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korra88
siccome nella discussione della d600 non mi ha risposto nessuno, faccio una discussione apposita.

mi è venuto sto dubbio riguardo ai 1/4000..siccome il sensore in formato dx ha un'area grande la metà di uno fx, per caso, il sensore dx necessita di un tempo di esposizione più lungo rispetto al fx? perchè è più piccolo e piglia meno luce.

mi spiego meglio..dobbiamo scattare una fotografia con il dx e la driade iso-diaframma-tempo per un esposizione corretta è x-y-z, ok? se la stessa fotografia la voglio fare con una fx, dovrò levare uno o più stop o oppure è sempre x-y-z? perchè nel caso dovessi levare uno stop, magari quel 4000 può essere un problema in determinati casi.
capannelle
QUOTE(korra88 @ Sep 19 2012, 03:06 PM) *
siccome nella discussione della d600 non mi ha risposto nessuno, faccio una discussione apposita.

mi è venuto sto dubbio riguardo ai 1/4000..siccome il sensore in formato dx ha un'area grande la metà di uno fx, per caso, il sensore dx necessita di un tempo di esposizione più lungo rispetto al fx? perchè è più piccolo e piglia meno luce.

mi spiego meglio..dobbiamo scattare una fotografia con il dx e la driade iso-diaframma-tempo per un esposizione corretta è x-y-z, ok? se la stessa fotografia la voglio fare con una fx, dovrò levare uno o più stop o oppure è sempre x-y-z? perchè nel caso dovessi levare uno stop, magari quel 4000 può essere un problema in determinati casi.


L'esposizione su APS-C e full frame è la stessa.

Se così non fosse gli esposimetri esterni sarebbero inutilizzabili smile.gif

Pino
korra88
QUOTE(capannelle @ Sep 19 2012, 03:11 PM) *
L'esposizione su APS-C e full frame è la stessa.

Se così non fosse gli esposimetri esterni sarebbero inutilizzabili smile.gif

Pino

giusto! non ci avevo pensato. però poteva anche esserci un selettore aps-c/fx sull'esposimetro biggrin.gif
Antonio Canetti
la quantità di luce che entra nella fotocamera dipende dalla relazione che c'è tra la lunghezza focale dell'ottica e il diaframma, che viene rappresentata dalla sigla: f/2,8 le dimensioni del sensore non influenza sulla quantita di luce che deve ricevere.


Antonio
gargasecca
QUOTE(korra88 @ Sep 19 2012, 03:06 PM) *
siccome nella discussione della d600 non mi ha risposto nessuno, faccio una discussione apposita.

mi è venuto sto dubbio riguardo ai 1/4000..siccome il sensore in formato dx ha un'area grande la metà di uno fx, per caso, il sensore dx necessita di un tempo di esposizione più lungo rispetto al fx? perchè è più piccolo e piglia meno luce.

mi spiego meglio..dobbiamo scattare una fotografia con il dx e la driade iso-diaframma-tempo per un esposizione corretta è x-y-z, ok? se la stessa fotografia la voglio fare con una fx, dovrò levare uno o più stop o oppure è sempre x-y-z? perchè nel caso dovessi levare uno stop, magari quel 4000 può essere un problema in determinati casi.



Ma devi tenere presente anche che le "nuove" FX partono da 100ISO...mentre le "vecchie" APS-C partono da 200ISO...tu hai la D90 come me...quindi se tu scattassi con la nuova FX a 100ISO e 1/4000...è come se scattassi con la D90 a 200ISO e 1/8000 (ma la D90 non ci arriva...quindi hai recuperato 1 stop di velocità otturatore grazie all' ISO + basso).
grazie.gif
capannelle
QUOTE(gargasecca @ Sep 19 2012, 04:41 PM) *
Ma devi tenere presente anche che le "nuove" FX partono da 100ISO...mentre le "vecchie" APS-C partono da 200ISO...tu hai la D90 come me...quindi se tu scattassi con la nuova FX a 100ISO e 1/4000...è come se scattassi con la D90 a 200ISO e 1/8000 (ma la D90 non ci arriva...quindi hai recuperato 1 stop di velocità otturatore grazie all' ISO + basso).
grazie.gif


In termini di esposizione sì, in termini di congelare il movimento del soggetto assolutamente no smile.gif
gargasecca
QUOTE(capannelle @ Sep 19 2012, 09:07 PM) *
In termini di esposizione sì, in termini di congelare il movimento del soggetto assolutamente no smile.gif



ok...giusto...ma "credo" lo si possa congelare anche a 1/4000 sec... hmmm.gif
Cesare44
la quantità di luce che arriva al sensore è regolata dal diaframma mediante l'apertura e la chiusura delle lamelle.

La luce che attraversa il diaframma e colpisce il sensore si basa sui numeri relativi f/, e per indicare l'apertura si usa la scala convenzionale:

1, 1.4, 2, 2.8, 4, 5.6, 8, 11.2, 16 22 32... che altri non è se non la progressione geometrica della radice quadrata di 2.

Pertanto, il sensore non c'entra nulla con la quantità di luce che riceve, perché quest'ultima; a seconda del numero f/, sarà la stessa quantità che arriva al sensore, qualunque sia la sua dimensione.

ciao
capannelle
QUOTE(gargasecca @ Sep 19 2012, 09:13 PM) *

ok...giusto...ma "credo" lo si possa congelare anche a 1/4000 sec... hmmm.gif


Dipende da quello che devi congelare e da che focale utilizzi...

Per congelare una persona che cammina con un 50 mm basta 1/250

Per congelare una moto che corre in pista con un tele potente a volte 1/8000 serve smile.gif
AldoGermano
QUOTE(korra88 @ Sep 19 2012, 03:06 PM) *
...siccome il sensore in formato dx ha un'area grande la metà di uno fx, per caso, il sensore dx necessita di un tempo di esposizione più lungo rispetto al fx? perchè è più piccolo e piglia meno luce.

...

E' vero che un sensore FX è più grande di un sensore DX, ma anche le ottiche FX hanno lenti più grandi delle ottiche DX, e quindi ci pensano gli obiettivi a fornire la giusta luce al sensore più grande.
L'esposizione, a parità di scena inquadrata è quindi la stessa.

Antonio Canetti
QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 01:12 PM) *
le ottiche FX hanno lenti più grandi delle ottiche DX, e quindi ci pensano gli obiettivi a fornire la giusta luce al sensore più grande.
.


scausa, ma non è cosi, ma il rapporto tra il diaframma e distanza focale, Cesare 44 l'ha spiegato molto bene, da lì non ci si schioda.

Antonio


Cesare44
QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 01:12 PM) *
E' vero che un sensore FX è più grande di un sensore DX, ma anche le ottiche FX hanno lenti più grandi delle ottiche DX, e quindi ci pensano gli obiettivi a fornire la giusta luce al sensore più grande.
L'esposizione, a parità di scena inquadrata è quindi la stessa.

Ovviamente da un diametro lente più grande entra maggior quantità di luce, ma è il diaframma che si incarica di far passare la quantità che arriva al sensore, mediante i numeri relativi f/.

Al diaframma non interessa nulla della dimensione del sensore, la quantità di luce che colpisce il sensore, ad esempio a diaframma f/5,6, è la stessa, sia che si tratti di un Dx, sia un FX.

ciao
enkova
se non ricordo male f è la relazione tra il la lunghezza focale e il il foro massimo che si viene a creare con il diframma tutto aperto ora non so spiegarmi ma un 50 f 1 dovrebbe avere un foro del diaframma di 50
prendetela con beneficio del dubbio io mi ricordo qualcosa del genere
Antonio Canetti
QUOTE(enkova @ Sep 20 2012, 02:36 PM) *
se non ricordo male f è la relazione tra il la lunghezza focale e il il foro massimo che si viene a creare con il diframma tutto aperto ora non so spiegarmi ma un 50 f 1 dovrebbe avere un foro del diaframma del diametro 50mm
prendetela con beneficio del dubbio io mi ricordo qualcosa del genere



esatto!!

ho solo aggiunto delle precisazioni, il concetto te lo ricordi bene.


Antonio
korra88
capito capito! biggrin.gif
si si, so che la luce viene regolata dal diaframma, ma non so come mai avevo l'idea che centrasse anche l'area del sensore. tutto a posto, si può anche chiudere la discussione volendo smile.gif
Antonio Canetti
QUOTE(korra88 @ Sep 20 2012, 02:52 PM) *
capito capito! biggrin.gif
si si, so che la luce viene regolata dal diaframma, ma non so come mai avevo l'idea che centrasse anche l'area del sensore. tutto a posto, si può anche chiudere la discussione volendo smile.gif


è bene avere idee nuove e forse strampalate, attraverso queste idee il "progresso" può andare avanti.


Antonio
enkova
e io le idee strampalate l'ho sempre avute e tante
poi tante cose che leggo tante idee mi girano nella testa per tanto tempo al momento che mi servono che vorrei scriverle ne perdo sempre qualche pezzo dovrei fare una deframmentazione al cervello wink.gif
andre@x
QUOTE(gargasecca @ Sep 19 2012, 09:13 PM) *

ok...giusto...ma "credo" lo si possa congelare anche a 1/4000 sec... hmmm.gif


Il problema non è congelare il movimento... m essendo l'esposizione corredata da tre variabili... T/F/ISO... supponi di avere una giornata con forte sole e vuol i fare un ritratto a F2,8. Imposterai iso 100 e a secondo a della luce che c'è ci vorrà un tempo cortissimo.... se non puoi andare sopra 1/4000 sarai obbligato a chiudere il diaframma aumentando la PDC
CIao
Andrea
AldoGermano
QUOTE(Antonio Canetti @ Sep 20 2012, 01:46 PM) *
scausa, ma non è cosi, ma il rapporto tra il diaframma e distanza focale, Cesare 44 l'ha spiegato molto bene, da lì non ci si schioda.

Antonio


Il dubbio del nostro amico era però a livello più "intuitivo", e cioè se per esporre correttamente un sensore di dimensioni maggiori servisse "più luce" e quindi una diversa esposizione.
La mia risposta voleva essere altrettanto intuitiva, e cercando di semplificare forse non mi sono spiegato. Volevo solo dire che un obiettivo FX, essendo in grado di illuminare l'intero sensore FX grazie al cerchio di copertura maggiore di quello di un obiettivo DX, fornisce quella "luce in più" che al nostro amico sembrava necessaria.

So che detta così non è una spiegazione rigorosa ma credo risponda al dubbio di korra88.

Aldo
AldoGermano
QUOTE(Cesare44 @ Sep 20 2012, 02:27 PM) *
Ovviamente da un diametro lente più grande entra maggior quantità di luce, ma è il diaframma che si incarica di far passare la quantità che arriva al sensore, mediante i numeri relativi f/.

Al diaframma non interessa nulla della dimensione del sensore, la quantità di luce che colpisce il sensore, ad esempio a diaframma f/5,6, è la stessa, sia che si tratti di un Dx, sia un FX.

ciao

Non sono del tutto d'accordo.
Il diaframma si incarica di far passare la giusta "intensità di luce" , cioè la quantità di luce per unità di superficie del cerchio di copertura dell'obiettivo.
Proprio per questo al diaframma non interessa nulla delle dimensioni del sensore.
Ma le lenti più grandi di un obiettivo FX permettono di ottenere un cerchio di copertura più grande e quindi di far passare "più luce".
Ha ragione il nostro amico korra88: per esporre un sensore FX serve il doppio della luce (cioè il doppio dei fotoni) rispetto a quella necessaria per esporre un sensore DX.
Ma questa "doppia quantità di luce" è ottenuta con la stessa "intensità di luce" (cioè lo stesso diaframma) moltiplicata per una superficie doppia.

A quest'ora io la vedo così, domani ci rifletto, ma non credo di aver scritto grosse cavolate messicano.gif
andre@x
QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 10:56 PM) *
Non sono del tutto d'accordo.
Il diaframma si incarica di far passare la giusta "intensità di luce" , cioè la quantità di luce per unità di superficie del cerchio di copertura dell'obiettivo.
Proprio per questo al diaframma non interessa nulla delle dimensioni del sensore.
Ma le lenti più grandi di un obiettivo FX permettono di ottenere un cerchio di copertura più grande e quindi di far passare "più luce".
Ha ragione il nostro amico korra88: per esporre un sensore FX serve il doppio della luce (cioè il doppio dei fotoni) rispetto a quella necessaria per esporre un sensore DX.
Ma questa "doppia quantità di luce" è ottenuta con la stessa "intensità di luce" (cioè lo stesso diaframma) moltiplicata per una superficie doppia.

A quest'ora io la vedo così, domani ci rifletto, ma non credo di aver scritto grosse cavolate messicano.gif

No secondo me no... Mi spiego f4 è f4 sia in fx sia in dx sia in una compattina con un sensore grande quanto un'unghia.
L'esposizione è la stessa...

Un sensore piu piccolo dx prende meno luce perché è piu picco di un sensore fx in totale.... Ma prende la stessa luce per centrimetro quadrato di uno fx.
Ecco perché si dice di alcune lenti fx che in dx vanno meglio perché non si usa la parte esterna delle lenti ma solo la parte centrale.

Non bisogna concentrarsi sulla grandezza del sensore ma ragionare sulla luce per centimetro quadrato.

Cosa diversa se parliamo di densità e grandezza di pixel
Ciao
Andrea
monteoro
QUOTE(gargasecca @ Sep 19 2012, 04:41 PM) *
Ma devi tenere presente anche che le "nuove" FX partono da 100ISO...mentre le "vecchie" APS-C partono da 200ISO...tu hai la D90 come me...quindi se tu scattassi con la nuova FX a 100ISO e 1/4000...è come se scattassi con la D90 a 200ISO e 1/8000 (ma la D90 non ci arriva...quindi hai recuperato 1 stop di velocità otturatore grazie all' ISO + basso).
grazie.gif


Prova a fotografare un colibrì in volo e ti accorgerai quanto sia utile un tempo di 1/8000"


QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 01:12 PM) *
E' vero che un sensore FX è più grande di un sensore DX, ma anche le ottiche FX hanno lenti più grandi delle ottiche DX, e quindi ci pensano gli obiettivi a fornire la giusta luce al sensore più grande.
L'esposizione, a parità di scena inquadrata è quindi la stessa.



QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 10:56 PM) *
Non sono del tutto d'accordo.
Il diaframma si incarica di far passare la giusta "intensità di luce" , cioè la quantità di luce per unità di superficie del cerchio di copertura dell'obiettivo.
Proprio per questo al diaframma non interessa nulla delle dimensioni del sensore.
Ma le lenti più grandi di un obiettivo FX permettono di ottenere un cerchio di copertura più grande e quindi di far passare "più luce".
Ha ragione il nostro amico korra88: per esporre un sensore FX serve il doppio della luce (cioè il doppio dei fotoni) rispetto a quella necessaria per esporre un sensore DX.
Ma questa "doppia quantità di luce" è ottenuta con la stessa "intensità di luce" (cioè lo stesso diaframma) moltiplicata per una superficie doppia.

A quest'ora io la vedo così, domani ci rifletto, ma non credo di aver scritto grosse cavolate messicano.gif


Rifletti su entrambe le affermazioni, se le trovi giuste non sei ancora sveglio per bene.
A parità di diaframma la luce che perviene al sensore (sia DX che FX, ma anche Medio formato o di una compattina) è la stessa.
diciamo che però alle 01:12 PM eri ben sveglio (primo dei due post quotati) quindi direi che (a meno che non fossi in preda ad un bisogno di pennichella post pranzo) le "cavolate" le hai scritte.
Franco
gargasecca
QUOTE(monteoro @ Sep 21 2012, 09:35 AM) *
Prova a fotografare un colibrì in volo e ti accorgerai quanto sia utile un tempo di 1/8000"
Rifletti su entrambe le affermazioni, se le trovi giuste non sei ancora sveglio per bene.
A parità di diaframma la luce che perviene al sensore (sia DX che FX, ma anche Medio formato o di una compattina) è la stessa.
diciamo che però alle 01:12 PM eri ben sveglio (primo dei due post quotati) quindi direi che (a meno che non fossi in preda ad un bisogno di pennichella post pranzo) le "cavolate" le hai scritte.
Franco



Ma se nella peggiore delle ipotesi fa 100 battiti al sec...direi che fargli una foto 1/4000...avoglia a "congelarlo"... rolleyes.gif

Wikipedia
:

Biologia

Hanno eccezionali capacità di volo, grazie alla più grande apertura alare, in rapporto alle dimensioni del corpo. Sono gli unici uccelli ad avere la capacità di volare all'indietro. La frequenza del battito alare è la più elevata di tutti gli uccelli. Per il colibrì gigante è di 8-12 battiti al secondo, per colibrì di medie dimensioni di 20-25 battiti al secondo. Il battito alare delle specie più piccole può raggiungere anche 100 battiti al secondo durante le evoluzioni del corteggiamento. Il loro battito cardiaco, la cui frequenza media è circa 10 volte quella di un essere umano, può raggiungere picchi di 1260 battiti al minuto.

Mauro1258
QUOTE(gargasecca @ Sep 21 2012, 10:18 AM) *


Ma se nella peggiore delle ipotesi fa 100 battiti al sec...direi che fargli una foto 1/4000...avoglia a "congelarlo"... rolleyes.gif

Wikipedia
:

Biologia

Hanno eccezionali capacità di volo, grazie alla più grande apertura alare, in rapporto alle dimensioni del corpo. Sono gli unici uccelli ad avere la capacità di volare all'indietro. La frequenza del battito alare è la più elevata di tutti gli uccelli. Per il colibrì gigante è di 8-12 battiti al secondo, per colibrì di medie dimensioni di 20-25 battiti al secondo. Il battito alare delle specie più piccole può raggiungere anche 100 battiti al secondo durante le evoluzioni del corteggiamento. Il loro battito cardiaco, la cui frequenza media è circa 10 volte quella di un essere umano, può raggiungere picchi di 1260 battiti al minuto.



Magari per altri fenomeri può essere utile 1/8000 ma un colibrì lo congeli anche con 1/4000 wink.gif Colibrì
Fasciolo
QUOTE(gargasecca @ Sep 21 2012, 10:18 AM) *


Ma se nella peggiore delle ipotesi fa 100 battiti al sec...direi che fargli una foto 1/4000...avoglia a "congelarlo"... rolleyes.gif

Wikipedia
:

Biologia

Hanno eccezionali capacità di volo, grazie alla più grande apertura alare, in rapporto alle dimensioni del corpo. Sono gli unici uccelli ad avere la capacità di volare all'indietro. La frequenza del battito alare è la più elevata di tutti gli uccelli. Per il colibrì gigante è di 8-12 battiti al secondo, per colibrì di medie dimensioni di 20-25 battiti al secondo. Il battito alare delle specie più piccole può raggiungere anche 100 battiti al secondo durante le evoluzioni del corteggiamento. Il loro battito cardiaco, la cui frequenza media è circa 10 volte quella di un essere umano, può raggiungere picchi di 1260 battiti al minuto.





Bhe ma in quei 100 battiti le ali percorrono delle semi circonferenze di raggio pari alla lunghezza dell'ala...che è di circa 10 cm...Ad ogni battito quindi percorrono una distanza di 60cm (due semicirconferenze in alzata e abbassata)... Se i battiti fossero 100 al secondo... significa che la distanza percorsa linearizzata sarebbe di 62m al secondo... che equivalgono a circa 223 km/h......
Poiche però l'andamento non è lineare... dubito che si riuscirebbe a fermare una macchina che viaggia a 223 km/h su un percorso non rettilineo.

Un Franco ti ha dato un 'informazione e un altro Franco ti ha dato il perche!!!

Fidati...


Franco
gargasecca
QUOTE(Mauro1258 @ Sep 21 2012, 10:29 AM) *
Magari per altri fenomeri può essere utile 1/8000 ma un colibrì lo congeli anche con 1/4000 wink.gif Colibrì



Ma infatti...cmq secondo me non sono determinanti...voglio dire...se su 100 foto ti serve 1-2 volte...pazienza... tongue.gif
Fasciolo
In effetti la maggior parte delle foto di colibri sono con corpo congelato e ali mosse... (proprio perche sono velocissime)..

Le poche foto fatte con ali ferme, sono colibri lenti, quindi magari quello asmatico che non fa 100 battiti ma ne fa 15 laugh.gif , e impostazioni estreme della reflex quindi gli 1/8000...

Altrimenti si sfuma l'esterno dell'ala...(equivale a non essere congelato)

Franco
Cesare44
QUOTE(AldoGermano @ Sep 20 2012, 10:56 PM) *
Non sono del tutto d'accordo.
Il diaframma si incarica di far passare la giusta "intensità di luce" , cioè la quantità di luce per unità di superficie del cerchio di copertura dell'obiettivo.
Proprio per questo al diaframma non interessa nulla delle dimensioni del sensore.
Ma le lenti più grandi di un obiettivo FX permettono di ottenere un cerchio di copertura più grande e quindi di far passare "più luce".
Ha ragione il nostro amico korra88: per esporre un sensore FX serve il doppio della luce (cioè il doppio dei fotoni) rispetto a quella necessaria per esporre un sensore DX.
Ma questa "doppia quantità di luce" è ottenuta con la stessa "intensità di luce" (cioè lo stesso diaframma) moltiplicata per una superficie doppia.

A quest'ora io la vedo così, domani ci rifletto, ma non credo di aver scritto grosse cavolate messicano.gif

Visto che gli obiettivi formano un’immagine circolare, il diametro del cerchio deve essere maggiore della diagonale del sensore, in caso contrario gli angoli dell’immagine saranno scuri. Quello che succede montando un'ottica DX su una reflex FX. Ma questo dipende dipende solo dalla costruzione ottica, e non influisce con la lunghezza focale né con il diametro del diaframma.

Fermi restando tutti gli altri parametri, secondo il tuo ragionamento, per esporre un sensore DX con un obiettivo FX, in virtù del cerchio di copertura maggiore, questo sensore ha bisogno di minor quantità di luce se al suo posto fosse montato di formato Dx, con un cerchio di copertura minore.

Il domani è già oggi, a mente fresca, se puoi confermare fai tu.....

ciao

P.S. il rapporto tra un sensore DX e FX non è il doppio ma solo di 1.5X
andre@x
QUOTE(Mauro1258 @ Sep 21 2012, 10:29 AM) *
Magari per altri fenomeri può essere utile 1/8000 ma un colibrì lo congeli anche con 1/4000 wink.gif Colibrì


Non è un problema di tempo di tempo... perché non riesco a spiegarmi....

forse meglio mettere un esempio... (la foto non verrebbe mossa ma bruciata)

Foto scattata domenica con la 700.... ho scelto il diaframma di 2,5...(ottica 135dc) mi interessava uno sfondo sfocato
Iso nativi.... scattata in priorità di diaframmi la fotocamera ha scelto il tempo.... ed esattamente T 1/8000.

Non è che ci fosse bisogno di quel tempo per congelare il mio cagnolino che corre... mica è un F16?

Lo scatto in se e per se non è nulla, a me non piace almeno, ma il cane poteva essere anche fermo la fotocamera avrebbe scelto sempre lo stesso tempo.

Clicca per vedere gli allegati


Ciao
Andrea

ps: qualcuno dirà che i nativi della 700 sono Iso 200 mentre per la 600 sono 100 per cui in tempo 1/4000 (600) sarebbe equivalente a 1/8000 (700).
Io non sono d'accordo e a quanto pare neanche nikon... perché allora la 7000 che ha iso nativi 100 (come la 600) ha l'otturatore a 1/8000?
gargasecca
QUOTE(andre@x @ Sep 21 2012, 12:03 PM) *
Non è un problema di tempo di tempo... perché non riesco a spiegarmi....

forse meglio mettere un esempio... (la foto non verrebbe mossa ma bruciata)

Foto scattata domenica con la 700.... ho scelto il diaframma di 2,5...(ottica 135dc) mi interessava uno sfondo sfocato
Iso nativi.... scattata in priorità di diaframmi la fotocamera ha scelto il tempo.... ed esattamente T 1/8000.

Non è che ci fosse bisogno di quel tempo per congelare il mio cagnolino che corre... mica è un F16?

Lo scatto in se e per se non è nulla, a me non piace almeno, ma il cane poteva essere anche fermo la fotocamera avrebbe scelto sempre lo stesso tempo.

Clicca per vedere gli allegati
Ciao
Andrea

ps: qualcuno dirà che i nativi della 700 sono Iso 200 mentre per la 600 sono 100 per cui in tempo 1/4000 (600) sarebbe equivalente a 1/8000 (700).
Io non sono d'accordo e a quanto pare neanche nikon... perché allora la 7000 che ha iso nativi 100 (come la 600) ha l'otturatore a 1/8000?


Xchè la D7000 è un altro "target"...ovvero...evoluzione della D90 con tecnologia + avanzata ma corpo non da PRO.

Se la D600 avesse troppe analogie con la D800...non sarebbero su 2 listini differenti...non so se mi spiego.

grazie.gif

andre@x
QUOTE(gargasecca @ Sep 21 2012, 03:07 PM) *
Xchè la D7000 è un altro "target"...ovvero...evoluzione della D90 con tecnologia + avanzata ma corpo non da PRO.

Se la D600 avesse troppe analogie con la D800...non sarebbero su 2 listini differenti...non so se mi spiego.

grazie.gif


non ci capiamo ed è sicuramente colpa mia....

D7000 e D600 sono stesso listino... entrambe non sono pro... almeno di cambiamenti.
La cosa strana è proprio questa... perché la prima arriva ad 1/8000 e la seconda no?

Ciao
Andrea
gargasecca
QUOTE(andre@x @ Sep 21 2012, 04:21 PM) *
non ci capiamo ed è sicuramente colpa mia....

D7000 e D600 sono stesso listino... entrambe non sono pro... almeno di cambiamenti.
La cosa strana è proprio questa... perché la prima arriva ad 1/8000 e la seconda no?

Ciao
Andrea

Ma...io non le confronterei in quanto una DX da 1000€ l' altra FX da 2000€...la D90 x es. arriva a 1/4000...confronterei questa con la D7000...ripeto...non puoi mettere a listino 2 prodotti troppo "simili"...rischi che uno ammazza l' altro come fu x la D3...uccisa dalla D700.
grazie.gif
AldoGermano
QUOTE(Cesare44 @ Sep 21 2012, 12:02 PM) *
Visto che gli obiettivi formano un’immagine circolare, il diametro del cerchio deve essere maggiore della diagonale del sensore, in caso contrario gli angoli dell’immagine saranno scuri. Quello che succede montando un'ottica DX su una reflex FX. Ma questo dipende dipende solo dalla costruzione ottica, e non influisce con la lunghezza focale né con il diametro del diaframma.

Fermi restando tutti gli altri parametri, secondo il tuo ragionamento, per esporre un sensore DX con un obiettivo FX, in virtù del cerchio di copertura maggiore, questo sensore ha bisogno di minor quantità di luce se al suo posto fosse montato di formato Dx, con un cerchio di copertura minore.

Il domani è già oggi, a mente fresca, se puoi confermare fai tu.....

ciao

P.S. il rapporto tra un sensore DX e FX non è il doppio ma solo di 1.5X


Provo a riprendere l'argomento a mente fresca... wink.gif
Premetto che sono solo miei ragionamenti, non ho la pretesa di sostenere verità assolute....
Allora, all'autore della discussione era sorto un dubbio: gli pareva logico che per esporre un sensore FX, essendo più grande, servisse più luce che per esporre un sensore DX, e chiedeva se questo comportasse una diversa scelta di tempi e diaframmi.
La risposta unanime è stata: no, sono validi gli stessi valori che si impostano per un sensore DX.
Dal punto di vista pratico ed operativo la cosa si esaurisce qui, e siamo tutti d'accordo.

Ho poi cominciato a ragionare sul fatto che l'intuizione di korra88 sul fatto che servisse "più luce" non era del tutto peregrina. Il rapporto tra la superficie di un sensore FX e quella di un sensore DX è 2.3 , più del doppio (è la diagonale che è 1.5 maggiore).
Ritengo quindi corretto dire che "serve più luce": serve la stessa luce nell'area centrale del sensore corrispondeten al crop DX e poi serve altra luce per illuminare la parte restante del sensore. Ho risposto che, passatemi il termine, la "luce in in più" viene fornita dalle lenti degli obiettivi FX che hanno un cerchio di copertura maggiore.
Mi è stato obiettato che le lenti non centrano, la luce è regolata automaticamente dal diaframma al quale non importa il formato del sensore.
Ora consideriamo due obiettivi reali, il un 50 mm 1.8 DX montato su una D300 ed il suo omologo 50 mm 1.8 FX, montato su una D700.
Supponiamo di inquadrare una scena che richiede un esposizione di 1/60 f2.
I diaframmi di entrambi gli obiettivi aperti ad f/2 creeranno un "foro" di 25 mm di diametro.
Da quel foro di 25 mm, nel caso della D700 e cinquantino FX, dovrà passare 2.3 vote più luce rispetto alla stessa esposizione con la D300 e 50 DX.
Questo avviene perchè le lenti dell'obiettivo FX sono più grandi, raccolgono più luce e la concentrano per farla passare attraverso la stessa apertura di diaframma.
Quindi mi sembra corretto sostenere, come ho fatto nella prima risposta, che ci pensano le lenti più grandi a fornire la luce in più al sensore più grande.

PS.: Ovviamente se si monta una lente FX su una fotocamera DX la "luce in più" che l'obiettivo fa passare attraverso il diaframma va tutta sprecata perchè cade fuori dal sensore!

hmmm.gif Ha senso??? hmmm.gif










Antonio Canetti
QUOTE(AldoGermano @ Sep 22 2012, 06:57 AM) *
hmmm.gif Ha senso??? hmmm.gif


credo di capirti.

al variare dei cm2 varia la quantità di luce che deve arrivare al sensore.

più cm2 più fotoni devono arrivare, più e larga la porta più persone possono passare contemporaneamente,

visto così il ragionamento non fa una grinza, ma continua il problema che influnte sul fine dell'esposizione...



Devo sospendere qui il post perchè ho degli impegni ( incontriamoci in lombardia) se altri utenti non mi precedono continuo al ritorno, ciao

Antonio
andre@x
Dico Ancora la mia:

Fx e dx esposizione identica.... cambia la PDC a parità di diaframma. A causa della diagonale maggiore che vi è nell'FX
Cioè con un sensore fx stesso diaframma di un DX la PDC sarà minore... ma questo non influisce sull'esposizione.

Ciao a tutti e buona domenica
Andrea
monteoro
QUOTE(AldoGermano @ Sep 22 2012, 06:57 AM) *
Provo a riprendere l'argomento a mente fresca... wink.gif
Premetto che sono solo miei ragionamenti, non ho la pretesa di sostenere verità assolute....
Allora, all'autore della discussione era sorto un dubbio: gli pareva logico che per esporre un sensore FX, essendo più grande, servisse più luce che per esporre un sensore DX, e chiedeva se questo comportasse una diversa scelta di tempi e diaframmi.
La risposta unanime è stata: no, sono validi gli stessi valori che si impostano per un sensore DX.
Dal punto di vista pratico ed operativo la cosa si esaurisce qui, e siamo tutti d'accordo.

Ho poi cominciato a ragionare sul fatto che l'intuizione di korra88 sul fatto che servisse "più luce" non era del tutto peregrina. Il rapporto tra la superficie di un sensore FX e quella di un sensore DX è 2.3 , più del doppio (è la diagonale che è 1.5 maggiore).
Ritengo quindi corretto dire che "serve più luce": serve la stessa luce nell'area centrale del sensore corrispondeten al crop DX e poi serve altra luce per illuminare la parte restante del sensore. Ho risposto che, passatemi il termine, la "luce in in più" viene fornita dalle lenti degli obiettivi FX che hanno un cerchio di copertura maggiore.
Mi è stato obiettato che le lenti non centrano, la luce è regolata automaticamente dal diaframma al quale non importa il formato del sensore.
Ora consideriamo due obiettivi reali, il un 50 mm 1.8 DX montato su una D300 ed il suo omologo 50 mm 1.8 FX, montato su una D700.
Supponiamo di inquadrare una scena che richiede un esposizione di 1/60 f2.
I diaframmi di entrambi gli obiettivi aperti ad f/2 creeranno un "foro" di 25 mm di diametro.
Da quel foro di 25 mm, nel caso della D700 e cinquantino FX, dovrà passare 2.3 vote più luce rispetto alla stessa esposizione con la D300 e 50 DX.
Questo avviene perchè le lenti dell'obiettivo FX sono più grandi, raccolgono più luce e la concentrano per farla passare attraverso la stessa apertura di diaframma.
Quindi mi sembra corretto sostenere, come ho fatto nella prima risposta, che ci pensano le lenti più grandi a fornire la luce in più al sensore più grande.

PS.: Ovviamente se si monta una lente FX su una fotocamera DX la "luce in più" che l'obiettivo fa passare attraverso il diaframma va tutta sprecata perchè cade fuori dal sensore!

hmmm.gif Ha senso??? hmmm.gif


Da quel che so un 50 mm per DX non esiste, almeno in casa nikkor.
La versione AF-S 1.8 G ha la lente frontale del diametro di 58 mm, quella AF-D di 52 mm ed entrambe sono per formato pieno (FX)

Se intendi per "più luce" il diametro dell'immagine nel caso da te proposto sei in errore, entrambi gli obiettivi proiettano sul sensore un cerchio dello stesso diametro, diciamo di circa 44 mm.
Gli obiiettivi DX proietteranno invece una cerchio del diametro di circa 30 mm.
Su questo non influisce minimamente il dianetro ella lente frontale.

Saresti in errore anche se intendessi "più luce" in termini espositivi, sia su DX che su FX avresti la stessa lettura, ovvero se imposti il diaframma a f/8 e la fotocamera DX ti restituisce il tempo di 1/250" avrai lo stesso risultato su una fotocamera FX.
Franco
Cesare44
QUOTE(AldoGermano @ Sep 22 2012, 06:57 AM) *
Provo a riprendere l'argomento a mente fresca... wink.gif
Premetto che sono solo miei ragionamenti, non ho la pretesa di sostenere verità assolute....
Allora, all'autore della discussione era sorto un dubbio: gli pareva logico che per esporre un sensore FX, essendo più grande, servisse più luce che per esporre un sensore DX, e chiedeva se questo comportasse una diversa scelta di tempi e diaframmi.
La risposta unanime è stata: no, sono validi gli stessi valori che si impostano per un sensore DX.
Dal punto di vista pratico ed operativo la cosa si esaurisce qui, e siamo tutti d'accordo.

Ho poi cominciato a ragionare sul fatto che l'intuizione di korra88 sul fatto che servisse "più luce" non era del tutto peregrina. Il rapporto tra la superficie di un sensore FX e quella di un sensore DX è 2.3 , più del doppio (è la diagonale che è 1.5 maggiore). L'immagine formata dall'obiettivo sulla superficie (pellicola, sensore) posizionata in corrispondenza del piano focale è di forma circolare. Nel nostro caso, il sensore 35mm è di forma rettangolare, quindi nel progetto degli obiettivi, riguardo al cerchio di copertura, si tiene conto della diagonale del sensore, non della superficie.
Ritengo quindi corretto dire che "serve più luce": serve la stessa luce nell'area centrale del sensore corrispondeten al crop DX e poi serve altra luce per illuminare la parte restante del sensore. Ho risposto che, passatemi il termine, la "luce in in più" viene fornita dalle lenti degli obiettivi FX che hanno un cerchio di copertura maggiore. Cosa vuol dire serve più luce quando la luce in entrata, qualsiasi sia il sensore, viene regolata dal diaframma? Inoltre riporto cosa chiedeva l'autore del 3D mi è venuto sto dubbio riguardo ai 1/4000..siccome il sensore in formato dx ha un'area grande la metà di uno fx, per caso, il sensore dx necessita di un tempo di esposizione più lungo rispetto al fx? perchè è più piccolo e piglia meno luce.
La forte vignettatura che si forma sul file montando una lente DX su reflex FX, dipende esclusivamente dal cerchio di copertura del'obiettivo che non copre la diagonale del sensore 24X36. La quantità di luce non c'entra nulla.


Mi è stato obiettato che le lenti non centrano, la luce è regolata automaticamente dal diaframma al quale non importa il formato del sensore.
Ora consideriamo due obiettivi reali, il un 50 mm 1.8 DX montato su una D300 ed il suo omologo 50 mm 1.8 FX, montato su una D700.
Supponiamo di inquadrare una scena che richiede un esposizione di 1/60 f2.
I diaframmi di entrambi gli obiettivi aperti ad f/2 creeranno un "foro" di 25 mm di diametro.
Da quel foro di 25 mm, nel caso della D700 e cinquantino FX, dovrà passare 2.3 vote più luce rispetto alla stessa esposizione con la D300 e 50 DX.
Questo avviene perchè le lenti dell'obiettivo FX sono più grandi, raccolgono più luce e la concentrano per farla passare attraverso la stessa apertura di diaframma.
Quindi mi sembra corretto sostenere, come ho fatto nella prima risposta, che ci pensano le lenti più grandi a fornire la luce in più al sensore più grande. No comment

PS.: Ovviamente se si monta una lente FX su una fotocamera DX la "luce in più" che l'obiettivo fa passare attraverso il diaframma va tutta sprecata perchè cade fuori dal sensore!

hmmm.gif Ha senso??? hmmm.gif


ciao
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