Oggi la pioggia livellava le prestazioni delle moto e metteva in risalto le capacità di guida, tattiche e strategiche dei piloti. Persino le croniche difficoltà di trazione in uscita di curva che Valentino ha con la Ducati erano (abbastanza incomprensibilmente, per me, ma anche no) più o meno rese meno problematiche, mentre la precisione di guida diventava fondamentale: GUAI anche solo a sfiorare cordoli e strisce verniciate!
E in queste condizioni, ROssi è sempre Rossi.

Ora, perché il binomio Rossi/Ducati diventi competitivo anche sull'asciutto mi sembra necessario che:
- vengano risolti i suddetti problemi di trazione in uscita di curva (ahimè, pare che sia un problema comune ad entrambe le "rosse" da competizione... :( ).
- vengano risolti anche altri "problemini" della Ducati, che derivano da una serie di limitazioni intrinseche derivanti da scelte progettuali e costruttive (lunghezza relativa del telaio e relativa "carenza di agilità", probabilmente dovuta a misure obbligate dal motore a "L", inclusa).
- Rossi completi quello che, a me, sembra un "adattamento di compromesso" del proprio stile di guida alle caratteristiche intrinseche del mezzo. Si dica ciò che si vuole, ma se uno deve adattarsi al mezzo, allora quel mezzo NON è "equilibrato e bilanciato". Soprattutto in moto, dove non è che ci siano i margini di "correzione" delle 4 ruote... O il mezzo è valido o non vai da nessuna parte, a meno di avere, per motivi indipendenti dalla volontà di chiunque, un "incontro di patologie" come si è verificato in passato proprio con la Ducati e Casey Stoner

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E risolvere questi problemi non è esattamente semplicissimo; certamente non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina.
In bocca al lupo per il resto della stagione. Non si può sperare sempre che piova per vedere Rossi in condizioni di battagliare per un posto dignitoso...

Ciao,
Davide