Salve a tutti
Un paio di settimane fa ero in studio con altri ragazzi a scattare dei ritratti.
In uno dei set hanno avuto grossi problemi di maf con l'attrezzatura gi� citata (24-70 nikkor, non sigma o chicchessia).
Mi spiego: la foto era un primo piano di una ragazza leggermente girata di tre quarti, luce flash, iso 200, f5.6, 1/200, 24-70 @70mm su cavalletto (quindi impossibile imputare il problema ne' al micromosso, ne' alla diffrazione). Non ho assistito allo scatto incriminato ma, quando mi hanno chiamato per visualizzare a monitor le foto incriminate, era evidente lo scarto del piano di fuoco. Maf effettuata selezionando col punto singolo l'occhio della modella, era invece chiaro che era sfuocato, mentre la punta del naso era dove effettivamente cadeva il piano di fuoco.
Dopo averne discusso un po' abbiamo riprovato, stavolta insieme, a riscattare la foto. Stavolta selezionando il punto di fuoco sullo zigomo della modella, quindi 4-5cm indietro rispetto all'occhio, pressappoco la distanza tra l'occhio e la punta del naso, aspettandoci che poi a monitor avremmo visto il fuoco sull'occhio: cos� in effetti � andata.
Ora mi chiedo: possibile che con un attrezzatura cos� di elevata qualit� e costosa, una persona si debba scervellare a controllare le foto a monitor e poi a falsare "ad muzzum" il fuoco per evitare maf scorrette?