Sarà bruttissimo da vedere (io stesso lo odio), ma bisogna ammettere che è quasi sempre vincente!! poche volte si è dimostrata una scelta negativa nei momenti che contano, e ieri sera il Chelsea e il nuovo "fenomeno" Di Matteo l'hanno dimostrato, oltre che contro i marziani del Barcellona.

Mi spiace per il Bayern, che era in casa è ha giocato la maggior parte del match, almeno fino al 90esimo, ma se sull' 1-0 togli Müller e poi a due minuti dalla fine, sull'unico corner concesso lasci libero uno come Drogba.... poi Robben sbaglia un rigore regalato dallo stesso Drogba, allora un pò te lo meriti

PS: Drogba mostruoso, era dovunque, tipo Eto'o nell'anno nerazzurro

Complimenti ai vincitori (pur giocando "male")

e si, il Bayern è più squadra, con una manovra fluida e costante, mentre il Chelsea più improntato alle ripartenze veloci (ma specialmente ieri forse non avrebbe potuto fare altro). Il grosso merito di questa squadra è che ha saputo sfruttare tutte le poche occasioni che ha creato, casa che non hanno fatto le altre (vedi anche napoli e barcellona). E' il bello del calcio, non vince sempre il migliore...sennò sarebbe pure noioso!

Hai ragione!
Anche perchè a dar retta al bel gioco, ieri sera la finale sarebbe dovuta essere Barcellona - Bayern e avrebbe dovuto vincere il Barcellona.... (e per i tedeschi sarebbe cambiato nulla: sempre secondi... ).
Invece, ha vinto il Chelsea (oltretutto senza molti titolari in campo per squalifica...), guarda caso battendo tutte e due le squadre "migliori"... è solo un caso???

Una delle più brutte finali di CL della storia, finalmente i miliardi di euro buttati da quel mafioso di Abrahmovic sono serviti a qualcosa..

non è stata une delle più brutte, anzi...è difficile vedere delle belle finali, la posta è troppo alta e importante. Riguardo al bellissimo gioco del barcellona...bah...alla lunga lo trovo quasi noiosetto, troppo titic e titoc. avere il 90% di possesso palla non significa fare bel gioco, sempre secondo me. Bisogna avere l'intelligenza di capire i tuoi limiti ed adattarsi, sfruttando le qualità che possiedi ( e qui è stato bravo Di Matteo) senza voler fare il fenomeno.