo la resa cromatica e sono solo passati 4 anni.

Credo con l'arrivo della tanto agognata d2x ne vedremo delle belle!

Forse oggi un file da 40 mega può sembrare difficile da gestire ma anche in questo campo il progresso corre più di quanto immagini.

Se solo 5 anni fà ti avessi parlato di file da 6 o 8 mega mi avresti dato del pazzo eppure oggi sembra assolutamente normale.

Nel campo dell'informatica la potenza dei computer aumenta in modo esponenziale ed i costi si riducono. prova solo a pensare quanto costava nel 99 una scheda da 64 mb... io ho ancora una fattura dell'epoca ed il prezzo pagato era di ben £ 550.000.

Tutto questo ha uno svantaggio e cioè che un'evoluzione così rapida provoca un'obsolescenza molto veloce del materiale ma questo è un problema che riguarda in particolar modo noi professionisti che d'altra parte abbiamo la possibilità di ammortizzare la spesa.

A livello di qualità d'immagine non c'è una grande differenza tra una foto fatta con una vecchia e gloriosa f2 ed una fatta con una f5 al contrario una foto fatta con la prima d1 è molto ma molto differente rispetto ad una fatta con una d2h.
La differenza è che tra la f2 e la f5 sono passati quasi 30 anni mentre tra le due DSLR ne sono passati solo 4!

Quanto alla musica posso assicurarti che ci sono molti intenditori e professionisti del campo (ci lavoro molto) che sotengono esattamente il contrario infatti dicono che ai livelli qualitativi attuali la resa dinamica di un CD (registrato come Cristo comanda) è decisamente più elevata di quella di un LP.

In fine esiste anche un non trascurabile aspetto finanziario prova un po' a chiedere in un negozio di materiale fotografico in che proporzione si vendono macchine digitali ed analogiche.

ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it


Antonio C.
Concordo con Lorenzo,

dire che sopra i 6Mp ci sono problemi di velocità ed ingombro dei file equivale a non tenere conto degli ultimi sviluppi nel campo DSLR (anche non Nikon) e soprattutto velocità nel progresso dell'elettronica di consumo. Fra due anni un file prodotto da una 6Mp sembrerà una nocciolina, la velocità operativa delle DSLR, la potenza di elaborazione dei pc, la capacità delle memorie di massa per fotocamere e pc potranno solo migliorare (a minor prezzo).
Chi si ferma è perduto (parlo dei costruttori).
Ciao!

ps: la pellicola non sparirà per un bel pezzo, almeno quella di qualità (cioè il BN, il resto già adesso non ha più senso).
FXX
QUOTE
Lorenzo

Sono daccordo anch'io con Lorenzo, per'altro lavorando per una casa produttrice di semiconduttori tra i primi a livello mondiale, ti assicuro che la tecnologia che vedete nei negozi e nelle applicazioni civili e commerciali è anni luce lontana dalla realtà.
I 4 anni anni evidenziati da Lorenzo tra la tecnologia della D1 e della D2H potevano essere anche solo 4 giorni.
E' solo questione di marketing. Noi abbiamo già per esempio delle Compact Flash da 4GB che vanno a 30MB/s dal 1999, ma non le abbiamo ancora messe in commercio... prova ad immaginare perchè... sai quanto costa produrre una CF da 512MB? circa 10$, con tecnologia ritenute già obsolete....
Il digitale è il futuro, specialmente il digitale ottico! wink.gif
La pellicola avrà ancora vita lunga se il digitale gli e la farà avere.... dry.gif
Penso che per come sial il mercato oggi possiamo aspettarci ancora una buona vita media per la pellicola, ma non ti aspettare che sia molto lunga...

ciao e Buone Foto! tongue.gif
speleo
QUOTE (l.ceva@libero.it @ Mar 31 2004, 03:03 PM)
Quanto alla musica posso assicurarti che ci sono molti intenditori e professionisti del campo (ci lavoro molto) che sotengono esattamente il contrario infatti dicono che ai livelli qualitativi attuali la resa dinamica di un CD (registrato come Cristo comanda) è decisamente più elevata di quella di un LP.


Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it

Il discorso è sempre lo stesso: dipende da cosa si vuole.

Se parli di "pulizia" del suono, senza dubbio è meglio il digitale.
Se, invece, parli di "informazioni trasportate" il digitale non sarà mai migliore dell'analogico (nel passaggio A/D c'è SEMPRE una perdita... se poi questa sia insignificante o meno è un discorso che dipende dal campo di applicazione) wink.gif

Leo
Gianluca-Capiozzo
QUOTE (FXX @ Mar 31 2004, 03:20 PM)

Penso che per come sial il mercato oggi possiamo aspettarci ancora una buona vita media per la pellicola, ma non ti aspettare che sia molto lunga...


Se posso dire la mia dipende molto dalla richiesta del mercato, provate a vedere il sondaggio effettuato dalla Fuji nella Home page qui. Alla domanda Quante stampe digitali effettui al mese? più del 50% asserisce di non avere una fotocamera digitale, e il sondaggio essendo su Internet dovrebbe essere a favore di un utenza tecnicamente "digitale"... sicuramente il digitale è il futuro... però pur essitendo il DVDAudio e il SACD il "vecchi" dischi in vinile SUONANO e non RIPRODUCONO.
Gabriele Lopez
Mi aggiungo a quanto detto da altri prima di me, in innumervoli discussioni prima di questa...

Sono certo che la pellicola resterà, ma sono certo anche che non avremo più 30 emulsioni tra cui scegliere ma ne avremo 5, e probabilmente a caro prezzo, temo....che poi è quello che succede oggi col vinile..


Invece, Lino, di che ti preoccupi? usa pure le tue macchine, quando avrai di fronte un muro ci penserai....non credere che acquistando una Dslr oggi avresti 30 anni di compatibilità garantite, questo mi pare chiaro no?

Nessun genere uccide l'altro, ma chi per vari motivi vuole continuare in direzioni alternative deve accettare il prezzo da pagare..

Ti parlo da amante della fotografia bianconero, che come dice Antonio, è l'unico genere a mio avviso che resta sensato fuori dal digitale. dato per morto 30 anni fa, oggi è più ricco che mai...e i rulli costano ancora come allora, in rapporto..

ciao!!



Francoval
QUOTE (l.ceva@libero.it @ Mar 31 2004, 03:03 PM)
...
Dire che una risoluzione sopra i 6 mega fa perdere in praticità e velocità mi pare una visione un po' miope.
In questo campo il progresso va ad una velocità impressionante prima dell'avvento della nikon d1 parlare di fotografia digitale era un azzardo ora dopo pochi anni questo modello è stato superato.
Il balzo qualitativo tra la prima d1 e l'attuale d2 è a mio parere epocale specialmente se consideriamo la resa cromatica e sono solo passati 4 anni.

Credo con l'arrivo della tanto agognata d2x ne vedremo delle belle!

Forse oggi un file da 40 mega può sembrare difficile da gestire ma anche in questo campo il progresso corre più di quanto immagini.

...
Nel campo dell'informatica la potenza dei computer aumenta in modo esponenziale ed i costi si riducono. prova solo a pensare quanto costava nel 99 una scheda da 64 mb... io ho ancora una fattura dell'epoca ed il prezzo pagato era di ben £ 550.000.

...
A livello di qualità d'immagine non c'è una grande differenza tra una foto fatta con una vecchia e gloriosa f2 ed una fatta con una f5 al contrario una foto fatta con la prima d1 è molto ma molto differente rispetto ad una fatta con una d2h.
La differenza è che tra la f2 e la f5 sono passati quasi 30 anni mentre tra le due DSLR ne sono passati solo 4!

Quanto alla musica posso assicurarti che ci sono molti intenditori e professionisti del campo (ci lavoro molto) che sotengono esattamente il contrario infatti dicono che ai livelli qualitativi attuali la resa dinamica di un CD (registrato come Cristo comanda) è decisamente più elevata di quella di un LP.

In fine esiste anche un non trascurabile aspetto finanziario prova un po' a chiedere in un negozio di materiale fotografico in che proporzione si vendono macchine digitali ed analogiche.

ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it

Non sono d'accordo. Ho provato uno dei più moderni dorsi digitali da 16 Mp. e ti assicuro che è davvero lento! Immagino quanto sarà veloce quello da 40. Lento nell'acquisizione dell'immagine e lentissimo nell'elaborazione. Anche perchè un sensore da 16 Mp. non interpolati genera un file da 50 Mb. E quello da 40 lo farà da 200, immagino. Se poi si interpolano sai come friggono i processori anche da 4 Gh (che non li ha nessuno)? Ma è normale! Perchè difficilmente si inventa qualcosa di veramente nuovo ma si sviluppa il vecchio. Pensa ad esempio che le più moderne centrali termonucleari non potrebbero produrre elettricità se un certo signor Papin non avesse inventato, più di tre secoli fa, la pentola a pressione! Quindi, quando mi racconti la favola della tecnologia che fa passi da gigante, scusa, ma mi scappa da ridere. Stiamo viaggiando su macchine mosse da motori che hanno 200 anni. Sì, li hanno perfezionati, limati, alleggeriti, compressi, ecc. ma il principio è sempre quello. E lo stesso per i processori. Si evolvono dici tu, ma il 70 % è basato sul DOS, un sistema vecchio e farraginoso che denuncia i moltissimi limiti nonostante gli sforzi di Bill Gates e soci.
Ma ritornando alla fotografia prova a tradurmi in digitale la definizione di una lastra da 25 asa del formato 18x24 cm.
In quanto alla musica poi, io parlavo di bellezza del suono e non di perfezione né tantomenno di risposta in frequenza. So perfettamente che un organo elettronico digitale dà un suono perfetto, ma quando ascolto Bach, Haydn, o Frescobaldi voglio sentire i colpi dei tasti e dei pedali, gli asmatici soffi dei mantici, e i cigolii dei meccanismi di trasmissione. Perchè, sono certo che i grandi musicisti del passato, anche se non li hanno segnati sul pentagramma, ne hanno tenuto conto.
Ciao e auguri.
blink.gif
Savanaverde
EBBBBRAVO Francoval, sono d'accordo ! biggrin.gif
Pierantonio
Secondo me l'errore che si fa nella comparazione tra pellicola e digitale è quella di pensare che uno sia il sostituto dell'altro e non due cose diverse.
Si sta in pratica commettendo lo stesso errore che altri fecero, ad esempio, al momento della comparsa del pianoforte elettronico che alcuni pensarono di utilizzare al posto di quello meccanico con il risultato che il secondo sopravvive ancora mentre il primo ha un ruolo nella musica piuttosto marginale. Esattamente il contrario è invece accaduto con la chitarra elettrica e quella classica proprio perché alcuni autori iniziarono ad usarla come uno strumento completamente nuovo.
D'altra parte anche qui si sente spesso parlare di postelaborazione delle immagini digitali ammettendo implicitamente che il futuro del digitale sta proprio nel consentire capacità espressive che con la pellicola normale non sono possibili o comunque sono difficilissime da raggiungere.
Penso quindi che, escluso il mercato consumer, la pellicola ed il digitale vivranno due vite parallele in modo da rendere più completa e varia l'espressione dei fotografi.
Saluti a tutti.
Pierantonio
l.ceva@libero.it
QUOTE (Francoval @ Mar 31 2004, 11:58 PM)


Non sono d'accordo. Ho provato uno dei più moderni dorsi digitali da 16 Mp. e ti assicuro che è davvero lento! Immagino quanto sarà veloce quello da 40. Lento nell'acquisizione dell'immagine e lentissimo nell'elaborazione. Anche perchè un sensore da 16 Mp. non interpolati genera un file da 50 Mb. E quello da 40 lo farà da 200, immagino. Se poi si interpolano sai come friggono i processori anche da 4 Gh (che non li ha nessuno)? Ma è normale! Perchè difficilmente si inventa qualcosa di veramente nuovo ma si sviluppa il vecchio. Pensa ad esempio che le più moderne centrali termonucleari non potrebbero produrre elettricità se un certo signor Papin non avesse inventato, più di tre secoli fa, la pentola a pressione! Quindi, quando mi racconti la favola della tecnologia che fa passi da gigante, scusa, ma mi scappa da ridere. Stiamo viaggiando su macchine mosse da motori che hanno 200 anni. Sì, li hanno perfezionati, limati, alleggeriti, compressi, ecc. ma il principio è sempre quello. E lo stesso per i processori. Si evolvono dici tu, ma il 70 % è basato sul DOS, un sistema vecchio e farraginoso che denuncia i moltissimi limiti nonostante gli sforzi di Bill Gates e soci.
Ma ritornando alla fotografia prova a tradurmi in digitale la definizione di una lastra da 25 asa del formato 18x24 cm.
In quanto alla musica poi, io parlavo di bellezza del suono e non di perfezione né tantomenno di risposta in frequenza. So perfettamente che un organo elettronico digitale dà un suono perfetto, ma quando ascolto Bach, Haydn, o Frescobaldi voglio sentire i colpi dei tasti e dei pedali, gli asmatici soffi dei mantici, e i cigolii dei meccanismi di trasmissione. Perchè, sono certo che i grandi musicisti del passato, anche se non li hanno segnati sul pentagramma, ne hanno tenuto conto.
Ciao e auguri.
blink.gif

Caro Fancoval,

Mi pare ovvio che le nostre posizioni siano in contrasto (evviva la dialetticca!)

Dalla mia parte c'è la storia dell'informatica fino ad oggi con il suo innegabile progresso che non è certo una favola ora potrebbe anche fermarsi tutto allo stato attuale ma al riguardo ho qualche dubbio!

Venendo al tuo esempio delle centrali nucleari anche in fotografia tutto si basa sullo stesso principio vecchio di 100 anni (obbiettivo diaframma otturatore).

Sono d'accordo con te un lastra 18x24 è sicuramente più definita ma tu quante ne usi? D'accordo che i dorsi ad alta risoluzione sono ancora lenti ma lavorare con un 18x24 ti pare un modus operandi veloce?

La tua risposta sulla questione musicale è assolutamente fuori luogo infatti io non parlavo di creazione di musica con strumenti digitali ma di registrazione digitale che è un altra cosa! Il suono di un pianoforte a coda registrato digitalemte è diverso dal suono "perfetto" di un organo eletrronico.

Ad ogni modo come qualcuno ha detto "Ai posteri l'ardua sentenza!"

ciao

Lorenzo

www.lorezocevavalla.it



tembokidogo@libero.it
La pellicola sopravviverà - ne sono certo - in ambiti specifici e, come ha osservato Gabriele, dovremo abituarci a scegliere fra i prodotti di pochi fabbricanti, in una gamma più ristretta di quella attuale e, probabilmente, anch'essa più specializzata. E non è detto che questo sia un male assoluto, visto che la selezione toglierà, presumibilmente, di mezzo i prodotti meno professionali. Certo, tutto ciò avrà un costo. Anche se non limiterei le speranze di sopravvivenza al solo bianco e nero.
Meno di un mese fa ho incontrato nell'Amboseli, in Kenya, un ricercatore francese che da 18 anni segue un progetto di monitoraggio della popolazione di elefanti. Fa parte del team di Cinthya Moss, e chi segue un po' le vicende della conservazione sa che si tratta di persone che lavorano ai massimi livelli. Abbiamo chiacchierato a lungo, anche di comuni amici che abbiamo scoperto di avere in altre parti dell'Africa, e inevitabilmente abbiamo parlato di fotografia. Non solo la fotografia è per lui uno strumento indispensabile per supportare la ricerca, ma è anche una progessione, avendo al suo attivo una serie di pubblicazioni di carattere fotonaturalistico. Mi ha mostrato la sua attrezzatura, imponente e "vissuta", che comprende un paio di F3, altrettante FM2 e il suo "gioiello", una F5. Più una serie di ottiche fra le quali un incredibile 800 5.6 Ai. Abbiamo discusso del digitale, e dell'indubbio vantaggio che la possibilità di "scaricare" immediatamente nel data base degli elefanti che periodicamente censisce immagini ad alta risoluzione acquisite con una reflex come la D2H, per esempio, garantirebbe al suo lavoro.
Queste, in sintesi, le sue considerazioni:
- La D2H è quasi certamente, fra le Dslr, la più adatta e "attrezzata" per un gravoso uso sul campo in condizioni ambientali avverse;
- Esistono però una serie di problemi derivanti, in buona sostanza, dall'alimentazione. Dove non esiste una rete elettrica alla quale allacciarsi, oppure è necessario ricorrere ad un macchinoso e rumoroso generatore diesel, la disponibilità di batterie di facile reperibilità e scarso ingombro come le classiche "stilo" o le "pastiglie" della serie Fm è fondamentale.
- Lo stesso problema si riflette sulla possibilità di archiviazione (alimentazione del portatile)
- Non ultimo, le case editrici con le quali lavora, in Africa, negli Stati Uniti e in Francia, richiedono espressamente per la pubblicazione diapositive.
Aggiungo che finora, almeno da quelle parti, ho sempre incontrato fotografi naturalisti professionisti che lavoravano solo ed esclusivamente in analogico, con attrezzature spesso "datate" e prevalentemente meccaniche.
Certo, nel fotogiornalismo come nella moda, nello still life e in una miriade d'altri settori professionali direi che la battaglia è già conclusa con la vittoria del digitale.
Diego
l.ceva@libero.it
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Apr 1 2004, 10:10 AM)
- La D2H è quasi certamente, fra le Dslr, la più adatta e "attrezzata" per un gravoso uso sul campo in condizioni ambientali avverse;
- Esistono però una serie di problemi derivanti, in buona sostanza, dall'alimentazione. Dove non esiste una rete elettrica alla quale allacciarsi, oppure è necessario ricorrere ad un macchinoso e rumoroso generatore diesel, la disponibilità di batterie di facile reperibilità e scarso ingombro come le classiche "stilo" o le "pastiglie" della serie Fm è fondamentale.
- Lo stesso problema si riflette sulla possibilità di archiviazione (alimentazione del portatile)
- Non ultimo, le case editrici con le quali lavora, in Africa, negli Stati Uniti e in Francia, richiedono espressamente per la pubblicazione diapositive.

Non vorrei trasformare questa discussione in una guerra di religione primo perchè non sono affatto contrario all'uso di sistemi tradizionali e secondo perchè personalmente con le fotocamere digitali ci lavoro ma me le devo comprare, non le produco ne tanto meno le vendo.

Il problema dell'alimentazione è per ora effetivamente un problema nelle situazioni di cui tu parli ma io resto fiducioso.

Quanto alle case editrici è solo questione di tempo guarda cosa è successo al NATIONAL GEOGRAFIC.

ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it
tembokidogo@libero.it
Beh, per ora il National ha pubblicato UN servizio realizzato in digitale, effettuato con questa tecnologia essenzialmente per motivi di sicurezza a bordo di caccia dell'Usaf; c'era poi, per motivi di intelligence, la necessità delle autorità militare di visionare immediatamente le immagini, come spiega l'autore del servizio.
Diego
FXX
QUOTE
Esistono però una serie di problemi derivanti, in buona sostanza, dall'alimentazione


mai sentito parlare di celle fotovoltaiche? in Africa andrebbero benissimo!! laugh.gif
Per non parlare delle pile all'idrogeno..... wink.gif
gerardo bonomo
Andrebbe innanzitutto fatto un distinguo tra formati, grande, medio e 35mm. E poi un secondo distinguo tra diapositiva, negativa colore e bianco e nero.
In questo momento le pellicole più minacciate sono le piane, 20x25, 13x18 e 10x12. Seguiranno probabilmente le pellicole 120 e in ultimo le 35mm.
Di queste le emulsioni attualmente più a rischio sono le ivertibili, seguite da quelle in bianco e nero e in ultimo dal colore.
Forse non tutti sanno che una negativa colore può essere sviluppata anche a livello domestico come se fosse una negativa in bianco e nero - ovviamente perdendo le informazioni del colore -.Di contro negli Stati Uniti si emulsionano ancora le lastre in cristallo ottico per i banchi di grande formato, per assicurare perfetta planearità proprio alla pellicola.
Entrare nel merito delle differenze tra i due sistemi, sensore e pellicola, richiederebbe fiumi di byte.
Personalmente affianchiamo ancora oggi i due sistemi, bianco e nero su pellicola e colore in digitale. Mentre pensiamo con grande serietà a quale pellicola smetterà di essere fabbricata per prima, potremmo incontrare sulla nostra orbita terrestre un meteorite, e risolvere il problema in modo decisamente più radicale e apocalittico. Il consiglio finale è scattare, scattare, scattare. Ai posteri - o ai marziani - l'ardua e finale sentenza.
Gerardo Bonomo.
Gabriele Lopez
QUOTE (Bonomo @ Apr 1 2004, 02:58 PM)
Mentre pensiamo con grande serietà a quale pellicola smetterà di essere fabbricata per prima, potremmo incontrare sulla nostra orbita terrestre un meteorite, e risolvere il problema in modo decisamente più radicale e apocalittico. Il consiglio finale è scattare, scattare, scattare. Ai posteri - o ai marziani - l'ardua e finale sentenza.
Gerardo Bonomo.

Il mio consiglio finale è di toccarci gli zebedei.....

Sai com'è, oggi ero indeciso tra Contax con l'HP5 e D70, e tra poco dovrei uscire...

ciprianicarlo@tiscali.it
Sono d'accordo con chi dice che la pellicola non morirà ma che tra breve ci troveremo a scegliere tra 5-10 pellicole. E' un problema, ma si potrà affrontare solo nel momento in cui si porrà come problema. Non è un problema però pensare di dover cambiare tra qualche anno la macchina e passare al digitale, male che và ci rimetteremo i soldi delle nostre "tradizionali", tanto è lo stesso problema di chi usa oggi il digitale. Per chi ha comprato una D100 una anno e mezzo fa già si è giocato circa mille euro e oggi in molti già corrono dietro alla D70 che tra un anno e mezzo varrà la metà. Ne ho parlato già in altro intervento, l'importante è farsi "sciovolare" tutto addosso senza crearsi problemi e continuare a fotografare. Non trovando più pellicole si passerà al digitale, non vedo il problema, il problema è sempre di chi passa al digitale non per esigenze ma per sentirsi fotografo del futuro! Il futuro è di tutti, basta arrivarci con intelligenza.
Saluti a tutti.
sergiobutta
Ciao, Gabriele, ma non c'è problema. C'è la macchina inventata da Antonio col sensore B/N intercambiale !!!
Gabriele Lopez
Io e Antonio useremo a breve solo la Holga..... huh.gif
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