__Claudio__
Mar 12 2006, 10:22 AM
Nel mio girovagare alla ricerca di autori che hanno fatto o fanno parlare di s� per la qualit� delle loro foto ne ho trovato uno che seguo dal 1999 ( dir� poi il nome per non influenzare i commenti) e di questo autore ho trovato una foto che mi ha molto colpito. Mi ha colpito per la capacit� di riassumere in un unico scatto i motivi per i quali il progresso, calato o meno dall'alto e dall'esterno, ha un impatto devastante su chi non � pronto a riceverlo per storia, tradizione e cultura. Secondo la mia interpretazione con questa foto l'autore vuol denunciare, attraverso l'impatto che solo una foto riesce ad avere, l'emarginazione che un certo modo di intendere il progresso ha su alcuni strati della societ� che non appaiono e che soprattutto non si vuol far apparire, perch� non "funzionali" alla faccia pulita che questo deve mostrare.
Mi piacerebbe sapere cosa ci leggete anche voi.
P.S. La foto � piccola ma comunque leggibile
miz
Mar 12 2006, 10:50 AM
Ci leggo le difficolt� di integrazione, presenti nella nostra societ� e per cui ancora nessuno, purtroppo, a trovato la giusta ricetta.
Ci leggo lo squilibrio sempre presente in una qualsiasi societ� tra chi pu� e chi non pu�.
Ci leggo anche la forza di chi ha meno, di sapersi adattare e continuare a sperare per il suo futuro.
Ci leggo in parte ci� che vedi tu, Claudio, ovvero la difficolt� di sentire come proprie le evoluzioni dell'abitare e del vivere, in quanto spesso molto lontane dal consueto e dal sogno.
__Claudio__
Mar 12 2006, 11:05 AM
QUOTE(nikomiz @ Mar 12 2006, 10:50 AM)
Ci leggo anche la forza di chi ha meno, di sapersi adattare e continuare a sperare per il suo futuro.
Purtroppo invece l'impressione che ha dato a me � che
chi pu� tende sempre ad avere di pi� (gru che sovrasta e continua ad andare sempre pi� in alto) mentre
chi non pu� non solo � tagliato fuori (muro che divide e non c'� modo di superare) ma non ha nemmeno pi� accesso a quanto aveva (casupola subito al di l� del muro). E' una potentissima metafora dell'oggi. Se si pensa poi che la foto � stata scattata nella Cina contemporanea, il contenuto � ancora pi� stridente da quello che la stampa "allineata" ci fa passare giornalmente per portare il cervello all'ammasso.
miz
Mar 12 2006, 11:16 AM
Ho scritto quella cosa per 2 ragioni:
- la prima, vedo l'uomo in primo piano intento a cucinare o comunque a preparare qualcosa, quindi, nella sua separazione ed emarginazione, continua a portare avanti la sua vita.
- la seconda, perch� da sempre lo squilibrio sociale crea condizioni tali percui chi ha meno,
con le sue forze, pu� percorrere solo una strada: adattamento e tentativo di vivere al meglio la sua condizione.
Quindi Claudio, � correttissima la tua analisi, ma, come nella lettura di qualunque altra immagine, io ci metto anche un po' del mio, della mia cultura, del mio modo di vedere il mondo, delle mie speranze.
E te lo dico qui, perch� prima l'ho dimenticato: grandissima la tua proposta di leggere una foto, una sola, anche indipendentemente dall'autore.
__Claudio__
Mar 12 2006, 11:34 AM

a te Maurizio per il commento approfondito, aspettiamo se qualcun altro vuol dire la sua
click69
Mar 12 2006, 11:46 AM
E' la legge del pi� "forte", che per avere sempre di pi�, prende al pi� debole quel poco che ha rendendolo schiavo. In una forma, certo, pi� sottile e meno cruenta rispetto ai secoli passati, ma pur sempre di schiavit� si tratta.
E non � forse questa "l'evoluzione" del genere umano? "Evoluzione" che passa attraverso nomi come, "conquiste sociali", "processi di democatizzazione", tutti principi giusti, ma che all'atto pratico altro non sono che forme sempre pi� sottili per sopraffare i pi� deboli.
Foto ricca di significato, che fa riflettere.
Grazie Claudio per avercela proposta.
Carmine
albertofurlan
Mar 12 2006, 11:52 AM
Ecco !!
Ho appena finito di risponderti al post sul circolo e mi ritrovo in questa tua nuova interessantissima discussione.
Che dire, la foto � di un grandissimo impatto emotivo. E nelle vostre analisi secondo me avete espresso lo stesso conceto ma con sfumature diverse.
La foto secondo me � sicuramente una critica ad un certo tipo di societ� concepita sempre di pi� per "pochi" che per tutti.
Ci leggo le difficolt� di integrazione, la differenza tra chi deve per forza e comunque andare avanti e chi invece pu� permettersi di ricevere tutto ci� che la societ� pu� dargli.
insomma fossi capace di esprimere cosi tante emozioni con una foto.
havana59
Mar 12 2006, 11:55 AM
Scattata in Cina, ma poteva, a mio parere, essere scattata in qualsiasi delle nostre grandi citt�, cos� come a Parigi, Citt� del Messico, Los Angeles...
Personalmente vi leggo il paradigma del nostro modello sociale fallito (senza che noi si abbia il coraggio di dichiararlo tale).
Vi leggo la disperazione di chi DEVE vivere all'ombra delle speranze altrui, di chi non ha altra scelta che TIRARE AVANTI facendo i conti con i conti di altri.
L'emarginazione � spesso addirittura un lusso in queste condizioni, � un tuo piccolo mondo su cui costruisci i tuoi piccoli punti di riferimento e che rappresentano gli appigli per non impazzire.
E' questo il modello che siamo riusciti a costruire in millenni di storia sociale?
Il muro della foto � solo uno degli infiniti muri che costruiamo quotidianamente dentro e fuori di noi e la disperazione dell'uomo sotto il muro � la nostra disperazione quotidiana.
Come al solito, Grazie Claudio per averci regalato un altro momento di riflessione.
ciao,
__Claudio__
Mar 12 2006, 12:31 PM
QUOTE(havana59 @ Mar 12 2006, 11:55 AM)
Scattata in Cina, ma poteva, a mio parere, essere scattata in qualsiasi delle nostre grandi citt�, cos� come a Parigi, Citt� del Messico, Los Angeles...
Perfetto

Ho pensato anch'io la stessa cosa. In questo contesto per� il contenuto � ancor pi� devastante dato il passato della Nazione interessata.
Bill Carson
Mar 12 2006, 12:47 PM
d'accordissimo con l'interpretazione di Claudio, la foto con gli stacchi cromatici e geometrici spiega in maniera ineccepibile il continuo distanziarsi delle classi sociali, che invece di appianarsi continua a degenerare in maniera incontrollata. mentre le citt� crescono verso l'alto e le speculazioni appesantiscono le tasche di pochi, chi non ha possibilit� di "ascesa" � tagliato fuori dalla crescita sociale, soprattutto in un paese come la Cina che sta vivendo un repentino sviluppo economico...
davvero piena di metafore.
Davide
stella.degli.angeli
Mar 12 2006, 01:58 PM
Sono anche io d'accordo con Roberto, quella foto potrebbe essere stata scattata in qualunque citt�, dove esistono realt� come queste,..... la ricchezza e la povert�, il nuovo che avanza e il "vecchio" quasi come una presenza ingombrante di cui liberarsi (non mi stupirei se presto quel muro venisse abbattuto perch� stona con la modernit�...) ... cos� come i disagiati, i poveri, i "diversi" che sono sempre accanto a noi e quasi danno fastidio, perch� dietro ricchi e sontuosi palazzi si nasconde sempre una grande aridit�....
Simone Cesana
Mar 12 2006, 02:57 PM
ciao...
condivido pienamente tutto ci� che avete scritto...
� la realt� moderna, contemporanea, che possiamo vedere tutti i giorni in qualunque citt� viviamo...
in ogni citt� c'� qualcuno (di questi tempi il qualcuno si sta trasformando in un bel p�) che si trova nelle condizioni del soggetto della foto presentata da Claudio...Forse non cos�, perch� la nazione dove � stata scattata la foto � un contesto a s�, per� anche nelle nostre nazioni, nelle nostre citt�, perfino nei paesi pi� piccoli, ci sono persone in questa condizione, "schiacciate" dai potenti, la gru nella foto...
se dovessimo parlare di economia, direi che si tratta della realt� capitalista...
ciao
simone cesana
sfinge
Mar 12 2006, 03:21 PM
QUOTE(stella.degli.angeli @ Mar 12 2006, 01:58 PM)
Sono anche io d'accordo con Roberto, quella foto potrebbe essere stata scattata in qualunque citt�, dove esistono realt� come queste,..... la ricchezza e la povert�, il nuovo che avanza e il "vecchio" quasi come una presenza ingombrante di cui liberarsi (non mi stupirei se presto quel muro venisse abbattuto perch� stona con la modernit�...) ... cos� come i disagiati, i poveri, i "diversi" che sono sempre accanto a noi e quasi danno fastidio, perch� dietro ricchi e sontuosi palazzi si nasconde sempre una grande aridit�....
Secondo me , invece, di " muri " ne costruiranno sempre di pi� .... non potendo eliminare il problema si cercher� di separare le due componenti .... ma � una cosa che facciamo gi� tutti i giorni quando distogliamo lo sguardo da qualcosa che ci d� ... fastidio .
..... siamo noi i primi " muratori "
Luca
__Claudio__
Mar 12 2006, 03:43 PM
Ringrazio veramente tutti per la partecipazione a questa discussione che, spero, sia stato solo un esempio di quello di cui sarei contento si riempisse questa sezione.
Due parole sull'autore ora mi sembrano doverose. Come vi sarete accorti, un personaggio che scatta foto di questo
peso, non pu� farlo per caso e senza una finalit� precisa, cercata, individuata e tradotta in uno scatto.
Questo personaggio non viene da lontano � conosciutissimo nell'ambiente ma non ha raggiunto ancora la fama universale che merita. Con un po' di sciovinismo ho voluto presentare un reporter geniale, che ha fatto una quantit� di libri importanti e uno pi� bello dell'altro:
Riccardo Venturi che, per quanto ne so, � l'unico romano ad aver vinto un premio prestigioso come il
World Press Photo nel 1997.
Simone Cesana
Mar 12 2006, 04:00 PM
grazie Claudio, pr averci fatto conoscere questo fotografo...� grazie a persone come te, che la cultura fotografica di questo forum si sta ampliando...
ciao
simone cesana
Forty
Mar 12 2006, 11:28 PM
Bellissimo spunto di riflessione, grazie Claudio.
Rispondo prima di leggere i numerosi commenti che questo scatto ha suscitato.
Quei tetti che si intravedono mi fanno capire che quel palazzone sta nascendo in un luogo gia abitato, gi� vissuto, con una propria storia di uomini, di vite, di passioni, di dolori, di gioie.
L'uomo che sta li seduto appare vestito abbastanza bene (cio� non sembra un senza tetto) e questo mi fa pensare che lui ha scelto.
Ha scelto quella posizione, in quel luogo che probabilmente conosce, che sicuramente capisce e che sa vivere a suo modo.
Non vedo in questa foto un banale contrasto tra ricchezza e povert� (in fondo il palazzone appare pi� come un dormitorio che come un insieme di abitazioni di lusso), piuttosto ci trovo la capacit� umana di scegliere e sapersi identificare al di l� del progresso e della corsa sfrenata dei molti verso lo squallido livellamento delle identit� che invece dovrebbero distinguerci. (In mente ho la pubblicita della serie 1 BMW: one, like no one - cio� comprate tutti la stessa macchina e sarete unici - personalmente non capisco in cosa potrei distinguermi comprando una macchina che tutti dovrebbero comprare, ma ci prendono proprio per burattini?)
Non credo sia una foto politica basata sulle diversit� delle classi, ma anzi un'immagine che dimostra come l'umilt� del conoscere se stessi sia una grande ricchezza.
Probabilmente la mia interpretazione avrebbe, a prima vista, colto nel segno se al posto dell'uomo vi fossero stati dei bei bimbi sorridenti che giocavano, ma � proprio il fare disinvolto e semplice di quell'uomo che, a mio avviso, esalta il libero arbitrio umano.
Forse sono il solito ottimista, ma mi piace leggere che l'uomo � ancora libero di scegliere al di l� delle mode, dei materiali scintillintanti o dei soldi sonanti.
Antonio
miz
Mar 13 2006, 12:31 PM
Antonio, bellissima interpretazione.
Grazie
__Claudio__
Mar 13 2006, 12:37 PM
QUOTE(Forty @ Mar 12 2006, 11:28 PM)
Forse sono il solito ottimista, ma mi piace leggere che l'uomo � ancora libero di scegliere al di l� delle mode, dei materiali scintillintanti o dei soldi sonanti.
Antonio
E' certamente una interpretazione che ha solidi fondamenti e dalla quale comunque esce prepotentemente una considerazione: l'interpretazione di una foto �
certamente soggetta al fruitore che la guarda e ci vede e legge ci� che il suo retroterra, (ma anche l'umore di una giornata), gli detta.
nuvolarossa
Mar 13 2006, 02:33 PM
QUOTE
Forse sono il solito ottimista, ma mi piace leggere che l'uomo � ancora libero di scegliere al di l� delle mode, dei materiali scintillintanti o dei soldi sonanti.
Io invece vedo un uomo "messo all'angolo", senza pi� possibilit� di difendersi dall'avanzare di un'economia imposta e di un capitalismo selvaggio che lo sovrasta, ma capace comunque di sopravvivere nei suoi gesti e nelle sue abitudini quotidiane...

Claudio
Riccardo Venturi, un nome da ricordare (ma non era il tenente dei RIS interpretato da Flaherty???

)
sfinge
Mar 13 2006, 03:59 PM
QUOTE(__Claudio__ @ Mar 13 2006, 12:37 PM)
E' certamente una interpretazione che ha solidi fondamenti e dalla quale comunque esce prepotentemente una considerazione: l'interpretazione di una foto �
certamente soggetta al fruitore che la guarda e ci vede e legge ci� che il suo retroterra, (ma anche l'umore di una giornata), gli detta.

Quoto l'intervento di Claudio.
... per� pensavo .... e se l'intento del fotografo fosse stato di trasmettere altro ? dai vari commenti che ho letto non c'� un' univoca lettura della foto.
Io da autore di uno scatto mi aspetto che lo stesso susciti nel fruitore la sensazione che volevo trasmettere altrimenti lo scopo non � raggiunto e il fatto di " travisare " il messaggio con una lettura personale carica la foto di un qualcosa che non gli appartiene.
Esempio banale

il fotografo voleva fare uno scatto di architettura moderna , il gioco di piani prospettici lo ispirava e la presenza dell'uomo dava il " senso materiale " del costruire simili architetture. ....... quindi cosa abbiamo fatto con la nostra lettura ? abbiamo snaturato il senso dello scatto ?... l'abbiamo caricato di un senso non suo ........
..... e ancora .... quanto e come l'autore ci deve guidare per far si che il messaggio trasmesso sia recepito in maniera univoca dai fruitori?
( per questa foto la mia considerazione non � molto calzante ... ma guardatela pi� in generale )
......... per adesso basta... ? .... altrimenti annoio
Luca
__Claudio__
Mar 13 2006, 04:11 PM
QUOTE(sfinge @ Mar 13 2006, 03:59 PM)
.................Io da autore di uno scatto mi aspetto che lo stesso susciti nel fruitore la sensazione che volevo trasmettere altrimenti lo scopo non � raggiunto e il fatto di " travisare " il messaggio con una lettura personale carica la foto di un qualcosa che non gli appartiene.
Quello di cui tu tratteggi il contorno � quello che si definisce Capolavoro. Parola di cui si abusa in modo stomachevole ma che ha invece un suo significato preciso. Ci sono e ci sono state "grandi foto" che si dividono a loro volta in buone foto e belle foto. Pochissime arrivano ad essere dei capolavori e la discriminante secondo me � proprio il significato univoco che si riesce a dar loro guardandole. Che siano belle foto � ininfluente l'importante � che siano buone foto con quel valore aggiunto che le distingue fra tutte.
click69
Mar 13 2006, 04:22 PM
Io credo che l'interpretazione di una foto, anche quando si tratta di capolavori, in alcuni casi � soggettiva per cui bisogna comunque avere dei riferimenti per poter dare, appunto, la "giusta" interpretazione.
Carmine
_ROY_
Mar 13 2006, 04:25 PM
Non ho letto quello che avete scritto per non essere influenzato quindi chiedo scusa se ripeto qualcosa...
La prima impressione mi da un senso di "paura".
Paura di una civilt� che cresce senza sosta incurante di quello che succende intorno;
Paura di essere in un mondo dove c'� sempre di pi� "il grande" e "il piccolo";
Paura della precariet� di chi prende uno stipendio da fame;
Paura della precariet� di chi � obbligato a prendere uno stipendio da fame (vedi soggetto);
Paura della precariet� di chi prende uno stipendio da fame e poi deve farsi il mutuo, "quella cosa" che lo lega al sistema senza via d'uscita;
L'ansia di pensare se tutto questo "� giusto";
Bella foto, i toni freddi viste le sensazioni ci stanno bene e nel complesso credo sia perfetta per lo scopo...
Ciao!
Roby
Franco_
Mar 13 2006, 04:41 PM
Ho scritto queste parole senza aver letto gli altri interventi, per non essere da questi influenzato.
Da quel poco che riesco a vedere (peccato per le dimensioni Claudio

, ma come tu stesso hai detto avevi solo questa), non vedo alcun riferimento alla Cina.
Ma questo da molta pi� forza all'immagine e ne espande il messagio: un uomo (probabilmente in pausa pranzo) � schiacciato in un angolo.
Non solo il muro grigio, ma anche il pavimento quasi del tutto assente lo costringono a piegare le gambe per non cadere nel precipizio, il bordo della foto.
In alto un gigante dai mille occhi lo sovrasta, quasi volesse costringerlo a nascondersi.
L'uomo potrebbe essere un operaio che lavora alla costruzione dell'edificio, ma questo � a lui estraneo e non appena il suo rapporto di lavoro si interrompe l'uomo viene allontanato: un operaio non � degno di vivere cos� in alto !
P.S. Vedo con piacere che non sono stato il solo a scrivere senza leggere gli interventi altrui. Adesso per� me li leggo anch'io
dscmax
Mar 13 2006, 04:45 PM
Ho letto velocemente qualcuno dei commenti ma non tutti, spero di non ripetere in toto quanto gi� da altri asserito.
A parte il messaggio in s� (l'emarginazione, il muro alto ed insormontabile che divide, i tetti delle vecchie case che vanno scomparendo sostituite da quei palazzacci che assomigliano a delle ... piccionaie, la disperazione di chi � dall'altra parte del muro e addirittura costretto in un angolo angusto) quel che mi ha colpito di pi� � la maestria della composizione, impeccabile, con l'occhio che non pu� far altro che puntare sull'uomo e poi salire lungo lo spigolo del muro e vedere lo sfondo che assurge al ruolo di protagonista-antagonista del soggetto.
ciro207
Mar 13 2006, 05:25 PM
Io ti dico cosa ci vedo... (frutto di un periodaccio che proprio non mi abbandona)
Io ci vedo una persona libera! Una persona che pu� governare il suo tempo, re delle proprio emozioni e padrone dei propri sentimenti. Non importa quanto il mondo corra, quando diventi grande, quanto il peso possa diventare gravoso
...potr� sempre avere il mio piccolo mondo!
[ripeto � frutto di un periodo. Credo che in altri momenti avrei condiviso i vostri pareri, ma per me oggi quella persona � libera!]
_ROY_
Mar 13 2006, 05:37 PM
QUOTE(ciro207 @ Mar 13 2006, 06:25 PM)
Io ti dico cosa ci vedo... (
frutto di un periodaccio che proprio non mi abbandona)
Io ci vedo una persona libera! Una persona che pu� governare il suo tempo, re delle proprio emozioni e padrone dei propri sentimenti. Non importa quanto il mondo corra, quando diventi grande, quanto il peso possa diventare gravoso
...potr� sempre avere il mio piccolo mondo!
[ripeto � frutto di un periodo. Credo che in altri momenti avrei condiviso i vostri pareri, ma per me oggi quella persona � libera!]
Bella interpretazione!
sfinge
Mar 13 2006, 05:44 PM
QUOTE(__Claudio__ @ Mar 13 2006, 04:11 PM)
Quello di cui tu tratteggi il contorno � quello che si definisce Capolavoro. Parola di cui si abusa in modo stomachevole ma che ha invece un suo significato preciso. Ci sono e ci sono state "grandi foto" che si dividono a loro volta in buone foto e belle foto. Pochissime arrivano ad essere dei capolavori e la discriminante secondo me � proprio il significato univoco che si riesce a dar loro guardandole. Che siano belle foto � ininfluente l'importante � che siano buone foto con quel valore aggiunto che le distingue fra tutte.
.... Io purtroppo senza un minimo input da parte dell'autore non riesco a dare un significato univoco ad uno scatto ( forse � per questo che esistono i critici ).. ma .... un modo semplice e poco faticoso c'� per creare un capolavoro.
.... un " titolo"....
...scusate ma io vado per esempi ..... L'autore dello scatto stava facendo un giro in collina e ha scattato questa foto , torna a casa la sistema e la posta in un forum con titolo " la strada ".
Riceve commenti sull'inquadratura , sui toni , sulle proporzioni ....ecc.
Il giorno dopo riprende la stessa foto e la rinomina " la strada della vita "la posta in un altro forum e trova un utente che descrive di come l'autore sia riuscito con pochi elementi a concentrare tutto il " significato " che gli aveva attribuito.
.... il fatto che mi sconcerta � che la foto � identica , cambia totalmente di significato solo mettendo due parole.
L'autore nel suo scatto non voleva essere cos� profondo ( anche se poi , a posteriori, ci poteva stare ) lo conosco molto bene ed ero presente
...Quindi il significato � un valore intrinseco allo scatto o � un qualcosa che possiamo modificare ... ad uso ?
...allego la foto del "maestro "
Luca
__Claudio__
Mar 13 2006, 06:12 PM
Luca...come da linee guida il commento a foto proprie non trova qui spazio anche se funzionali alla discussione

e comunque io stesso ho commentato a suo tempo quella foto su questo forum e, sanza offesa, � piuttosto lontana dall'essere un capolavoro, con o senza titolo
QUOTE
Il giorno dopo riprende la stessa foto e la rinomina " la strada della vita "la posta in un altro forum e trova un utente che descrive di come l'autore sia riuscito con pochi elementi a concentrare tutto il " significato " che gli aveva attribuito.
Appunto non bisogna sentire i critici di professione ma fidarsi delle proprie sensazioni.
dscmax
Mar 13 2006, 06:23 PM
Andando lievemente OT (e magari potrebbe essere creato un topic ad hoc) sarebbe comunque interessante sapere dai vari utenti di questo forum QUANTO una foto ed il suo titolo possano (o debbano) essere disgiunti cos� come una foto e la sua cornice.
A mio parere il titolo di una foto NON dovrebbe SPIEGARE la foto ma potrebbe concorrere (seppur non di molto) ad arricchirla, cos� come la cornice (adatta e sobria) e/o l'eventuale contesto espositivo potrebbe/ro in qualche modo valorizzarla.
Da un punto di vista pi� "da purista" (qual io non sono, lo ammetto) la foto dovrebbe essere valutata in s� per s� prescindendo da titolo ed annessi e connessi.
nuvolarossa
Mar 13 2006, 07:17 PM
QUOTE
L'autore dello scatto stava facendo un giro in collina e ha scattato questa foto , torna a casa la sistema e la posta in un forum con titolo " la strada ".
QUOTE
Il giorno dopo riprende la stessa foto e la rinomina " la strada della vita "la posta in un altro forum e trova un utente che descrive di come l'autore sia riuscito con pochi elementi a concentrare tutto il " significato " che gli aveva attribuito.
E se l'avesse intitolata "La foto nel cestino" che significato avrebbe avuto?
sfinge
Mar 13 2006, 08:02 PM
Claudio non l'ho postata per un commento .... era l'esempio di quello che avevo scritto .... non pensavo nemmeno lontanamente al capolavoro ho scritto il tutto in maniera ironica ( purtroppo mancando il "tono " in scrittura a volte la lettura del testo pu� dare impressione diversa ) era un esempio di come una foto banale potesse prendere un significato anche non avendolo e quindi essere commentata in maniera univoca travisando il tutto ............ spero di avere chiarito il mio intento.
@Nuvolarossa .... il cestino penso sia il posto che merita ma con un titolo come quello che mi hai suggerito tu non mi sarei fatto 2 risate
Luca
davide raponi
Jun 7 2006, 08:07 PM
Belle le figure: del muro (pulito), del tetto vecchio , dei palazzi costruiti e della gru.
Ne ho visto un uomo lasciato solo da tutti, che si sono costruiti (e continuano ) un mondo che sale sempre pi�. Ma questo mondo appare egoista perch� lo ha lasciato indietro SOLO.
davide raponi
Jun 7 2006, 08:08 PM
QUOTE(ciro207 @ Mar 13 2006, 05:25 PM)
Io ti dico cosa ci vedo... (
frutto di un periodaccio che proprio non mi abbandona)
Io ci vedo una persona libera! Una persona che pu� governare il suo tempo, re delle proprio emozioni e padrone dei propri sentimenti. Non importa quanto il mondo corra, quando diventi grande, quanto il peso possa diventare gravoso
...potr� sempre avere il mio piccolo mondo!
[ripeto � frutto di un periodo. Credo che in altri momenti avrei condiviso i vostri pareri, ma per me oggi quella persona � libera!]
� normale che sia libera, non fa parte della societ�.
_Annalisa_
Jun 7 2006, 08:49 PM
ciao Claudio
io credo che siano tante le cose che si possono recepire da questo scatto.
1. ( la prima cosa che mi salta all'occhio ) quanto l'uomo sia oppresso dal cemento, che di minuto in minuto, di giorno in giorno ( vedere la gru dietro ) aumenta e gli lascia sempre meno uno spazio 'umano vitale' ma lo rinchiude sempre di + in una morsa ;
2. Il muro che quest'uomo vuole ergere tra lui e il resto del mondo : vedi il piccolo muro che lo separa dal resto dei 'palazzi' dove molte altre vite abitano ;
3. Il rannicchiarsi ( messo nell'angolo del muro ) in un suo spazio per ricercare se stesso (ed eventualmente ritrovarsi) nell'assillante e prepotente aggressione dell'avanzare delle citta' del cemento e lo scomparire della natura ;
4. L'essere infinitamente piccolo dell'uomo, vittima della sua stessa abilit� ( nel costruire ) quindi di se stesso : lui che normalmente sarebbe protagonista, diventa attore secondario davanti ai bisogni . Perch� ai bisogni ? Perch� c'� bisogno di abitazioni, per locare tutti, le citt� stanno diventando come dei formicai che raggruppano centinaia di migliaia se non milioni di esistenze. E ci si puo' sentire molto soli anche in mezzo a migliaia di persone, anzi, forse � + facile ... e uno dei pochi modi per ritrovare se stessi forse � proprio il 'rannicchiarsi' in se stessi ...
Grazie Claudio dell'invito alla riflessione.
Annalisa
robyt
Jun 7 2006, 08:52 PM
QUOTE(davide raponi @ Jun 7 2006, 09:08 PM)
� normale che sia libera, non fa parte della societ�.

... sei sicuro ?
asociale = libero e quindi
sociale = schiavo
FZFZ
Jun 8 2006, 02:24 AM
Grazie alla splendida interpretazione di Daniele questa foto � l'esempio pi� lampante di come non esista un'interpretazione univoca...o quasi.
La sua interpretazione , cos� lontana da coloro che l'hanno preceduto o seguito, � davvero emblematica e rappresentativa di come noi inseriamo noi stessi nel giudizio di uno scatto, di una qualsiasi opera artistica.
Per carit� questo � evidente anche nei commenti degli altri, ma il contrasto che questa interpretazione crea a contatto con le altre � lampante...
Giocando , prospetticamente, con il muro che separa una societ� uniforme e l'unicit� dell'individualit� in primo piano le possibili interpretazioni sono infiite...
Dall'emarginazione, al concetto di libert�, al concetto "al di fuori degli schemi imposti", etc, etc.
Per me � un capolavoro anche per questo....quando uno scatto diventa cos� personale per il fruitore dell'opera, cio� l'osservatore, tocca cos� nel profondo , � arte.
Un gioiello!
Buone foto!
Federico.
davide raponi
Jun 16 2006, 10:11 PM
QUOTE(robyt @ Jun 7 2006, 08:52 PM)

... sei sicuro ?
asociale = libero e quindi
sociale = schiavosolo=libero e sociale=limitato
Non intendevo asociale

, piuttosto emarginato, "solo", ed � proprio lo stare con gli altri (in societ�) che ti pone dei limiti o regole da rispettare, da ci� la fine della libert�...
Scusate se sono uscito fuori traccia.