Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PHOTO CULTURE > TEMI
Fedro
Al bar si ride, si scherza, si discute, si beve ci si infiamma...si legge il giornale, ma a volte, con una buona birra davanti ed una mezz'oretta di pausa, ci si puo dedicara alla solitaria lettura di qualche pagina di un libro.

Oggi per me è proprio andata così....sto leggendo "le idee della fotografia" di Claudio Marra e mi sono perso nelle parole di Wim Wenders (che adoro come regista..un pò meno come fotografo). permettetimi di consigliarvi il libro, ma soprattutto di condividere con voi le riflessioni del grande regista.

cratty
La frase che mi ha colpito molto:
"dietro alle foto veramente "buone" pero' si scorge sempre l'occhio umile"!
Grazie Marco
Saluti
Giorgio Baruffi
QUOTE(cratty @ Feb 7 2006, 09:13 PM)
La frase che mi ha colpito molto:
"dietro alle foto veramente "buone" pero' si scorge sempre l'occhio umile"!
Grazie Marco
Saluti
*




stessa cosa per me...

grazie Marco, non mancherò di cercare quel libro, visto che ho appena finito Furore mi ributterò sulla fotografia anche in lettura...

wink.gif
andreotto
Grazie Marco veramente da leggere
Buone foto a tutti andreotto
morgan
Questa la frase che più mi è rimasta impressa:

"Fotografare insegna l'intemperanza o l'umiltà". (dietro alle foto veramente "buone", però si scorge sempre l'occhio umile) Pollice.gif Pollice.gif
Franz
QUOTE(cratty @ Feb 7 2006, 09:13 PM)
La frase che mi ha colpito molto:
"dietro alle foto veramente "buone" pero' si scorge sempre l'occhio umile"!
*


Anche a me questa frase ha colpito molto, ma insieme a questa pure l'ultima mi ha toccato l'anima: "E certo, purtroppo, anche disprezzare di più. C'è anche quello infatti, lo 'sguardo cattivo'"

Sabato ho comprato insieme a Roberta "Workers" di Salgado, un libro che se non fosse che costa quasi 90 euri, consiglierei a tutti e per la qualità superiore delle foto di questo grandissimo artista, e per la capacità che l'autore ha avuto nell'entrare in quelle che sono le situazioni al limite in diverse parti del mondo in modo tale da saperci trasmettere nel contempo consapevolezza e rabbia... rabbia che è stimolo per smuoverci dal torpore delle nostre vite privilegiate se vogliamo per prendere coscienza di quello che - pur nella sua bruttura - è la bellezza della vita e del rispetto che le dovremmo. Forse, rispettando ed amando la vita come dovremmo, certe situazioni non ci sarebbero nemmeno.

Lorenzo
__Claudio__
Sinceramente non saprei dire cosa, in questo scritto, non mi abbia colpito, o meglio, su quale concetto non mi sia soffermato per avere conferme o per avere spunti di riflessione.
Il primo che ho trovato: Fotografare è un atto bidirezionale, ricordo che con alcuni utenti se ne è discusso in passato. La fotografia ci riporta, attraverso l'immagine guardata, anche chi e il perchè ha compiuto il gesto del "fotografare". Ci dà, se studiata con attenzione, l'immagine di colui che, pur non visto, si rivela attraverso il suo comporre, attraverso le sue scelte del soggetto e persino attraverso l'uso tecnico del mezzo. Una controfotografia di chi c'è dietro che si fa conoscere attraverso il mezzo usato per come l'ha usato.

Altro concetto che mi ha colpito: Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione. In fondo se ci pensiamo un attimo è proprio così. Il pretendere di fermare il tempo, cosa è se non un atto di presunzione? Nel contempo, visto che lo si fà giornalmente, non è forse una ribellione verso il suo scorrere ineluttabile?

E ancora: Attraverso il mirino, colui che fotografa può uscire da sè essere dall'altra parte, nel mondo. Questo concetto mi è particolarmente caro. Senza voler fare polemica, credo sia la più alta finalità della fotografia.
sergiopivetta
ohmy.gif Non si può più star tranquilli...
Come un fotografo, a volte, ama mettere a nudo i corpi per ritrarli, salta fuori qualcuno che riesce a mettere a nudo il fotografo... biggrin.gif

Pagina stupenda di Wim Wenders.

Il concetto è estendibile per tutte le discipline artistiche. Infatti queste sono uno dei modi che la nostra personalità, più o meno nascosta, ha di esprimersi ed uscire allo scoperto, mettendosi, quindi, a nudo.

Grazie Marco.

sergio
giannizadra
Non so perché, ma la pagina mi si apre per qualche decimo di secondo e poi diventa minuscola e illeggibile. Sarà l'otturatore rotto.. biggrin.gif
Le frasi che avete citato, mi inducono ad acquistare più copie del libro: una, sicuramente, per mia cultura personale.
Per altre due (almeno) ho in mente un paio di amici del forum cui la lettura farà un gran bene.. rolleyes.gif
Giuseppe78
QUOTE
Non so perché, ma la pagina mi si apre per qualche decimo di secondo e poi diventa minuscola e illeggibile.


Gianni se ci lasci qualche secondo il puntatore del mouse sopra, compare un'icona che ti permette, cliccandoci sopra, di ingrandire l'immagine...

G.
Fabio Blanco
Ottima lettura la tua proposta Marco.

Frasi che descrivono molto bene il concetto fotografico, anche se non sono in sintonia su una frase: "Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione", troppo assolutista per essere un concello legato allo stato d'animo dell'artista che fotografa, a meno che non sia presuntuoso (forse) e ribelle e non lo abbia mai capito. wink.gif

Certo è che i nostri pensieri e i nostri stati d'animo compongono la fotografia come la luce che la dipinta.
Fedro
QUOTE(Fabio Blanco @ Feb 8 2006, 01:39 PM)

non sono in sintonia su una frase: "Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione", troppo assolutista per essere un concello legato allo stato d'animo dell'artista che fotografa, a meno che non sia presuntuoso (forse) e ribelle e non lo abbia mai capito. wink.gif
*



trovo che la spiegazione che ha dato Claudio a questa affermazione sia perfettamente calzante e dimostri come in realtà non sia una visione gratuitamente assolutistica.

QUOTE
Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione. In fondo se ci pensiamo un attimo è proprio così. Il pretendere di fermare il tempo, cosa è se non un atto di presunzione? Nel contempo, visto che lo si fà giornalmente, non è forse una ribellione verso il suo scorrere ineluttabile?
Eliantos
Ottimo spunto di riflessione, Marco.
Toglimi una curiosità: non ti guardavano storto quelli che al bar leggono solo le pagine in rosa?
Fedro
QUOTE(Eliantos @ Feb 8 2006, 05:03 PM)
Ottimo spunto di riflessione, Marco.
Toglimi una curiosità: non ti guardavano storto quelli che al bar leggono solo le pagine in rosa?
*


no, anzi erano grati al libro, di solito se non leggo....li fotografo ... tongue.gif
Fabio Blanco
QUOTE(Fedro @ Feb 8 2006, 04:30 PM)
QUOTE(Fabio Blanco @ Feb 8 2006, 01:39 PM)

non sono in sintonia su una frase: "Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione", troppo assolutista per essere un concello legato allo stato d'animo dell'artista che fotografa, a meno che non sia presuntuoso (forse) e ribelle e non lo abbia mai capito. wink.gif
*



trovo che la spiegazione che ha dato Claudio a questa affermazione sia perfettamente calzante e dimostri come in realtà non sia una visione gratuitamente assolutistica.

QUOTE
Fotografare è sempre un atto di presunzione e di ribellione. In fondo se ci pensiamo un attimo è proprio così. Il pretendere di fermare il tempo, cosa è se non un atto di presunzione? Nel contempo, visto che lo si fa giornalmente, non è forse una ribellione verso il suo scorrere ineluttabile?

*



Marco avevo letto il commento di Claudio, ma in tutta onestà non riesco a farlo mio.
I riferimento alla presunzione di fermare il tempo è condivisibile e in effetti è per me può essere considerato un'aspetto della fotografia, anche se io più che fermare il tempo considero l'arte fotografica l'intento d'omaggiare la realtà e la sua infallibile bellezza.
Riguardo la seconda parte: se quanto su lo consideriamo quale postulato il teorema va da se. wink.gif

Mi piace la discussione mi fa pensare al vero "perché fotografo?"
margior
Bello! Mi sorprende molto l'inizio con un cenno al tempo e poi subito l'esplicitazione di un concetto invece spaziale (davanti-dietro), poi meglio chiarito proprio alla fine.

Ad una prima lettura, queste considerazioni spaziali, appaiono ben più scontate per un regista (ma anche per tanti fotografi...): abituati ad essere prima in mezzo alla scena, da "costruire" e poi riprendere "dietro" alla macchina.

In realtà ciò che si prospetta è ben di più, cioè una sorta di unione con il mezzo (un suo annullamento come mezzo), attraverso cui è possibile vedere e costruire al limite anche "in diretta" appropriandosi di tutta la potenza del mezzo stesso (qui parla di sguardo buono, sguardo cattivo, presunzione, ribellione...ma ovviamente c'è tanto altro).

Anche tutto il cinema onirico di Wenders si rispecchia in questi concetti, tanta consapevolezza tecnica che si annulla in tanta consapevolezza ideativa, progettuale e artistica. Alla fine un gioco fantastico capace di produrre puro piacere estetico, immersi "in fondo" in "semplici" movimenti di macchina, ma appunto come in un sogno che ci sembra "nostro".

Bello bello!

Aysle
E' un bellissimo libro quello che hai proposto...
L'ho letto circa un mese fa e l'ho trovato interessantissimo...

Secondo me è un compromesso "femminile" sulla questione in discussione accesa!!!!

"Per mezzo della fotografia cerco disperatamente di sconfiggere la fuggiovolezza della mia vita, di catturare gli attimi prima che svaniscano."
Isabelle Allende
Lambretta S
Io non c'ho capito una mazza... sarà perché dei libri guardo le figure... hmmm.gif

Troppe chiacchiere e pochi fatti... poi Wim Wenders non piace neanche a me come fotografo... l'unico film che mi ricordo Il cielo sopra Berlino caruccio ma noioso... speriamo finisce presto la brutta stagione e si riprende a fotografare... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
margior
QUOTE
Lambretta S        Oggi, 12:39 AM

Io non c'ho capito una mazza... sarà perché dei libri guardo le figure... 

Troppe chiacchiere e pochi fatti... poi Wim Wenders non piace neanche a me come fotografo... l'unico film che mi ricordo Il cielo sopra Berlino caruccio ma noioso... speriamo finisce presto la brutta stagione e si riprende a fotografare...


Guarda che qui nessuno ci ha capito una mazza, e anche in tante altre discussioni, a quanto sembra, ciò non toglie che qualche chiacchera al bar...vero?

Durante la brutta stagione vai al cinema, magari, così qualche cosa di fotografia, magari, la impari anche tu, magari. laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Ce ne è uno brutto di Wenders, forse ormai da noleggiare, era a Cannes l'anno scorso, con Tim Roth, credo, e quello scrittore americano che non mi ricordo...una cagata pazzesca!

Non è che hai visto troppo Fantozzi? laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Non mi menare, lo sai che scherzo, vero? Poi io sono piccolino, e tu mi sa che sei bello grosso...

Lambretta S
QUOTE(margior @ Feb 9 2006, 12:53 AM)
Durante la brutta stagione vai al cinema, magari, così qualche cosa di fotografia, magari, la impari anche tu, magari.  laugh.gif  laugh.gif  laugh.gif

Ce ne è uno brutto di Wenders, forse ormai da noleggiare, era a Cannes l'anno scorso, con Tim Roth, credo, e quello scrittore americano che non mi ricordo...una cagata pazzesca!

Non è che hai visto troppo Fantozzi?  laugh.gif  laugh.gif  laugh.gif

Non mi menare, lo sai che scherzo, vero? Poi io sono piccolino, e tu mi sa che sei bello grosso...


Non ho tempo per andare al cinema... i film me li vedo a casa con il mio scarso home theatre...

Fantozzi è uno dei più grandi filosofi degli ultimi tempi...

La corazzata potemkin è una cagata pazzesca... Fantozzi...

Tutti i libri che filosofeggiano di fotografia li metterei insieme alla Corazzata Potemkin... che bisogno c'è di scrivere tante menate... quando con una fotografia fatta bene non c'è bisogno nemmeno di fare la traduzione tanto la capisce pure un cinese...

Figurati! Adesso... come adesso non farei male nemmeno a una mosca... e poi sono pacifista... ma cosa ti vuoi menare tu porta pazienza... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
margior
Mmmm,...ti darei ragione se non fosse che di fotografie "fatte bene" come dici tu, se ne vedono pochine pochine...si, si, ma tanto si sa, è questione di gusti...o di farla un poco troppo semplice alla Lambretta!

Sei ovviamente libero di replicare, se lo desideri, ma sappi che io mi fermo qui perché non mi va di andare OT in post di chi sicuramente non lo desidera.

tongue.gif
Fedro
QUOTE
Marco avevo letto il commento di Claudio, ma in tutta onestà non riesco a farlo mio.
I riferimento alla presunzione di fermare il tempo è condivisibile e in effetti è per me può essere considerato un'aspetto della fotografia, anche se io più che fermare il tempo considero l'arte fotografica l'intento d'omaggiare la realtà e la sua infallibile bellezza.
Riguardo la seconda parte: se quanto su lo consideriamo quale postulato il teorema va da se. wink.gif

Mi piace la discussione mi fa pensare al vero "perché fotografo?"
*


Lungi da me volerti convincere di un'idea che non senti tua, aggiungo comunque qualcosa alla "presunzione". Qualunque artista che si cimenti in un atto creativo si ribella al suo stato per avvicinarsi a quello di demiurgo e questa, per me, non può essere che presunzione....
(non parliamo poi della presunzione implicita che ho appena operato paragonandomi all'artista che crea ph34r.gif )

omaggiare la realtà e la sua infallibile bellezza, lo capisco perfattamente, ma appunto una cotal bellezza, infallibile....come pensare di omaggiare tanta magnifica perfezione...se non con un pò di presunzione?

ripeto Fabio sono considerazioni mie, a mezza voce, non scaturite per convincerti....scaturite e basta tongue.gif
Lambretta S
QUOTE(Fedro @ Feb 9 2006, 07:02 AM)
...ripeto Fabio sono considerazioni mie, a mezza voce, non scaturite per convincerti....scaturite e basta tongue.gif


Perché a mezza voce? Sono considerazioni tue appunto giuste o sbagliate altri sono liberi di condividerle o meno... quando scatti una fotografia che fai premi il pulsante a metà corsa e chiedi scusa se l'otturatore ha fatto clack... ripeto a me piacciono i libri fotografici quelli con le figure per intenderci... quelli di filosofia della fotografia, che ti vogliono spiegare cos'è una fotografia quando basta guardarla per capire se ti piace o no, sono una palla mortale... come quando vai alle mostre e c'è il critico che non ha mai fatto una foto in vita sua e ti vuole spiegare la supercazzora brematurata con doppio scappellamento a destra e sinistra come se fosse antani... messicano.gif

Per Margior di foto fatte bene in giro ce ne sono molte... certo se invece di cercarle ti metti a leggere i sofismi del Solone di turno ne trovi poche... wink.gif

Meno chiacchiere e più foto per tutti... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
margior
QUOTE
Fedro Oggi, 07:02 AM

...aggiungo comunque qualcosa alla "presunzione"...


Non so se è cosi metafisico il discorso di Wenders. Possiamo, attraverso l'arte "fare" tutto quello che possiamo pensare. Ma pensare a un Dio non significa che esiste, anche se possiamo rappresentarlo (e anche se ci può salvare, è questione di fede). Insomma, potenza del pensiero, potenza degli strumenti che adoperiamo per l'arte, poi siamo uomini.
nisex
QUOTE(Fedro @ Feb 7 2006, 08:09 PM)
Al bar si ride, si scherza, si discute, si beve ci si infiamma...si legge il giornale, ma a volte, con una buona birra davanti ed una mezz'oretta di pausa, ci si puo dedicara alla solitaria lettura di qualche pagina di un libro.

Oggi per me è proprio andata così....sto leggendo "le idee della fotografia" di Claudio Marra e mi sono perso nelle parole di Wim Wenders (che adoro come regista..un pò meno come fotografo). permettetimi di consigliarvi il libro, ma soprattutto di condividere con voi le riflessioni del grande regista.
*



Letto un pò di tempo fa. un must, almeno quanto "sulla fotografia" di Susan Sontag è "la camera chiara - note sulla fotografia" di Roland Barthes.
__Claudio__
QUOTE(Lambretta S @ Feb 9 2006, 09:22 AM)
... ripeto a me piacciono i libri fotografici quelli con le figure per intenderci... quelli di filosofia della fotografia, che ti vogliono spiegare cos'è una fotografia quando basta guardarla per capire se ti piace o no, sono una palla mortale...


Pur comprendendo il punto di vista di Lambretta non mi sento di condividere in tutto e per tutto quanto dice (oh, nun me strappà le Nital card eh? biggrin.gif ). Io per esempio e senza uscire dal nostro orticello, amo molto i Life. Il perchè dipende dal fatto che, magari sbagliando, magari avendone una visione parziale quando non distorta, riesco attaverso quanto scritto dall'autore, a capire i perchè di molte cose, magari non di tutte ma di molte sì. Il riuscire a comprendere i perchè di certi scatti, il comprendere le sensazioni provate, l'immedesimarmi attraverso lo scritto nel percorso fotografico dell'autore, mi aiuta sempre ad ampliare anche i miei orizzonti fotografici. Infatti è proprio attraverso l'immagine allegata allo scritto che ho imparato a soffermarmi su cose che prima mi sarebbero magari passate inosservate e che invece, quando le incontro personalmente le "riconosco" come spunti fotografici. Credo che la sensibilità fotografica, come tutte le cose, possa essere coltivata e sicuramente implementata da quanto letto oltre che da quanto visto.
In questo caso, nello specifico quanto ognuno riesce a tirar fuori dallo scritto di Wender, ci colloca come fotografi, non più come semplici spettatori del fatto ma, attraverso la macchina che riprende, come comprimari della scena che si sta svolgendo di cui "vogliamo" far parte non passiva.
Per non essere troppo prolisso, anche se lo sono spesso, il bisogno di riappropriarsi della propria identità di persona/fotografo, fa pare della massa di sentimenti e sensazioni che, anche se inconsapevolmente, faranno parte del nostro bagaglio nell'essere attori e non solo spettatori. Se tutto ciò diventa consapevolezza lo si deve proprio secondo me a coloro i quali riescono a farne filosofia.
pesco
Ho letto quelle brevi pagine e sono piene di spunti riflessivi, grazie della segnalazione sicuramente cerchero' il libro per poterlo leggere.

grazie.gif
nuvolarossa
Condivido quanto detto da Wim Wenders sulla "bidirezionalità" della fotografia: cioè noi fissiamo le immagini con il nostro modo di vederle e quindi compiamo un atto bidirezionale.
Mi trovo anche molto in linea con lambretta: meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
Fedro
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 10 2006, 10:08 AM)
Mi trovo anche molto in linea con lambretta: meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
*


La similitudine è interessante e condivisibile, ma vedo questo scritto ed il mio ragionare, non volto allo spiegare una fotografia, per farci capire che è bella (o brutta.... o nè l'una nè l'atra che è forse peggio ancora).

Da quando ho ricordo ho sempre cercato di ragionare molto su me stesso e su quello che sto facendo, spesso gli spunti mi sono stati dati da altri pensatori, sia per accordo che per disaccordo: ho sempre cercato di sfruttare queste considerazioni nel procedere del mio cammino.

Il mio scopo è quindi di riflessione su quanto faccio, sul perchè, su cosa capita non solo sul sensore o sulla pellicola ....una sorta di conosci te stesso....poi certo capisco che siano considerazioni che ognuno decide se fare o meno o più probabilmente se condividere o meno.

__Claudio__
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 10 2006, 10:08 AM)
.......... meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
*



Dormito male stanotte? biggrin.gif
Era il tuo turno col piccolo Andrea? laugh.gif
Non ha attinenza con lo scritto la spiegazione della fotografia che si guarda. Semmai ha attinenza sul perchè la si scatta e sul perchè la si scatta in quel modo. Chi, come e perchè l'ha scattata. Nulla c'entra la foto in se stessa quanto se sia riconoscibile o meno il chi e il perchè l'ha scattata. Se tutto questo poi è rivolto verso noi stessi, attraverso lo scatto si può arrivare ad una autoanalisi che ci aiuta a capire cosa vogliamo fare da grandi con il mezzo che usiamo giornalmente. Ti sei mai chiesto veramente perchè a te piace andare a scovare angoli magici di piccoli paesi e fermarli su pellicola o sensore? Prova ad analizzare questo aspetto delle fotografie che fai e magari scoprirai aspetti di te stesso che non hai mai considerato.
nuvolarossa
Dormito???? blink.gif
Che cosa vuol dire? Da due mesi a questa parte il verbo "dormire" è stato bandito dal mio vocabolario biggrin.gif ...

QUOTE
Semmai ha attinenza sul perchè la si scatta e sul perchè la si scatta in quel modo. Chi, come e perchè l'ha scattata

Spiegare il perchè la si scatta ed il perchè la si è scattata in quel modo equivale anche a spiegare l'immagine in se stessa...
QUOTE
Se tutto questo poi è rivolto verso noi stessi, attraverso lo scatto si può arrivare ad una autoanalisi che ci aiuta a capire cosa vogliamo fare da grandi con il mezzo che usiamo giornalmente

Se tutto questo è rivolto verso noi stessi allora tutto il mio discorso decade. E su questo sono d'accordo con te e Marco (fedro) sulla necessità della continua ricerca interiore, sul capire il come ed il perchè e che cosa stiamo facendo.
Tu che mi conosci, sai anche che io non scatto mai "a caso", ma l'immagine la formo nella mia testa PRIMA di premere il pulsante di scatto. Anche quando uso il digitale non faccio mai centinaia di scatti per poi tirarne fuori uno buono perchè "tanto non costa niente" ed il cestino di windows è pressochè illimitato... Il mio approccio è sempre "al risparmio" (sono ligure biggrin.gif ), se uno scatto non lo vedo prima di scattare, non lo vedrò neanche dopo e lo scatto finirà irrimediabilmente cestinato.... Purtroppo spesso viene cestinato anche quello che avevo visto "prima" perchè il risultato non è proprio quello aspettato....
QUOTE
Ti sei mai chiesto veramente perchè a te piace andare a scovare angoli magici di piccoli paesi e fermarli su pellicola o sensore?


NO!!! laugh.gif laugh.gif laugh.gif
__Claudio__
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 11 2006, 11:52 AM)

NO!!!  laugh.gif  laugh.gif  laugh.gif
*



laugh.gif
Allora provaci! Riflettere non costa niente biggrin.gif
nuvolarossa
QUOTE(__Claudio__ @ Feb 11 2006, 12:23 PM)
laugh.gif
Allora provaci! Riflettere non costa niente biggrin.gif
*



...Infatti gli specchi lo fanno a titolo gratuito!!!!



P.S.: Guarda che c.....e bisogna scrivere per riportare "su" una discussione interessante che merita molti più interventi di quelli che ha avuto.... biggrin.gif
apeiron
QUOTE(Fedro @ Feb 7 2006, 08:09 PM)
Al bar si ride, si scherza, si discute, si beve ci si infiamma...si legge il giornale, ma a volte, con una buona birra davanti ed una mezz'oretta di pausa, ci si puo dedicara alla solitaria lettura di qualche pagina di un libro.

Oggi per me è proprio andata così....sto leggendo "le idee della fotografia" di Claudio Marra e mi sono perso nelle parole di Wim Wenders (che adoro come regista..un pò meno come fotografo). permettetimi di consigliarvi il libro, ma soprattutto di condividere con voi le riflessioni del grande regista.
*


L'ho riletto con un'attenzione diversa, ti ringrazio. Se posso, ti consiglio di sfogliare le pagine di E.Boubat, Fotografie,Contrasto. Il libro forse non è all'altezza della mostra dell'anno scorso a Padova ("La Parigi di Edouard Boubat", davvero magnifica), ma è bellissimo. Come belle sono le riflessioni di Boubat sull'idea di "imprevisto" che è presente in tutta la sua opera. Mi piacerebbe discuterne con te, con voi.
Un saluto wink.gif
Fedro
Riprendo questa mia vecchia discussione, nata quando ancora questa sezione non esisteva, magari può risultare interessante per chi se l'era persa.
Fedro
QUOTE(apeiron @ Feb 28 2006, 11:19 PM)
i E.Boubat, Fotografie,Contrasto
*



cercherò sicuramente di procurarmelo Pollice.gif
giannizadra
Mi hai fatto ripensare a Platone.
Di niente sappiamo com'è, ma solo come lo vediamo.
Vediamo un misto tra la "cosa" che c'è fuori di noi e le nostre emozioni, sensazioni, cultura, idee.
E ciò che vediamo modifica le nostre emozioni. E queste modificano la nostra visione.
Con l'occhio al mirino o meno, il processo bidirezionale si replica e modifica all'infinito: non è possiblile ripetere due volte la stessa foto.
Tra uno scatto e l'altro siamo cambiati noi, e con noi è cambiato ciò che vediamo, che continua a cambiarci. E' un processo circolare.
Fossimo ancora al bar. ci berrei sopra. hmmm.gif
sergiobutta
Al Bar preferisco socializzare. Un libro si legge : in poltrona, in treno, in bagno, a letto leggo con più piacere. Solo le opere di Leopardi e la Divina Commedia evito di portarle in bagno. Altri libri si !!
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.