QUOTE(dome.nico @ Mar 10 2013, 01:43 AM)

ciao a tutti, sono alla ricerca del primo fisso. inizialmente ero orientato a prendere un 35 1.8 ed un 85 1.8, dato che le stesse focali ma 1.4 hanno prezzi per me proibitivi. adesso sto a dire il vero valutando la via di mezzo, ovvero il 50, visto che l'1.4 è piuttosto accessibile, 315 €. non mi spiego quindi l'enorme differenza tra i due 35 ed i due 85, mentre per i due 50 la differenza è minima. vorrà forse dire che nel 35 o nell'85 c'è davvero differenza costruttiva e qualitativa tra l'1.8 e l'1.4? differenze che invece non ci sarebbero tra i 50?
Il costo attuale di un'ottica dipende molto dal tipo, quantità e lavorazione del vetro e dal costo della meccanica. Il peso del vetro, in particolare, cresce con il prodotto focale x apertura assoluta e il costo dipende molto dalla curvatura della lente.
Una lente f/1.8 ha bisogno di lenti più piccole, mo curvate, meno spesse, meno pesanti e di una montatura più leggera rispetto a una f/1.4. Un 85 costa quindi molto di più di un 50.
Il peso dell'ottica non è molto legato alla qualità, anzi molte delle migliori ottiche, anche in casa Nikon, sono leggere. I vetri e la montatura dei compatti esoterici (Leica, Voigtlander, Zeiss ZM) sono piccoli in diametro, con lenti spesse, molto curvate e fatte quindi di vetri speciali, molto più costosi del normale, ma in minore quantità. La progettazione giapponese di massa, invece, per risparmiare usa molte lenti di grande diametro, sottili e poco curvate e di vetro ordinario, inserite in montature relativamente leggere e progettate in tolleranza. L'autofocus oggi sta rialzando i prezzi in maniera notevole.
Il 50 1.8 AFS ha lenti più piccole, ma in stesso numero (8-6) e con una lente asferica (riportata) che correggono meglio a TA del 50 1.4 G. Costa quindi di meno... ed è migliore. Lo stesso vale, in generale, per gli 85 mm, i 105, i 135, i 200, a parte il mitico 85 1.4 AFD, pesantemente ottimizzato nelle zone centrali a TA e con una elevata risolvenza al centro anche chiudendo il diaframma, ma era costruito con vetri MOLTO costosi, a detta dei Nikon Tales. Le lenti molto luminose devono fare sempre molti compromessi sulla resa e l'aumento di complessità ottica ammazza flare, macrocontrasto e brillantezza.
Conclusione: sulla luminosità, "chi sparagna cumparisce". Ma attenzione: la risolvenza può aumentare all'apertura del diaframma per la minore diffrazione. Ma oggi le migliori ottiche 50 f/1.4 raggiungono la resa massima tra f/4 e f/5.6, la stessa dei migliori f/2-2.8 (Ultron 40, Summicron, Micro 55 AIS,...) negando oggi questo vantaggio teorico. L'altro mitico 105 2.5 PC/AI/AIS era famoso proprio in quanto partiva "sparato" già a f/2.8 (anzi poi la risolvenza decadeva e da f/8 anche il contrasto) ottenendo risolvenze elevatissime dove si poteva, come i suoi colleghi pari-classe Elmarit/Summarit 90 e al contrario dei cugini ultraluminosi, che ottimizzavano la TA, ma poi avevano focus shift, coma grosso, contrasto mediocre e altre amenità a diaframma appena chiuso. Il 105/2.5 usava poche lenti di vetro ancora facile, ma molto spesse e pesanti, di tipica scuola Schneider/Leica: provate a muoverle con un AF!...
A presto
Elio