QUOTE(Tony_@ @ Feb 22 2013, 01:56 PM)

Buongiorno a tutti,
ho letto "
QUI'" che a volte (o sempre, non lo so), nei modelli di fotocamere dotate di sensore senza filtro passabasso, in realtà esso NON è assente ma è doppio.
Mi sembra di capire che uno annullerebbe l'effetto dell'altro.
Principalmente vorrei avere le idee
ben chiare (purtroppo non le ho) sull'utilità o meno del filtro passabasso ai fini della qualità dell'immagine finale.
A tal proposito mi chiedo perchè Nikon, o chi per essa, monti il filtro passabasso su alcuni modelli e su altri no (vedi D7000/7100 o meglio ancora D800/D800E, stessa fotocamera), e perchè ultimamente, pare

, che tenda a non montarli.
In secondo luogo:
premesso che, quando necessario, faccio autonomamente la pulizia ad umido del sensore non solo della mia D300, qualora dovessi acquistare, o avere tra le mani da pulire, un sensore dichiarato nelle specifiche "senza filtro passabasso", la pulizia la farei direttamente sulla superficie fisica del sensore oppure avrei comunque una superficie sovrapposta ad esso?
Se effettivamente fosse il sensore scoperto (

stento a crederlo), la sua superficie risulterebbe più o meno dura di un filtro passabasso? Quindi sarebbe più o meno danneggiabile?.
Chiedo cortesemente, ai conoscitori della materia, spiegazioni
certe e comprensibili a coloro che, come me, non sono tecnici specializzati ma che comunque sono seriamente interessati all'argomento, così che questa discussione possa essere interessante per tutti.
Grazie,
Tony.
Il filtro delle fotocamere digitali ha due effetti: uno è quello di bloccare l'IR, a cui i sensori sono molto sensibili, l'altro è di abbattere la MTF (cioè sfocare) a quelle frequenze, dettate da Nyquist, Bayer, a cui la riproduzione del segnale non è più univoca (aliasata).
Il problema è che un filtro interposto fra ottica e sensore e molto più spesso del sensore (dai 0.5 mm della M8 fino a 2 mm di macchine come D80, prime Canon...) oppone un allungamento del cammino quando i raggi sono obliqui, cioè generati dalle ottiche migliori, più compatte, nitide, indistorte, contrastate ed economiche. Si creano sempre astigmatismo, slittamenti cromatici e CA (questi correggibili), curvatura di campo, a causa dell'allungamento e distorsione del cammino ottico. Il pack rifasato della D800e non sfoca, non è sensibilmente astigmatico, ma è ancora troppo spesso.
La soluzione ottimale, ma contestata dagli Internettiani Starnazzanti e Ignoranti, era quella della Leica M8: no filtro AA, minimo filtro IR per la protezione fisica, filtro UV/IR interferenziale davanti all'ottica, correzione elettronica di CA e vignettature colorate, ma non della distorsione, la cui correzione software fa perdere almeno 1 punto di IQ "ipso facto".
A 100 lp/mm il filtro AA non serve a causa della diffrazione, ma la D800e (e la NEX 5-n o la Fuji X-Pro) arrivano in realtà a 70-75 lp/mm e 50 lp/mm in R e B, e qualche volta fanno brutti Moirè o ribaltano dettagli arbitrariamente a frequenza più bassa (artefatti che mandano in visibilio i pixel-peeper da Internet inesperti), ma non più di tanto e solo in situazioni limite con ottiche decenti, cioè pochissime, e fotografi capaci. Ma è sempre meglio che cercare l'amore dopo essersi fatti castrare.
A presto
Elio